"Sono piuttosto preoccupato per il futuro di AMA, la nostra società di trasporto pubblico; sulla scia del lavoro avviato con la Regione per l'acquisizione, prima, e la fusione, poi, con TUA, recentemente il sindaco Pierluigi Biondi e il consigliere regionale con delega ai trasporti Camillo D'Alessandro avevano sottoscritto un accordo che ne definiva il percorso. Ebbene, al primo punto era previsto che il Comune dell'Aquila - alla luce della sopraggiunta legge Madia - affidasse il trasporto pubblico in house ad Ama per 10 anni, entro il 30 settembre. Per mettere al sicuro l'azienda nel caso il Consiglio regionale non dovesse approvare la legge sul riordino del trasporto pubblico, e per dare un maggiore valore ad AMA nel momento dell'acquisizione. E' chiaro che una società detentrice di un affidamento per 10 anni vale più di una con un affidamento (tra l'altro ancora non sottoscritto) di soli due anni".
All'accordo non è stato dato seguito. L'ha denunciato Massimo Cialente, sindaco dell'Aquila fino al giugno scorso. Spiegando che potrebbe esserci comunque il problema di una eventuale multa (si parla di 600 mila euro) al momento dell'acquisizione, Cialente ha ribadito come si corra il rischio, saltasse tutto, "di dover andare ad una gara per l'affidamento del servizio". E l'AMA avrebbe problemi di competitività, andasse davvero così. "Insomma, su questa vicenda forse qualcuno dovrebbe chiedere chiarimenti sul perché non si è dato seguito ad un accordo firmato con Regione Abruzzo", l'affondo di Cialente. "Spero inoltre che possano arrivare rassicurazioni sul destino di AMA e sul percorso per la fusione, per il servizio, la società e, soprattutto, per i lavoratori. Mi stupisce il silenzio sulla vicenda, della Giunta, del Consiglio comunale e dei sindacati".
Poche ore dopo, i sindacati sono intervenuti, in realtà, chiedendo un incontro urgente col sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, "per avere lumi sul processo di fusione tra le società dei trasporti e per verificare eventuali inadempienze dell’amministrazione comunale, le ragioni e le eventuali nuove strategie". A firmare la nota i segretari regionali di Fit Cisl Alessandro Di Naccio, Uil Trasporti Giuseppe Murinni e Faisa Cisal Luciano Lizzi.
Per i sindacati "sembrerebbe che, dopo aver sottoscritto con la Regione Abruzzo un’intesa, l’amministrazione comunale non abbia provveduto a deliberare la proroga dell’affidamento in house alla propria azienda partecipata Ama spa entro la data stabilita dal decreto Madia del 30 settembre 2017, pena l’applicazione di penalizzazioni sulla quota di Fondo regionale trasporti trasferita dallo Stato alla Regione".
La proroga del periodo d'affidamento per 9 anni, come la Regione Abruzzo ha fatto con Tua spa, sarebbe servita "per evitare che con il 1° gennaio 2019, all’attivarsi degli effetti delle gare per l’affidamento dei servizi, l’azienda comunale aquilana si trovasse priva di titolarità di affidamento. Un bel pasticcio" l'affondo di Di Naccio, Murinni e Lizzi, rispetto al quale è necessario fare "immediata chiarezza".
A dire il vero, la vicenda era stata sollevata, prima del 30 settembre, dal capogruppo del Pd in Consiglio comunale Stefano Palumbo. "Chiedo con urgenza e preoccupazione all'amministrazione comunale quali atti siano stati assunti in vista della scadenza del 30 settembre per l'eventuale affidamento in house del servizio di trasporto pubblico locale". Tra l'altro, per il Comune dell'Aquila "sono coinvolti, oltre al servizio erogato dall'AMA, anche quello della funivia del Gran Sasso" ricordava Palumbo. "Cosa si intende fare? Quali servizi si intende affidare in house, quali no e come si intende gestirli?". Al consigliere, però, aveva risposto l'assessore comunale delegata Carla Mannetti. "Il capogruppo Pd stia tranquillo sul futuro di Ama e funivia - la replica - e, anzi, si sforzi di ricordare sa ha votato nella sua, seppur breve, esperienza d'assessore: per l’azienda di trasporti con il sindaco Biondi abbiamo già annunciato la road map che porterà alla fusione in Tua, mentre per l’affidamento in house ad AMA si sta sottoscrivendo il contratto di servizio approvato con atto della precedente Giunta, di cui Palumbo ha fatto parte".
Mannetti ha ricordato che "il 21 aprile scorso la Giunta ha votato all’unanimità la delibera 192 (poi approvata dal Consiglio) con cui si disciplina il contratto di servizio con Ama per il trasporto pubblico locale, che ha validità sino al 31 dicembre 2018". L’11 settembre scorso – ha aggiunto l’assessore – "l’attuale Giunta ha approvato un’altra delibera, con cui viene garantita la continuità del servizio della funivia considerata l’importanza strategica dell’infrastruttura. Per Ama e Centro turistico, inoltre, il termine per l’iscrizione nell’elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori, che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house, è stato posticipato al 30 ottobre prossimo". "Per quanto riguarda il processo di fusione di Ama in Tua – conclude l’assessore Mannetti – si tratta di un processo che si concluderà, come concordato con la Regione (a guida Pd, stesso partito del capogruppo Palumbo), entro il dicembre 2018".