Venerdì, 13 Ottobre 2017 23:07

Abruzzo, sanità promossa: positivi i livelli essenziali d'assistenza

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"La valutazione finale per il 2015 si attesta per Regione Abruzzo su un punteggio pari a 182 che, secondo i parametri di riferimento fissati dal Comitato Lea, risulta ampiamente positivo e in costante incremento nel trend considerato".

Detto che la griglia si muove da -25 a 225 e che la 'promozione' si attesta a 160, sottolineato che, nel 2014, la sanità regionale ha superato la soglia minima per la prima volta attestandosi a 163 e che, negli anni precedenti, era andata giù fino a 133 (nel 2010), si può affermare che il documento sul monitoraggio dei Livelli Essenziali d'Assistenza, pubblicato ieri sul sito del Ministero della Salute, restituisce un'immagine piuttosto confortante della sanità abruzzese, regione 'canaglia' dieci anni fa.

Pur essendo ancora in 'piano di rientro', l'Abruzzo mostra una buona performance relativamente ai punteggi della griglia dei 35 indicatori che il Ministero utilizza per valutare i Servizi Sanitari delle Regioni italiane, sebbene vi siano elementi di criticità.

Cosa misurano gli indicatori della griglia? Sostanzialmente, attraverso 35 items, valutano l’appropriatezza e la qualità dei Servizi di Prevenzione della salute, di quelli relativi all’assistenza territoriale erogata nei Distretti e di quelli ospedalieri. Per ciò che attiene ai Servizi di Prevenzione, l'Abruzzo raggiunge risultati piiù che accettabili sulla maggior parte degli indicatori previsti; problemi si rilevano ancora nell’adesione dei cittadini agli screening oncologici e degli anziani alla vaccinazione anti influenzale. Riguardo all’assistenza ospedaliera, si conferma il trend in diminuzione dei ricoveri e, soprattutto, un miglioramento dell’appropriatezza delle prestazioni sanitarie ospedaliere. In merito all’assistenza territoriale, infine, pur confermando un miglioramento, l’Abruzzo mostra ancora difficoltà relativamente alla presa in carico degli anziani nelle strutture residenziali.

"Si tratta di un risultato straordinario che mi rende particolarmente orgoglioso - il commento di Silvio Paolucci, Assessore Regionale alla Sanità - vedere certificati, proprio dal Ministero della Salute, i risultati positivi di un impegno gravoso, e troppo spesso incompreso dai cittadini, mi dà la forza di andare avanti con coraggio sulla strada già intrapresa. Per quanto criticata, la Sanità italiana – secondo la classifica internazionale stilata da Bloomberg nel 2015 – è al terzo posto al mondo (prima tra i paesi europei) per efficienza, per le aspettative di vita (quasi 83 anni in media) e per il costo pro capite del sistema sanitario. Si tratta di un risultato che giunge sempre a sorpresa per l’opinione pubblica del nostro paese, più abituata a sentir parlare di episodi di malasanità piuttosto che di buona sanità. Ovviamente, non mi siedo sugli allori per questo bel risultato - la promessa di Paolucci - ma anzi, prendo spunto dalle criticità emerse nella Monografia del Ministero per mettere in atto interventi di programmazione sanitaria che possano almeno ridurle, se non eliminarle completamente".

Tra le altre 15 Regioni monitorate, quelle a statuto ordinario, il dicastero guidato da Beatrice Lorenzin segnala, in particolare, la conferma di Toscana, Emilia Romagna e Piemonte su punteggi pari o superiori a 200 insieme al Veneto, il netto miglioramento della Calabria, oltre all’Abruzzo, e il peggioramento di Campania, Puglia e Sicilia rispetto ai punteggi rilevati nell’anno di verifica 2014.

Ultima modifica il Venerdì, 13 Ottobre 2017 23:27

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