Domenica, 24 Settembre 2017 20:33

Pirozzi: "Fondi sms mai arrivati ad Amatrice". Poi, il passo indietro

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La Procura di Rieti farà luce sulla destinazione dei 33 milioni di euro raccolti con gli sms solidali destinati alle popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia, dopo i dubbi sollevati dal sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi.

Intervenendo sul palco di Atreju, la festa di Fratelli d'Italia, il primo cittadino ha colto l'occasione per sollevare un dubbio che aveva manifestato in modo meno ufficiale nell'ultimo periodo: che fine hanno fatto i 33 milioni di euro di aiuti alle popolazioni terremotate del Centro Italia raccolti con le donazioni via sms?

Pirozzi ha detto che quei soldi non sono mai arrivati a destinazione.

Il giorno dopo Pirozzi ha rincarato la dose su Rainews24: sulle donazioni alle popolazioni terremotate attraverso il numero solidale 45500 in questo anno trascorso è "stata tradita la volontà dei cittadini. Un errore grave che mette in discussione il meccanismo della solidarieta".

"Sentiremo anche cosa ha da dire in più il sindaco. Al momento non c'è alcuna ipotesi, si tratta solo di verificare il percorso fatto dalle donazioni", ha spiegato il procuratore Giuseppe Saieva.

Pirozzi, però, a qualche ora dalla bufera scatenata dalle sue parole ha fatto un mezzo passo indietro. "La Protezione Civile non c'entra nulla. Non ho mai detto che i fondi degli sms sono spariti - ha precisato all'Ansa - Ho detto, e lo ribadisco, che in merito alla gestione di quei fondi è stata fatta una scelta scellerata che non ha tenuto conto degli italiani".

Anche il sindaco di Arquata, in provincia di Ascoli Piceno, ha lamentato di non aver visto i fondi. "Ad Arquata con i soldi degli Sms solidali, 2,1 milioni, dobbiamo ricostruire il Municipio ma finora non si è visto un euro - ha dichiarato Aleandro Petrucci - unico fra tutti i sindaci a votare contro l'ipotesi di destinare una parte delle donazioni alla pista ciclabile di Civitanova".

Il sindaco di Arquata poi ha aggiunto: "Nel primo elenco di opere da realizzare con gli Sms nella provincia di Ascoli Piceno (la strada Valdaso, la Grotta sudatoria di Acquasanta, le elisuperfici), Arquata non c'era perché, disse la vice presidente della Regione, qui era tutto distrutto e bisognava fare una valutazione successiva. Votai contro - ricorda -, non ci dormii la notte, e la mattina alle 7 chiamai l'allora commissario Vasco Errani. Una parte dei fondi fu dirottata su di noi, ma ora non sappiamo dove quei soldi si siano arenati".

Diversa la situazione a Norcia. "I progetti finanziati con i fondi degli sms solidali qui stanno partendo. Per quanto mi riguarda non ho riscontrato alcuna anomalia" ha detto il sindaco Nicola Alemanno. "All'Umbria - ha spiegato - sono spettati 4 milioni e mezzo di euro derivanti dagli sms di solidarietà. Dopo la ripartizione ci siamo riuniti con la presidente della Regione Catiuscia Marini e gli altri sindaci del cratere decidendo insieme di utilizzare un milione per la dotazione didattica delle scuole, 500 mila euro per i beni culturali e tre milioni per realizzare nelle frazioni centri sociali in grado di fungere da strutture di emergenza in caso di necessità".

"Ogni polemica o strumentalizzazione non aiuta in alcun modo la ricostruzione e rischia di creare un clima sfavorevole alla ripartenza dei territori colpiti dal sisma", afferma il commissario per la ricostruzione del terremoto del Centro Italia, Paola De Micheli. "Le donazioni - sottolinea - non sono sparite, tutto è stato impiegato secondo le indicazioni di legge".

"Nessun euro donato dagli italiani è 'sparito', sottolinea la Protezione civile. "I fondi raccolti sono destinati a interventi in favore dei territori colpiti dal sisma". Ecco le destinazioni sul sito della Protezione civile.

"Con i soldi dei cittadini non si scherza - replica l'Ufficio speciale ricostruzione (Usr) del Lazio - e nessun giochetto politico elettorale può giustificare polemiche. Tutti i contributi degli sms solidali del numero della Protezione Civile sono destinati a opere danneggiate dal sisma e a beneficio delle comunità locali". Poiché ad Amatrice e Accumoli, spiega l'Ufficio, "le spese per le scuole erano già coperte, come del resto per tutte le altre spese, le risorse degli sms solidali sono state destinate per garantire la piena sicurezza di altre scuole danneggiate dal sisma in altri Comuni".

 

De Micheli: "Polemica non aiuta"

"Ogni polemica o strumentalizzazione non aiuta in alcun modo la ricostruzione e rischia di creare un clima sfavorevole alla ripartenza dei territori colpiti dal sisma". Così il commissario per la ricostruzione del terremoto del Centro Italia, Paola De Micheli, commenta le accuse del sindaco di Amatrice sui fondi raccolti con gli sms solidali.

"Le donazioni - sottolinea - non sono sparite, tutto è stato impiegato secondo le indicazioni di legge". "Le donazioni provenienti dall'utilizzo dell'sms solidale per sostenere i territori colpiti dal sisma dello scorso anno - sostiene De Micheli - non sono affatto sparite. Voglio ribadire quanto già chiarito da Protezione civile e dall'ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Lazio. Le donazioni raccolte, secondo quanto disposto dal decreto legge 189 convertito dalla legge 229 del 2016, si trovano nella contabilità speciale del Commissario straordinario alla ricostruzione.

Ultima modifica il Lunedì, 25 Settembre 2017 10:49

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