Giusto un anno fa, la transazione era cosa fatta: il Comune dell'Aquila, pur condannato in Tribunale, aveva ottenuto dalla Impegrilo uno sconto del 10%, una rateizzazione triennale e, tra l'altro, il non pagamento degli interessi pure dovuti. L'accordo, però, è saltato: l'Ente, infatti, non è riuscito a rispettare il pagamento rateale stabilito, per non sforare al Patto di Stabilità, e dunque, il colosso delle costruzioni ha avviato le procedure di pignoramento presso la banca che ha la tesoreria comunale, la Bper.
Un vero e proprio salasso, per l'asfittico bilancio dell'Ente, un salasso per le tasche dei cittadini che dovranno, di nuovo, 'coprire' mancanze amministrative che vengono da lontano.
Parliamo dei lavori relativi alla costruzione del megaparcheggio 'Lorenzo Natali' di Collemaggio, progettato ai tempi della Giunta guidata da Enzo Lombardi e avviato 15 anni fa circa, sindaco Biagio Tempesta.
Impregilo realizzò i parcheggi sotterranei, il collegamento con la statale 17, il tapis roulant, il tunnel di collegamento con Piazza Duomo; finite le opere, contestò i tempi biblici dei lavori, che si protrassero per 44 mesi e fino al luglio 1997, oltre i termini previsti, e non per mancanze dell'impresa che chiese, dunque, il ristoro dei danni e dei maggiori oneri sostenuti.
L'atto di citazione venne notificato al Comune dell'Aquila nel 2006, ma l'amministrazione Tempesta, a scadenza di mandato, si costituì soltanto nel febbraio 2007. Due anni fa, la sentenza di primo grado: il giudice ha condannato l'Ente al pagamento di circa 10 milioni e, come noto, le sentenze di diritto civile sono immediatamente esecutive pure in attesa dell'appello.
A quel punto, è iniziata una lunga trattativa che, come detto, sembrava avesse risolto la vicenda, con una transazione triennale a zero interessi; il Comune dell'Aquila non è riuscito a mantenere gli impegni però, e Impregilo ha avviato le pratiche di pignoramento, forte pure di un pronunciamento in appello che ha respinto la richiesta dell'Ente di non dare immediata esecutività alla sentenza. Venisse ribaltato il pronunciamento di primo grado, infatti - così hanno spiegato i giudici - Impregilo, che è un colosso del settore edile, non avrebbe alcun problema a restituire le somme all'Ente.
Ora, non resta che capire se la procedura di pignoramento andrà avanti o se si riuscirà a riaprire il tavolo della trattativa per evitare una vera e propria mazzata sui conti pubblici. Una grana non da poco, per il sindaco che verrà. E tra l'altro, è ancora pendente il verdetto di primo grado che, per altri lavori al mega parcheggio, svolti dall'impresa aquilana Irti che, nel frattempo, è fallita, impone al Comune dell'Aquila di pagare altri 10 milioni circa; la Giunta ha incaricato l'avvocatura di opporsi, presentando ricorso in appello.