Mercoledì, 19 Luglio 2017 11:55

Campo Imperatore: rifiuti e sporcizia a Fonte Vetica dopo motoraduno. Mucciante: "Pulito il giorno dopo". Indagano i Carabinieri forestali

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"Campeggi improvvisati, auto e moto su habitat rari e protetti, rifiuti, fuochi artificiali alla faccia delle regole: ma è un Parco nazionale o un Luna Park di quart'ordine?".

Inizia così il comunicato con cui la onlus Stazione ornitologica abruzzese denuncia quanto accaduto il fine settimana scorso a Fonte Vetica, sul Gran Sasso.

Come si vede dalle foto, l'area circostante a un famoso punto di ristoro situato sulla piana di Campo Imperatore è stata trasformata in un bivacco per motociclisti, che ha lasciato per terra rifiuti di ogni genere.

La nota della Stazione Ornitologica abruzzese

Il Gran Sasso è un Parco Nazionale o un luna park di quart'ordine?

La domanda sorge spontanea e, a giudicare dalle immagini pubblicate da cittadini infuriati su Fb e dai diversi video disponibili su youtube, ormai la risposta pare purtroppo essere la seconda. D'altro lato, da tempo si ripetono gli allarmi per il vero e proprio far west estivo che va in scena da qualche anno nella piana di Campo Imperatore e, purtroppo, non sono remake dei film famosi girati in loco.

Questa volta un motoraduno svoltosi nel fine-settimana presso il bivio di Fonte Vetica ha superato ogni limite come testimoniano foto e video pubblicati su youtube. Ci sono molti altri video che abbiamo provveduto anche a scaricare e salvare che documentano comportamenti vietati in un parco).

Moto che scorrazzano e vengono parcheggiate sulle preziose praterie per la cui tutela l'Ente Parco del Gran Sasso sta spendendo anche molti denari dei contribuenti con progetti europei Life; un accampamento che diventa un campeggio "fai da te" sulle medesime praterie. Uso dei droni che in un parco dovrebbero essere vietati per il disturbo che arreca alla fauna. Addirittura in un video si vedono fuochi artificiali, anch'essi sottoposti ad autorizzazione del Parco che ovviamente non potrebbe darla in un luogo così delicato.

La mattina dopo di mattina presto ai visitatori si è presentata una scena degna di un film di Ciprì e Maresco, con rifiuti ovunque trasportati dal vento e alla mercè dei cavalli. Non vogliamo immaginare la gestione dei cosiddetti "bisogni" di tutte queste persone.

Crediamo che sia venuto il tempo di farla finita con le dichiarazioni sul turismo sostenibile che davanti a queste immagini si rivelano per quello che sono: slogan vuoti. Il Presidente Navarra come giudica queste immagini? Cosa intende fare per tutelare la biodiversità e garantire un decoro a chi vuole visitare un Parco nazionale senza vedere queste scene? Quello che stiamo verificando è solo una fruizione indecorosa che sta respingendo le persone che vogliono visitare questi luoghi in silenzio, in punta di piedi. Basta legge i commenti sui social.

Tra l'altro anche nei video si può osservare chiaramente come è ridotto il cotico erboso. C'è una sterminata bibliografia scientifica che testimonia i danni ambientali arrecati dal calpestio su habitat come questi tutelati addirittura a livello europeo. Non sono semplici "prati": sono comunità erbacee estremamente importanti e protette da leggi, almeno sulla carta. In molti punti si inizia a vedere il terreno scoperto che in ambienti così estremi con le precipitazioni viene eroso e dilavato facendo diventare molto difficile il reinsediamento delle piante.

Richiamiamo le autorità preposte ad assicurare:

  • ordine e rispetto delle regole già esistenti, a partire dal divieto di campeggio al di fuori delle aree all'uopo destinate;
  • l'organizzazione della fruizione in maniera regolamentata;
  • una sorveglianza costante.

Il turismo non è un assalto selvaggio. Nel piccolo Tibet si va per fare escursioni nel silenzio, non per sentire un frastuono degno di una periferia. Bisogna organizzarlo in maniera decorosa. Quando si arriva in un parco bisogna pensare di trovarsi in un giardino, non in un parcheggio. Abbiamo ricevuto queste foto stamattina. Ovviamente scriveremo una lettera di fuoco a tutti gli enti e all'Unione Europea. Ci stavamo già muovendo per la fruizione incontrollata sul fiume Tirino. Ora aggiungeremo, purtroppo, Campo Imperatore. Parco del Gran Sasso: così proprio non va!

