"L'attenzione resta alta perchè i livelli di sismicità nell'area sono superiori alla media".
Lo ha affermato all'Ansa il direttore del Centro nazionale terremoti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Salvatore Stramondo, in relazione al sisma di magnitudo 4.2 verificatosi ieri notte alle ore 4:13 tra le province di L'Aquila e Rieti.
Dal sisma che ha colpito Amatrice lo scorso 24 agosto, ha sottolineato l'esperto, "nel centro-Italia abbiamo registrato 61 eventi sismici, incluso quello di oggi, con magnitudo tra 4 e 5. Dunque non si possono escludere altre scosse di magnitudo analoga nell'area".
Il sisma di ieri, chiarisce Stramondo, "rientra nella stessa sequenza iniziata lo scorso agosto col terremoto che ha colpito Amatrice, si tratta cioè della stessa faglia e non c'è, dunque, un nuovo fronte che si apre".
Enel: "Controlli strumentali conclusi, dighe sicure"
L'Enel intanto informa che i controlli strumentali effettuati nelle dighe situate nell'area interessata dal sisma confermano la sicurezza delle opere.
Le ricognizioni sono state avviate a seguito di quelle visive predisposte immediatamente dopo la scossa di magnitudo 4.2 registrata alle 4:13 di ieri..
I controlli strumentali e specialistici vengono effettuati nel caso di fenomeni di entità superiori ai 4 gradi della scala Mercalli.
Enel comunica che tutte le verifiche sono state comunicate all'Autorità Nazionale preposta al Controllo Dighe.