Lunedì, 15 Maggio 2017 12:36

Intercettazioni su Cialente, è bufera: le 8 domande al sindaco del M5S

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E' bufera sulle intercettazioni raccolte nell'ambito del procedimento penale aperto a carico del sindaco Massimo Cialente per due vicende legate ad appalti post-sisma [Leggi l'approfondimento] e apparse, nei giorni scorsi, su alcuni quotidiani.

"Non è nostra intenzione entrare nel merito dell'inchiesta né mettere in dubbio l'estraneità alle accuse del primo cittadino, prosciolto dal Gip dell'Aquila", hanno spiegato stamane, in conferenza stampa, i referenti del Movimento 5 Stelle aquilano, la senatrice Enza Blundo, l'architetto Antonio Perrotti e l'avvocato Fausto Corti, entrambi candidati alle amministrative dell'11 giugno; "dagli articoli pubblicati, tuttavia, emergono fatti che, pur non avendo rilevanza penale, gettano ombre sull'operato della giunta di centrosinistra e del sindaco stesso, sui quali gli aquilani hanno diritto che venga fatta definitiva chiarezza, anche in vista delle prossime elezioni".

In particolare, "stanno emergendo situazioni di privilegio incomprensibile in favore del primo cittadino oltre a comportamenti omissivi", ha spiegato Corti; "dalle notizie pubblicate, infatti, emerge che il sindaco ha avuto un trattamento di assoluto favore in merito al pagamento dei lavori extra-contributo eseguiti a casa sua e che sta pagando con una dilazione che potrebbe terminare al 2022, dodici anni dopo". Inoltre, "lo stesso Cialente - nelle intercettazioni pubblicate - riferisce di sapere che ci sono sei consiglieri comunali al soldo della grande distribuzione, corrotti da imprenditori per violare i loro doveri di rappresentanti della comunità. Si tratta di consiglieri comunali che si stanno ricandidando e, dunque, il sindaco deve fare i nomi per evitare che gli elettori di centrosinistra votino per persone infedeli sotto il profilo politico. E' una questione di trasparenza; ci sono ombre sull'operato del sindaco che Cialente: ha il dovere morale e politico di dissiparle".

Per questo, il Movimento 5 Stelle ha formulato una serie di domande al sindaco uscente che attendono risposta; "non dovessero arrivare - ha chiarito Corti - presenteremo un'interrogazione parlamentare".

Entrando nel merito delle vicende emerse dalle intercettazioni, "in data 31 maggio 2010 - hanno spiegato i cittadini pentastellati - la moglie del primo cittadino ha stipulato un contratto di 20mila euro per l'esecuzione di lavori nella casa familiare; alla data del 17 dicembre 2015, tale importo non era stato ancora pagato. In una intervista rilasciata a 'Il Centro', Cialente ha dichiarato di aver cominciato a pagare versando un importo mensile di 300 euro, corrispondenti a non meno di 67 rate. Ciò significa - l'affondo - che il debito di Cialente verso EdilFrair verrà estinto, senza considerare gli interessi, nel 2022, a distanza di 12 anni dall'esecuzione dei lavori. Nella stessa intervista, inoltre, il sindaco uscente ha riferito che le condizioni di estremo favore concessegli dall'impresa di Gianni Frattale, cui ha affidato i lavori, sarebbero quelle praticate a 'tanti aquilani'. Si tratta di una vicenda incomprensibile sotto un criterio di normalità, poiché è innaturale che un imprenditore attenda dodici anni per incassare quando gli è dovuto, perdendo ogni anno almeno un migliaio di euro per interessi passivi".

Dunque, il Movimento 5 Stelle chiede al sindaco Cialente di rispondere alle seguenti domande:

  • Per quale ragione EdilFrair, per cinque anni, non gli ha chiesto di pagare il debito ed ha accettato una dilazione che ne determinerà l'estinzione nel 2022, se non oltre?
  • Vi sono altri membri dell'amministrazione di centrosinistra che hanno goduto di trattamenti altrettanto favorevoli da imprenditori coinvolti nella ricostruzione?
  • Chi sono i 'tanti aquilani' che, a sua conoscenza, stanno pagando i lavori post-sisma con una dilazione di dodici anni?

