Scintille tra il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi e il consigliere regionale con delega ai trasporti Camillo D'Alessandro sulla possibile acquisizione o fusione di Ama in Tua.
Nel pomeriggio di venerdì, il primo cittadino del capoluogo ha incontrato - con l’assessore alla Mobilità Carla Mannetti - le organizzazioni sindacali del settore (Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Faisa) per provare a sciogliere il nodo. "I sindacati hanno ricordato che i lavoratori hanno espresso, con un referendum, la preferenza di una fusione di Ama in Tua – hanno spiegato sindaco e assessore – Di contro, D’Alessandro ha ribadito sin dal 26 maggio scorso che l’acquisizione dell’azienda aquilana in Tua sarebbe stata più agevole in vista di un futuro processo di fusione. Ad oggi, gli impegni presi pubblicamente dalla Regione sono stati disattesi e non sono stati avviati gli atti preliminari né per la fusione tra le due aziende né per l’acquisizione di Ama in Tua".
Pronta la replica del consigliere regionale dem: "Se il Sindaco di L'Aquila pensa di alimentare il gioco del cerino in mano rischia di bruciarsi", l'affondo. "Chiariamo fino in fondo come stanno le cose, anche perché il primo cittadino ha ricevuto una convocazione per il giorno 22 agosto ma guarda caso ha omesso di dirlo. Da quando Biondi si è insediato sulla vicenda Ama-Tua ha finora prodotto solo un comunicato stampa, eppure all'indomani della sua elezione - ha aggiunto D'Alessandro - convocandolo in Regione ho rappresentato l'esigenza di fare presto". Verso la fine del mandato del sindaco Cialente - ha proseguito - si è istituito un tavolo tecnico Ama-Tua: "da allora, Ama non ha fornito i dati economico-finanziari per una corretta attività di due diligenze preventiva. Lo stesso Biondi non ne dispone ancora, né sono stati mai a noi comunicati La differenza sta qui: in Regione si corre per l'affidamento in house, in Comune no", le parole di D'Alessandro. "Ora temo che con lo stesso approccio il Comune faccia perdere il treno ad Ama considerato che debbono procedere a fare gli atti entro il 30 settembre".
Una vera e propria bordata che ha scatenato la reazione furiosa di Biondi: "Bugiardi e nemici dell'Aquila: questi sono gli esponenti regionali del centrosinistra", ha affermato in una nota il sindaco del comune capoluogo. "La compagnia di giro del Partito Democratico formata dal duo comico Massimo Cialente-Camillo D'Alessandro dichiarava festante, il 24 maggio scorso, che si sarebbe proceduto 'rapidamente' con l'operazione, circostanza confermata al convegno della Cgil di due giorni dopo in cui se ne annunciava il termine entro luglio", ha ricordato. "Ora, D'Alessandro afferma che avrei prodotto 'solo un comunicato' quando invece sa benissimo che l'11 luglio ci siamo incontrati all'Emiciclo e il 21 successivo gli ho inviato una nota formale, rimasta inevasa, per chiedere di definire un cronoprogramma della procedura di transito di Ama in Tua. Dei roboanti annunci elettorali non è rimasto nulla - ha proseguito Biondi - e a poco serve gettare la croce sull'Ama, anzi è piuttosto un'aggravante, considerato che l'azienda è guidata da Agostino Del Re, che ancora mantiene l'incarico di amministratore unico a seguito del rinnovo della fiducia da parte dell'ex sindaco Cialente; per cui, se inadempienze ci sono state vanno attribuite unicamente alla nefasta filiera del Pd".
Quanto alla convocazione del 22 agosto "si tocca il culmine del ridicolo: D'Alessandro mi ha avvisato della riunione solo a seguito della telefonata in cui lo avvisavo che il 31 avrei voluto convocare lui, i vertici Tua e quelli Ama (basta chiedere conferma agli interessati) per verificare lo stato dell'arte - ha spiegato il sindaco dell'Aquila – e si tratta di un incontro già fissato con i 13 sindaci interessati dal trasporto pubblico locale gestito dalla Regione, quindi non il capoluogo. Evidentemente il centrosinistra regionale non ha voluto praticare la strada del dialogo da noi inaugurata, scegliendo quella del dileggio e dello scontro: stanno cercando la guerra e stiano sicuri che l'avranno, nel nome della salvaguardia dei servizi e dell'occupazione degli aquilani".
A far da paciere ha provato il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci: "Mi auguro che il duro confronto tra il sindaco dell'Aquila e il consigliere D'Alessandro non finisca per essere un freno e un ostacolo al processo di fusione tra le aziende di trasporti Ama e Tua, sul quale si sono già espressi a larga maggioranza i lavoratori e su cui in tanti, a cominciare da me, stanno lavorando da tempo", ha sottolineato Pietrucci. "Credo sia superfluo in questo momento analizzare le ragioni del contrasto: mi interessa - sono convinto che il margine ci sia ancora, anzi deve esserci senza se e senza ma - portare a casa il risultato, perciò rivolgo un appello alle parti, a cominciare da quelle politiche, perché si lavori coesi per un obiettivo di grande importanza per l'Abruzzo. Ci sarà spazio e tempo per la divisione sulle idee e sui programmi".
I tempi stringono, in effetti: al 30 settembre manca poco più di un mese e, dovesse saltare l'affidamento in house, non ci sarebbe altra strada percorribile se non la gara col rischio della privatizzazione del trasporto pubblico locale.