Venerdì, 20 Ottobre 2017 00:03

Olicar, lavoratori senza stipendio da agosto: sciopero di 8 ore

di  Nello Avellani e Roberto Ciuffini

I lavoratori della Olicar, l'azienda che si occupa della manutenzione nei presidi medico-ospedalieri della Asl della provincia dell'Aquila, hanno scioperato per otto ore per protestare contro i ritardi accumulati dall'azienda nei pagamenti degli stipendi.

Lo sciopero, indetto dalla Filcams Cgil e dalle Rsu aziendali, fa seguito allo stato di agitazione proclamato il 2 ottobre scorso (ma è stato comunque garantito lo svolgimento dei servizi essenziali) e ha avuto un'adesione del 100%. I lavoratori hanno tenuto un presidio davanti l'ospedale San Salvatore, all'Aquila.

La Olicar gestioni si è aggiudicata l'appalto per il servizio global service tecnologico-manutentivo dei quattro ospedali della Asl dell'Aquila (L'Aquila, Avezzano, Sulmona, Castel di Sangro) e di tutti gli altri presidi sanitari, nel gennaio 2013, e attualmente impiega, su tutta la provincia, circa 100 dipendenti. Il contratto è in scadenza (terminerà nel gennaio 2018) ma al momento il futuro è più che mai incerto, visto che la Olicar spa, priprietaria della Olicar gestioni, ha depositato, il 7 ottobre, una richiesta di concordato preventivo al tribunale di Asti.

"Lo sciopero di oggi è stato indetto perché, per l'ennesima volta, l'azienda non ha rispettato gli impegni presi sul pagamento degli stipendi" afferma a NewsTown Luigi Antonetti, segretario provinciale della Filcams Cgil "Questi lavoratori hanno percepito lo stipendio di agosto lo scorso 4 ottobre. Avevamo un accordo con l'azienda in base al quale gli stipendi dovevano essere pagati il 15 del mese ma non è stato rispettato. I dipendenti ormai sono alle stremo, non hanno nemmeno più i soldi per venire a lavorare. Chiediamo che venga rispettata la loro dignità. La Olicar" continua Antonetti "afferma di non avere liquidità sufficiente ma per noi noi queste giustificazioni non sono valide perché non è la prima volta che tutto ciò accade, è una situazione che si ptorare da mesi. Abbiamo avuto modo di confrontarci anche con il manager della Asl in prefettura il 9 ottobre. Avevamo chiesto alla Asl, qualora i lavoratori non fossero stati pagati nei tempi e nei modi dovuti, di anticipare in surroga i pagamenti degli stipendi ma ciò non è ancora avvenuto".

 

La vicenda

Olicar gestione srl impiega circa 100 dipendenti sul territorio.

Da agosto, i dipendenti non percepiscono lo stipendio; d'altra parte, la società Olicar spa è in concordato preventivo presso il tribunale di Asti e non è chiaro, tra l'altro, se la Asl1 abbia già idea di chi potrebbe subentrare, in caso di fallimento, e se abbia già attivato le procedure per indire il bando di gara alla scadenza dell'affidamento, fissata per la fine di gennaio. 

Una cosa è certa, l'affondo dei sindacati: "I lavoratori non continueranno a lavorare senza stipendio fino a scadenza d'affidamento"; tra l'altro, negli appalti pubblici l'arretrato di due mesi di stipendio "è motivo per la rescissione del contratto", hanno tenuto a ribadire. E poi, come si comporterà l'azienda sanitaria in sede di istruzione del prossimo bando, "inserirà la clausola di salvaguardia per i lavoratori impiegati fino ad ora, e garantirà il reimpiego dell'intera forza lavoro?". Domande che meriterebbero una risposta, anche perché i dipendenti hanno un contratto multiservizi: "col prossimo bando, dovranno passare necessariamente al metalmeccanico e i contratti saranno più onerosi; cosa implicherà, che verrà tagliato il personale?". 

Nodi che andranno sciolti, anzi che dovrebbero già essere sciolti considerando che la Olicar si occupa della manutenzione tecnologica degli ospedali, aspetto fondamentale per la degenza dei pazienti; non è affatto rassicurante che ad occuparsene siano lavoratori senza stipendio, dipendenti di una società in concordato preventivo che non stanzia le risorse necessarie all'attività quotidiana. "Vengono tamponate le emergenze smontando pezzi da una parte per montarli da un'altra", hanno raccontato alcuni lavoratori; parliamo di servizi determinanti, come l'energia elettrica o la conduttora delle acque: al San Salvatore, una delle pompe dell'acqua non è in funzione, dovesse rompersi anche l'altra andremmo in blocco. E che dire degli ascensori, o del sistema anti-incendio che manca dell'impianto d'allerta". 

Chi aveva subappalti con Olicar li ha disdetti, ovviamente; insomma, la situazione è critica e dovrebbe preoccupare l'azienda sanitaria, la Regione, la politica locale e l'opinione pubblica. 

 

Ultima modifica il Venerdì, 20 Ottobre 2017 17:13

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