Martedì, 25 Luglio 2017 19:32

L’Aquila: Ance e tecnici Vs. Usra per mancato adeguamento costo base di ricostruzione

di 

“Stiamo ricostruendo con i saldi! Quello dell’Aquila è l’unico cratere sismico in cui  la scheda di calcolo del contributo non viene adeguata alle variazioni Istat del Cbn, cioè del costo base di ricostruzione”.

Il presidente di Ance L’Aquila Ettore Barattelli, in attesa di ricevere una risposta dall’Usra, porta all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica, insieme agli ordini professionali, un problema sollevato già da tempo presso gli enti competenti.

L’adeguamento Istat del Cbn, pur essendo un diritto riconosciuto” osserva l’Ance “non viene ancora applicato nelle prassi burocratiche quotidiane degli uffici speciali della ricostruzione, nonostante la Regione abbia emanato nel 2012 una delibera che definisce in un buon 7,70 %  l’incremento di valore dei costi. A questo andrebbe aggiunto l’ulteriore incremento successivo al 2012”.

A nulla” continua l’associazione dei costruttori “sono valsi i continui solleciti, caduti nel vuoto, da parte di Ance L’Aquila nei confronti dell’Usra. L’ultimo risale a qualche giorno fa ed è stato firmato congiuntamente dagli Ordini degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri, dei Periti Industriali e degli Amministratori di Condominio”.

“Nell’ultimo avviso” afferma l’Ance “ordini e categorie annunciano il ricorso ad ogni azione utile a veder riconosciuto il diritto degli operatori e dei cittadini che più di tutti subiscono un danno da questo mancato riconoscimento, non potendo usufruire di un contributo pieno per ricostruire al meglio le proprie case.”

Ci scontriamo con muri di gomma” ammonisce Barattelli “che da tempo non si degnano neppure di rispondere ai nostri appelli ufficiali. Questo atteggiamento sta generando un malcontento crescente soprattutto tra i committenti e sta alterando notevolmente l’aspetto economico della ricostruzione visto che, a seguito dell’adeguamento del Cbn, i cittadini potrebbero beneficiare di un contributo più aderente alle loro esigenze di miglioramento costruttivo e le imprese operare con più serenità”.

Attualmente, fa notare l’Ance, il costo base del Cbn riconosciuto è di 808 euro al metro quadro. Con l’adeguamento proposto dalla Regione sarebbe di 870,22 al metro quadro. A questo si dovrebbe aggiungere un ulteriore 1,70% per arrivare ai costi attualizzati ad oggi. “Una differenza di 77 euro al metro quadro che oggi viene negata” viene osservato.

Anche il presidente degli Ingegneri Elio Masciovecchio definisce l’adeguamento Istat del Cbn un atto “dovuto e sacrosanto” e cita ad titolo di esempio un condominio in cui, come tecnico, ha dovuto scomputare le tinteggiature per evitare l’accollo della spesa ai committenti, operazione che sarebbe stata molto complicata per la presenza di fragilità sociali.

Dello stesso tenore il commento di Edoardo Compagnone, presidente degli Architetti:” Non si comprende quale possa essere ancora l’impedimento che ritarda l’applicazione di un diritto incontestabile per i cittadini. Un’ingiustizia anche per Giampiero Sansone, Presidente dei Geometri, che si consuma ai danni di cittadini già economicamente danneggiati da un terremoto.

Maurizio Papale, presidente dei Periti Industriali, ricorda come, già al tempo dell’adozione della scheda parametrica, ordini e categorie, al tavolo, fecero notare che si stavano adottando parametri di calcolo fissi senza considerarne la variabilità nel tempo “Un’incongruità che annunciammo per tempo senza essere ascoltati”.

Anche Mauro Basile, presidente degli Amministratori di Condominio, ribadisce quanto già lamentato in recenti appelli: ”E’ necessario un intervento rapido e risolutivo per ridurre in modo significativo le tempistiche di applicazione dell’adeguamento Istat del Cbn da parte dell’Usra e che in sostanza si concretizzi un rapido riconoscimento dei diritti dei cittadini residenti nel cratere dell’aquilano”.

Articoli correlati (da tag)

Chiudi