Mercoledì, 02 Agosto 2017 10:21

Tra sgommate e parcheggi selvaggi: il Gran Sasso è terra di nessuno

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Campo Imperatore "sfregiato come un quadro di Raffaello" da comportamenti insostenibili per un parco nazionale e per l'ambiente in generale.

E' la denuncia della Stazione ornitologica abruzzese (Soa) onlus, che dopo le segnalazioni sul motoraduno di metà luglio [qui], torna a parlare delle abitudini sul Gran Sasso d'Italia, all'Aquila, come di un luogo magico dove tuttavia c'è il "turismo d'assalto".

L'associazione ha inviato nei giorni scorsi un esposto a decine di enti, comprese procura della Repubblica, Commissione Europea e Corte dei Conti Europea, corredato da diversi foto e video che in parte vi proponiamo.

"Sono state raccolte una serie di informazioni sulla fruizione totalmente insostenibile di un patrimonio naturalistico e di un paesaggio unici al mondo. Un luogo magico è ormai alla mercé di un turismo (non dovremmo neanche definirlo tale) d'assalto che rovina il patrimonio ambientale ponendo a rischio anche l'incolumità pubblica", afferma la Soa.

Le immagini relative a diversi eventi, che si susseguono da anni con regolarità nella piana, sono state raccolte sui social e su youtube. Raccontano di un vero e proprio far west con le rarissime praterie alpine del Parco Nazionale alla mercé di motociclisti, auto e camper.

Arrosticintreffen 2017 moto prateria"Gli ignoranti pensano che quei prati siano alla stregua di un prato del giardino di casa. Invece sono comunità particolari formate da decine di specie che cambiano al variare dei parametri ambientali. Attorno a Fonte Vetica e Fonte Macina i ricercatori dell'Università di L'Aquila ed Ancona hanno mappato già nel 1999 decine di tipologie di vegetazione. Al cittadino ignaro può sembrare un ambiente uniforme ma così non è. Un Parco dovrebbe educare proprio a visitare un luogo del genere con consapevolezza e leggerezza", è l'accusa dell'associazione.

"Invece - continua la Soa - impazzano sul web, e questo la dice lunga sull'assenza di controlli e sulla percezione di impunità di alcuni dei partecipanti a questi raduni, video con moto che impennano, comportamenti pericolosissimi per le famiglie che vorrebbero trascorrere una giornata in montagna. Attendamenti di centinaia di persone con moto e auto al seguito direttamente sui prati, con gare di sgommate e sgasate notturne che alzano nuvole di terra che appartengono a suoli delicatissimi, tra urla e lazzi.

Praterie per la cui tutela l'Ente Parco del Gran Sasso ha speso oltre 1,6 milioni di euro per il progetto Life Praterie. Parcheggi fatti con massi gettati a terra di dubbia regolarità, "che sostanzialmente invitano a parcheggiare su ettari di praterie protette a livello europeo".

"Tra l'altro - sottolinea la onlus - appare incredibile che le sagre di paese debbano confrontarsi con le regole del Ministero dell'Interno e invece lì possa accadere qualsiasi cosa".

Ultima modifica il Mercoledì, 02 Agosto 2017 11:25

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