Lunedì, 29 Maggio 2017 15:48

Asl L'Aquila, Silveri: "Rosso da 20 milioni, temo calo di servizi ai cittadini"

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"Dopo cinque bilanci in pareggio durante la mia direzione, la Asl provinciale dell’Aquila chiude l’esercizio 2016 con un rosso di 20 milioni di euro: non è frutto di gestione sbagliata, ma di minori ricavi ed eventi straordinari; comunque, temo un brusco calo di servizi per i cittadini".

A lanciare l’allarme è Giancarlo Silveri, candidato sindaco del capoluogo con la lista civica Riscatto Popolare: "viviamo una fase pericolosa", ha sottolineato l'ex manager Asl; "nonostante lo sforzo dell’attuale direzione generale, infatti, diventa difficile, per i tagli effettuati, garantire una sanità di qualità. Tutta la mia solidarietà alla dirigenza che avrà una strada in salita proprio come successo a me".

Nel dibattito elettorale - ha aggiunto Silveri - "sento parlare spesso di situazione dell’ospedale e dei servizi sanitari, anche a sproposito, con promesse di miglioramento come se qualcuno avesse la bacchetta magica e potesse prescindere dal coacervo di condizionamenti posti alle aziende sanitarie; non è così. Certo è che il Comune dovrà essere comunque vicino alla Asl al fine di evitare che venga immeritatamente penalizzata con serio rischio che siano abbassati i livelli dell’offerta".

Silveri ha illustrato la situazione del bilancio, "frutto di uno screening effettuato sullo strumento, incuriosito da questo passivo". Si registrano minori ricavi per 8 milioni di euro, di cui 2.5 milioni per la riduzione del contributo statale del fondo sanitario nazionale, 5.3 milioni per il mancato payback del costo dei farmaci per il mancato accordo Stato-aziende farmaceutiche. C’è poi una "sorprendente riduzione per 600 mila euro dei ricavi da ticket", evidenzia. A fronte di questo "sono aumentati i costi, in parte per sopravvenienze passive per circa 7 milioni".

"Ci sono sentenze dei giudici, giunte nel 2016, che hanno imposto all’azienda di corrispondere a cliniche private fondi per contenziosi relativi agli anni 2006, 2007 e 2008 - ha proseguito Silveri - quando i rapporti erano gestiti dalla finanziaria regionale Fira"; non solo: “ci sono 1.5 milioni di spesa in più che ha concesso il governatore ed ex commissario della sanità, Luciano D’Alfonso, ai privati per maggiori prestazioni rispetto al 2015, è poi aumentato di 2 milioni il costo dei farmaci per prodotti di nuova generazione, e ancora 1.5 milioni sono stati accantonati per la franchigia assicurativa, visto che i ricorsi, per ipotesi di imperizia o colpa grave, sono sempre maggiori".

Buon ultimo, il maggior costo del personale per 2 milioni di euro, in particolare accantonamenti per la vacanza contrattuale. "Sono tutti eventi in gran parte non determinati dalla gestione ma da fattori, purtroppo frequenti, che con essa sono estranei; di questo, i vari organi di controllo, compresa la sezione di Controllo della Corte dei Conti che esamina annualmente con scrupolo i bilanci delle aziende sanitarie e non consentirebbe mai bilanci non veritieri, dovranno tener conto e la Regione dovrà tener presente ed impedire che manovre correttive siano incentrate soltanto sui conti e non sulle esigenze dei cittadini. Sono tutti eventi straordinari, la Regione non può che prenderne atto”.

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