Domenica, 21 Maggio 2017 23:18

Terminal Collemaggio, mazzata da 10 milioni sul bilancio del Comune

di 

Sarà la prima grana che il futuro Sindaco, al momento dell’insediamento, troverà sulla scrivania di Palazzo Fibbioni.

In queste ore, il Giudice dell’esecuzione presso il Tribunale dell’Aquila dovrebbe ordinare alla Bper, banca affidataria della tesoreria comunale, di sbloccare il pagamento di circa 10 milioni di euro ad Impregilo, colosso delle costruzioni che ha realizzato il megaparcheggio ‘Lorenzo Natali’ di Collemaggio, progettato ai tempi della Giunta comunale guidata da Enzo Lombardi e avviato, oramai vent’anni fa, dall’allora sindaco di centrodestra, Biagio Tempesta.

Alla fine di marzo, Impregilo aveva avviato le procedure di pignoramento della somma e, venerdì scorso, il Giudice si è riservato di decidere le modalità con le quali ordinare il pagamento. Un vero e proprio salasso, per l’asfittico bilancio dell’Ente.

Giusto un anno fa, la transazione tra il Comune dell’Aquila e il colosso delle Costruzioni sembrava cosa fatta: l’amministrazione Cialente – a seguito della condanna in Tribunale – aveva ottenuto da Impregilo uno sconto del 10%, la rateizzazione triennale del debito e, tra l’altro, il non pagamento degli interessi pure dovuti. L'accordo, però, è saltato: l'Ente, infatti, non è riuscito a rispettare il pagamento rateale stabilito, per non sforare al Patto di Stabilità, e dunque, la società ha avviato le procedure di pignoramento.

Come detto, la cifra si aggira sui 10 milioni di euro: 9 milioni e 125 mila euro tra capitale e interessi, 174 mila euro per le spese legali e 156 mila per la tassa di registrazione. Impregilo ha realizzato i parcheggi sotterranei del terminal ‘Lorenzo Natali’, il collegamento con la statale 17, il tapis roulant, il tunnel di collegamento con Piazza Duomo; finite le opere, però, ecco la contestazione per i tempi biblici dei lavori che si erano protratti per 44 mesi e fino al luglio 1997, oltre i termini previsti, e non per mancanze dell'impresa che, dunque, avanzò richiesta del ristoro dei danni e dei maggiori oneri sostenuti.

L'atto di citazione venne notificato al Comune dell'Aquila nel 2006, ma l'amministrazione Tempesta, a scadenza di mandato, si costituì soltanto nel febbraio 2007. Due anni fa, la sentenza di primo grado: il giudice ha condannato l'Ente al pagamento di circa 10 milioni e, come noto, le sentenze di diritto civile sono immediatamente esecutive pure in attesa dell'appello. A quel punto, è iniziata una lunga trattativa che, come detto, sembrava avesse risolto la vicenda, con una transazione triennale a zero interessi; il Comune dell'Aquila non è riuscito a mantenere gli impegni però, e Impregilo ha avviato le pratiche di pignoramento, forte pure di un pronunciamento in appello che ha respinto la richiesta dell'Ente di non dare immediata esecutività alla sentenza. Venisse ribaltato il pronunciamento di primo grado, infatti - così hanno spiegato i giudici - Impregilo, che è un colosso del settore edile, non avrebbe alcun problema a restituire le somme all'Ente.

Tra l'altro, è ancora pendente il verdetto di primo grado che, per altri lavori al mega parcheggio svolti dall'impresa aquilana Irti, fallita nel frattempo, impone al Comune dell'Aquila di pagare altri 10 milioni circa; la Giunta ha incaricato l'avvocatura di opporsi, presentando ricorso in appello.

“Se ci troviamo in queste condizioni è per via di fasi amministrative poco oculate e lontane negli anni che hanno caratterizzato la vita dell’ente”, ha spiegato in una intervista al quotidiano ‘Il Centro’ l’assessore uscente al Bilancio, Giovanni Cocciante. “Per il momento – ha rassicurato Cocciante – non ci saranno ripercussioni per le attività dell’Ente, ma è chiaro che il Comune dell’Aquila non può permettersi di pagare i 10 milioni in unica soluzione”. E dunque? “Possiamo tentare di riprendere la trattativa con Impregilo”, la risposta dell’assessore; sarà compito, arduo, della futura amministrazione. Un accordo andrà trovato anche con la curatela della ditta Irti che, a quanto si è appreso, si accontenterebbe di meno della metà della somma dovuta.

Sta di fatto che l’assessore della Giunta Cialente - a fine mandato - non intende aumentare i tributi: “sarebbe troppo comodo far pagare alla popolazione comportamenti sbagliati commessi da altri”. Difficile, però, che la prossima amministrazione troverà il modo di ‘sopportare’ l’esborso di 10 milioni senza toccare al rialzo le tasse locali, considerato pure che i trasferimenti del Governo per i mancati introiti e le maggiori spese sopportate dall’Ente a seguito del terremoto vanno, di anno in anno, assottigliandosi.

Ultima modifica il Martedì, 23 Maggio 2017 04:39

Articoli correlati (da tag)

Chiudi