"L’intero sistema Gran Sasso - versante aquilano e teramano - è a rischio apertura per la prossima stagione invernale".
A denunciarlo, il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia Giandonato Morra e Carla Mannetti, candidata eletta in Consiglio Comunale. "La Regione ha adottato con la delibera n. 88 del 28 febbraio 2017, pubblicata il 19 aprile 2017, la carta di localizzazione dei Pericoli da Valanga – Massiccio del Gran Sasso d’Italia settore occidentale", spiegano; la legge regionale 1992 n. 47 che disciplina la normativa per la previsione e la prevenzione dei rischi da valanga, però, "prevede che per l’accertamento dei pericoli e dei rischi da valanga sul territorio della Regione Abruzzo venga prima adottata la carta di localizzazione dei pericoli da valanga con la contestuale adozione di misure di salvaguardia e poi la Carta dei rischi locali". Insomma, Regione Abruzzo, dopo la tragedia di Rigopiano, "si è affrettata ad approvare uno studio molto approssimativo senza seguire le procedure stabilite dalla legge regionale di riferimento e creando di fatto la paralisi totale del sistema Gran Sasso", sostengono Morra e Mannetti.
"Con il deliberato - spiegano - si adottano le misure di salvaguardia che determinano la sospensione a titolo cautelativo, l’edificazione nonché la realizzazione di impianti ed infrastrutture ai fini residenziali, produttivi e di carattere industriale, artigianale, commerciale, turistico ed agricolo nonché ogni nuovo uso delle aree che comporti rischio per la pubblica e privata incolumità". E la cosa più grave è che "il Comune di L’Aquila, il Comune di Teramo e lo stesso Centro Turistico non hanno presentato alcuna osservazione, cosa che di contro sembrerebbe aver fatto l’Associazione Save Gran Sasso".
Come se tutto questo non bastasse, "i lavori sugli impianti non partono, l’hotel campo imperatore è aperto dalle otto alle cinque nonostante le prenotazioni in corso, i lavori dell’ostello sono fermi, i dipendenti del centro turistico del Gran Sasso hanno dichiarato lo stato di agitazione perché non percepiscono lo stipendio e non hanno garanzie sul loro futuro. Si avvalora sempre di più la tesi che c’è un disegno del centrosinistra, in particolare del PD, finalizzato alla paralisi totale del Gran Sasso: parlano i fatti degli ultimi 10 anni".
Fratelli d’Italia ritiene che il Gran Sasso sia una risorsa importante per tutto il territorio regionale. "Noi ci batteremo con tutte le nostre forze affinchè la problematica venga affrontata con serietà e celerità", sottolineano Morra e Mannetti. "Chiederemo subito un incontro alla Regione Abruzzo affinchè si istituisca una task force con le amministrazioni locali interessate per elaborare gli studi tecnici necessari sia alla messa in sicurezza sia allo sblocco delle autorizzazione di legge per la realizzazione dei lavori sugli impianti".