È stato ufficializzato ieri, durante un incontro di informativa sugli organici tenutosi con l’USR Abruzzo, l’organico regionale del personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario che verrà attributo alle scuole abruzzesi per l’anno scolastico 2023/24. All’Abruzzo sono stati attribuiti 23 posti in più (di cui 15 collaboratori scolastici 8 Assistenti amministrativi).
Delusione da parte della FLC CGIL Abruzzo Molise che, pur apprezzando l’attribuzione di un organico aggiuntivo, frutto anche delle continue sollecitazioni dell’organizzazione sindacale, ha espresso insoddisfazione per come il Ministero sta gestendo la partita degli organici del personale ATA a livello nazionale, poiché, nonostante le intese sottoscritte finora con l’Amministrazione, ritengono che gli impegni assunti siano rimasti puntualmente disattesi.
L’urgenza, per quanto riguarda gli organici del personale ATA, sarebbe quella di modificare i criteri secondo cui si attribuiscono gli organici alle scuole, che si basano quasi esclusivamente sulla popolazione scolastica, non tenendo conto delle criticità territoriali (aree interne, scuole che comprendono tanti piccoli comuni etc) che penalizzerebbero, quindi, l’Abruzzo. L’organizzazione sindacale ricorda anche che, in seguito al combinarsi degli effetti nefasti delle pseudo “riforme” susseguitesi negli anni (dalla Gelmini alla “Buona scuola”), il taglio del personale ATA subito dalla Regione è stato drammatico: persi oltre 1300 posti di lavoro, il 25% dell’organico (176 assistenti amministrativi, 109 Assistenti Tecnici e ben 956 collaboratori scolastici) nell’arco di quindici anni, mentre il carico di lavoro del personale ATA è in costante crescita nelle scuole, anche per le esigenze connesse all’attuazione del PNRR e per tutte le altre numerose incombenze che non sono affatto diminuite, dalla vigilanza alla pulizia delle aule.
Permane inoltre, sempre secondo il sindacato, il problema dell’insufficienza del numero degli Assistenti tecnici nelle scuole del primo ciclo, che sono stati istituiti durante l’emergenza pandemica e che devono essere implementati in ciascuna scuola, evitando di far girare sempre queste figure nei numerosi plessi e sedi scolastiche.
La richiesta della FLC CGIL all’Ufficio Scolastico Regionale, quindi, è quella di adoperarsi da subito per prevedere l’attribuzione di deroghe che compensino i tagli di personale, in modo che sia possibile garantire il servizio per l’a.s. 2023/24. Non è possibile, però, continuare con le deroghe: sarebbe necessario, sempre secondo il sindacato, invertire la tendenza dei tagli, rivedere i criteri di attribuzione degli organici, ancorati al mero parametro numerico, e adeguarli alle specificità territoriali e all’aumento dei carichi di lavoro delle scuole che si è determinato in questi ultimi anni.
La FLC CGIL, in conclusione, promette la mobilitazione in qualsiasi modalità per opporsi ai progetti di autonomia differenziata e di dimensionamento scolastico messi in campo dal Governo e che rischiano, a loro avviso, di avvantaggiare le regioni più ricche e svantaggiare ulteriormente le scuole abruzzesi.