C'è un'altra vicenda che emergerebbe dalle intercettazioni: nell'articolo de 'Il Centro' dell'11 maggio 2017, si riferisce che Cialente sapeva di essere intercettato e anche quando le intercettazioni sarebbero finite. "Comunicare ad una persona l'esistenza di una indagine investigativa - ha sottolineato Corti - configura il reato di violazione di segreto d'ufficio. Cialente, quale pubblico ufficiale, ha l'obbligo di denunciare i reati di cui viene a conoscenza nella sua attività e, peraltro, ha sempre rivendicato di aver segnalato alla Procura della Repubblica le vicende illecite che ha appreso nel corso degli anni. Se ne ricava - ha aggiunto l'avvocato aquilano - che il primo cittadino avrebbe beneficiato di una attività illecita, commessa sicuramente da un membro delle istituzioni, senza sentire la necessità di denunciarla".

M5S chiede a Cialente di chiarire:

  • In che modo, e da chi, è venuto a sapere di essere intercettato?
  • Se tale informazione gli è stata fornita da una persona determinata, perché non l'ha denunciata come era suo dovere?

Infine, dalle intercettazioni pubblicate su 'Il Centro' emergerebbe che Cialente - nelle sue conversazioni - abbia affermato di sapere che sei consiglieri comunali del centrosinistra sarebbero al soldo della grande distribuzione. "Se vero, si tratterebbe di un fatto gravissimo poiché significherebbe che ben sei consiglieri comunali erano stati corrotti per servire gli interessi illeciti di alcuni imprenditori", hanno ribadito i pentastellati. "La gravità di tale circostanza (se vera) è acuita dal fatto che siamo alle soglie delle amministrative a cui stanno prendendo parte tutti o quasi i consiglieri di centrosinistra uscenti, anche quindi i sei cui fa riferimento Cialente".

Insomma, "è diritto dei cittadini sapere chi sono e se sono stati nuovamente candidati affinché i cittadini possano decidere in piena consapevolezza come votare". E dunque:

  • Chi sono i sei consiglieri comunali?
  • Perché il sindaco non ha denunciato alla Procura un così grave episodio di corruzione, come suo dovere?
  • Perché, pur sapendo che la sua maggioranza comprendeva sei consiglieri comunali corrotti, ha continuato come se nulla fosse nella sua attività di sindaco?

Queste, le otto domande che, stamane, il Movimento 5 Stelle ha inteso fare al sindaco uscente.

 

Cialente: "Il centrosinistra ha un suo progetto: la destra, e non solo, spiano la mia famiglia"

"La mattina dell'11 giugno, e per tutta la giornata, si voterà per il nuovo Sindaco e per il rinnovo del Consiglio Comunale. Tra 26 giorni, cioè domani. Appuntamento decisivo, per una città che ha ormai avviato la ricostruzione fisica (i ritardi delle frazioni sono stati ben spiegati dall'assessore Di Stefano, e verranno ancor meglio documentati), che oggi vede il centrosinistra presentarsi con una grande proposta strategica di sviluppo, al quale nessuno oppone serie alternative o critiche fondate. Non vedo un dibattito politico "alto". L'unica cosa che è al centro del dibattito politico è l'attacco inusuale, strumentale, apparentemente inspiegabile, alla mia persona, che è fuori dalla competizione elettorale, con delle intercettazioni che il solito noto ha passato alla stampa".

Così il sindaco Massimo Cialente, che ha inteso rispondere, seppure indirettamente, alla conferenza stampa dei 5 Stelle. "Credo che a tutti sia chiaro cosa c'è dietro. Credo sia anche e soprattutto un avvertimento 'collettivo' ai sette candidati sindaci della serie: 'stiamo tornando, controlliamo tante cose e disponiamo di mezzi'. Sono colpito da questa situazione. Certo, i nostri avversari hanno capito che non c'è storia e si attaccano a tutto", l'affondo del primo cittadino. "L'ultima, è attaccarsi ad un errore su un articolo di giornale, che riporta 300 euro anziche i 1300 circa che pago mensilmente per lavori fatti nella mia casa. Sono infastidito certo di questo sport da 'guardoni' che mi sta perseguitando, ma sono preoccupato del livello politico".

"Può essere che nessuno parli seriamente di cosa sarà questa città fra 10 o 15 anni?", si chiede il primo cittadino. "Di cosa sarà del suo comprensorio soprattutto nell'area del secondo cratere? Di come ed in quale direzione impiegare le ingentissime risorse che ancora arriveranno? Se non è questo l'argomento principe della campagna elettorale, quale dovrebbe essere? Il centrosinistra ha un suo progetto: la destra, e non solo, spiano la mia famiglia".

Ultima modifica il Lunedì, 15 Maggio 2017 22:30

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