Dal mattino e fino a notte, ieri centinaia di persone hanno attraversato il centro storico dell'Aquila per "Libera L'Aquila", una manifestazione organizzata da poco più di quindici associazioni in occasione della Festa della Liberazione dal nazifascismo.
Spettacoli, performance, musica, laboratori e tanto colore tra piazza e portici di San Bernardino, Palazzo Fibbioni e fino al Corso Vittorio Emanuele e piazzetta Nove martiri, dedicata ai giovani aquilani uccisi negli anni Quaranta.
Nel pomeriggio spazio anche al presente, ovviamente, con un incontro pubblico "sui fascismi di oggi" alla quale hanno partecipato alcuni attivisti e attiviste No Tap, che si battono contro l'insediamento di un gasdotto transnazionale nel sud della Puglia, e giovani di collettivi appartenenti ad altri territori della regione, da Sulmona (L'Aquila) a San Vito Chietino (Chieti).
Un ritorno in piazza dopo alcuni mesi per molti dei soggetti collettivi e comitati nati dopo il terremoto del 2009. L'impronta si è vista: la manifestazione, infatti, per "densità" del programma e attività proposte ha ricordato per certi versi altri eventi organizzati dal 3e32 in centro negli anni scorsi, dalla "Festa della non-ricostruzione" al "Lotto Giugno", con pratiche di piazza aggregative, concrete e creative.
Il risultato è stato evidenziato anche dalla partecipazione in ogni singolo appuntamento con punte nello spettacolo teatrale a Palazzo Fibbioni e nel pomeriggio in piazza San Bernardino. C'è stato inoltre anche il tempo per un breve corteo antifascista, che ha portato gli attivisti e le attiviste al ricordo dei nove martiri aquilani nella piazzetta a loro dedicata.
Vi raccontiamo "Libera L'Aquila" attraverso gli scatti di Luca Bucci per old.news-town.it.