Fonte Vedica
Fonte Vedica
Fonte Vedica
Fonte Vedica

L'autore del video segnalato dalla Stazione Ornitologica abruzzese nel comunicato stampa ha chiesto alla redazione di "rimuovere con la massima sollecitudine" il link. "Per prima cosa - ha chiarito - mi preme sottolineare che prendo le distanze in senso categorico dal modo in cui alcuni degli avventori hanno partecipato all'evento, al contrario, ne condanno il comportamento, e che pertanto non voglio assolutamente essere associato ad essi. In secondo luogo è bene precisare che il regolamento del parco consente il bivacco e che, qualora non fosse abbastanza evidente, il mio video non mostra alcuno degli scempi descritti nell'articolo né ha intenzione di farlo".

La replica di Mucciante: "Abbiamo pulito di mattina presto"

"Insieme ai motociclisti saliti a Fonte Vetica per un'arrostata e per passare la notte in tenda, abbiamo pulito di mattina presto quello che non abbiamo potuto pulire la sera prima a causa del buio".

Lo afferma in una nota Rodolfo Mucciante, dello storico rifugio-ristoro che porta il nome di famiglia, ai piedi del Gran Sasso, nel territorio del comune di Castel del Monte (L'Aquila), dopo la pubblicazione su alcuni organi di informazione delle fotografie di immondizia tra i tavoli all'esterno del ristoro, lasciata dai partecipanti a un motoraduno. "Quelle fotografie - spiega Mucciante - sono state scattare untorno alle 5.30 del mattino. I centauri sono arrivati qui da noi sabato pomeriggio intorno alle 18 per stare insieme e farsi un'arrostata. Hanno montato le tende vicino al ristoro - racconta il gestore - acquistato la carne da noi e cominciato con l'arrostata. Io e mio fratello abbiamo chiuso il ristoro intorno alle 23, loro erano ancora lì e allora abbiamo deciso di darci appuntamento, visto che ormai era buio per pulire tutto, per la mattina dopo".

"Tra le sette e le otto e mezza di domenica mattina, anche perché era previsto l'arrivo di nuovi clienti - prosegue con il racconto Mucciante - 'armati' di sacchi neri per l'immondizia e guanti in lattice, abbiamo tolto di mezzo quello che era rimasto dalla sera prima. A quel punto i ragazzi hanno tolto le tende, si sono dati una sciacquata in bagno e sono andati via".

Inoltre, "tengo a precisare che parte dell'immondizia era ovviamente stata gettata nei secchi disponibili e portata via sabato sera da me e mio fratello. E a disposizione della comitiva - conclude Rodolfo Mucciante - c'erano anche i bagni chimici, usati regolarmente dai motociclisti".

Mucciante
Mucciante
Mucciante
Mucciante
Mucciante

Indagano i Carabinieri forestali

Sul motoraduno del fine settimana scorsa, stanno indagando i Carabinieri forestali di Castel del Monte.

A quanto si è potuto apprendere, infatti, l'evento non è stato autorizzato dal Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga: anzi, la richiesta - necessaria in una zona sottoposto a vincolo di protezione speciale - non è stata neppure inoltrata.

Per questo, le autorità inquirenti stanno cercando di identificare i circa mille partecipanti al motoraduno.

Federazione motociclistica abruzzese si dissocia 

"Ci dissociamo da questa organizzazione non appartenente alla Fmi - la presa di posizione su Facebook di Elvio Fortuna della Federazione motociclistica abruzzese - È una vera vergogna come abbiano lasciato il luogo dopo la manifestazione. Tali manifestazioni nuociono all'immagine dei moto turisti e mettono a rischio le concessioni dei nulla osta da parte delle autorità per lo svolgimento di manifestazioni sotto l'egida della Fmi, dove la regola principale è quella di lasciare i luoghi in perfetto ordine come sono stati trovati. Invito tutti i tesserati Fmi a non partecipare a manifestazioni organizzate da questa associazione".

Ultima modifica il Giovedì, 20 Luglio 2017 11:51

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