"Sono pronto a ricorrere alla Corte Costituzionale per far annullare quanto di illegittimo e di lesivo per la comunità è contenuto nella nuova norma" in caso "fossero impossibilitate le vie istituzionali e politiche".
Lo scrive il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, in una lettera inviata al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, e pubblicata sul quotidiano Il Centro, in merito alla norma approvata nella cosiddetta manovrina che assegna all'Anas i canoni concessori delle annualità 2015 e 2016 accantonati dalla società Strada dei Parchi che gestisce le autostrade A24 e A25 per la messa in sicurezza urgente delle due arterie.
"Se queste risorse vengono assegnate all'Anas - scrive D'Alfonso - in maniera peraltro atipica visto che Anas non è più l'Ente concedente delle autostrade, si realizzano due effetti disastrosi. Da un lato verranno sottratte ricorse a questo territorio", dall'altro "si addebiterà il costo degli interventi che sono indispensabili all'anello più debole della catena, ovvero al cittadino utente delle autostrade".
La norma contenuta nella "manovrina" prevede che i lavori di messa in sicurezza urgente saranno effettuati dal concessionario a valere sui canoni 2015-2016 già dovuti per un totale di 111,7 milioni più interessi. Il dovuto sarà restituito ad Anas in tre rate annuali a partire dal 2028.