"Ci sono evidenti profili di incostituzionalità e violazioni di norme UE nel testo su cui il Governo ha posto la fiducia sulla Manovra in approvazione alla Camera in merito ai lavori di messa in sicurezza urgente di A24 e A25".
Lo sostiene 'Strada dei Parchi', concessionario di A24 e A25. "Nel testo presentato dall'Esecutivo - spiega la società del gruppo Toto - si assegnano all'Anas tutti i canoni che Strada dei Parchi paga al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, ad eccezione delle annualità 2015 e 2016, sebbene una legge dello Stato e due pronunciamenti del Tribunale di Roma avessero rigettato le richieste e le pretese di Anas in questo senso".
Il Governo ora interviene con un emendamento che rischia di sovvertire un procedimento giudiziario ancora in corso - la denuncia - "ignorando le norme e la giurisprudenza europea. Il principio di certezza del diritto e il principio di effettiva tutela giurisdizionale sono garantiti sia dal Tfue sia dalla Cedu, all'art.6, e non consentono ad uno Stato membro dell'Unione europea di influenzare un contenzioso in corso attraverso l'approvazione di una legge successiva all'insorgere del processo".
"Siamo davanti a un caso più unico che raro: una nuova legge finisce per ribaltare le decisioni del Tribunale di Roma".
Inevitabile che, a questo punto, della vicenda si dovrà occupare la Corte di giustizia di Lussemburgo, che "sarà chiamata a verificare la coerenza con l'ordinamento comunitario in materia. In altre parole, dovrà verificare se la norma pro Anas impatti sui diritti garantiti proprio dall'ordinamento comunitario. Dal punto di vista dei lavori di messa in sicurezza - aggiunge 'Strada dei Parchi' - la contraddizione è doppia: se approvato definitivamente, infatti, il provvedimento rischia di generare confusione e ritardi".
Sul punto, è intervenuto anche il parlamentare abruzzese di Alleanza Popolare, Paolo Tancredi. "Non è stata ancora risolta definitivamente la vicenda della messa in sicurezza urgente delle autostrade A24 e A25", sebbene l'emendamento del Governo alla così detta 'manovrina' abbia destinato 111 milioni di euro alla realizzazione delle opere necessarie, con la sospensione, come detto, delle rate concessorie 2015 e 2016 che dovranno essere restituite al Mit con tre pagamenti a scadenza 2029, 2030 e 2031. In realtà, il gruppo Toto - nei giorni scorsi - aveva chiesto la sospensione del pagamento rateale per 4 annualità, ma la richiesta, al momento, è stata respinta.
Stando a Tancredi, emergerebbero due elementi che fanno ritenere che la delicata partita sull'emergenza legata alle condizioni e alla staticità dei piloni che sorreggono i viadotti non sia affatto chiusa. In ballo, la questione del controllo dei fondi tra il ministero delle Infrastrutture e l'Anas e la copertura dell'intervento che il Mit ha quantificato ufficialmente in 178 milioni: in tal senso, Tancredi annuncia un'interrogazione al ministro Graziano Delrio. "A mio avviso - spiega il parlamentare - il problema è ancora in piedi e gli abruzzesi sono preoccupati. Infatti, nell'emendamento del governo ci si è inventati la formula che i fondi vanno al Mit ma di spettanza Anas, che proprio non si capisce". Il parlamentare sottolinea che "non è accettabile questo stato di incertezza con la concessionaria 'Strada dei Parchi' che non sa come gestire tempistiche e lavori e con gli abruzzesi che a fronte di una tariffa già salata, tra due o tre anni potrebbero ritrovarsi a pagare lavori con l' aumento del pedaggio, per interventi straordinari che deve assicurare lo Stato".