Sono finora quindici le persone sottoposte in via precauzionale a terapia antibiotica dopo essere entrate in contatto con la studentessa universitaria ricoverata da ieri mattina nel reparto di Malattie infettive dell'Ospedale di Chieti per meningite.
Col passare delle ore, i medici del Servizio di epidemiologia igiene e sanità pubblica della Asl hanno, infatti, raggiunto anche altri soggetti che avevano condiviso con la ragazza momenti di studio e di svago in spazi ristretti. Per tutti è stata seguita la stessa profilassi che consiste nell'assunzione di un antibiotico in unica somministrazione.
Intanto i primi esami eseguiti sui campioni biologici della studentessa sembrerebbero escludere che si tratti di meningite di tipo meningococcico, l'unica trasmissibile per via aerea tra adulti. Va sottolineato, tra l'altro, che i primi sintomi dovrebbero comparire entro 48 ore da un eventuale contagio (la ragazza è uscita di casa l'ultima volta sabato scorso) e, al momento, non risultano altri casi segnalati.
Un campione è stato inviato anche all'Istituto superiore di sanità a cui ieri era stato segnalato il caso e che farà, come di prassi, un ulteriore riscontro. La ragazza resta sotto osservazione nella Clinica di Malattie infettive, diretta dal professor Jacopo Vecchiet, per la prosecuzione della terapia. Le sue condizioni sono stazionarie e la prognosi resta riservata.