Ieri, si è svolto un incontro a Palazzo Silone sulla vicenda del cementificio di Cagnano Amiterno convocato dal vice presidente della Giunta regionale Giovanni Lolli e dal presidente della Commissione territorio Pierpaolo Pietrucci; attorno al tavolo sindacati, rappresentanti dei comitati cittadini, tecnici della Regione - tra gli altri, il dirigente Franco Gerardini - il direttore dell'Arta Francesco Chiavaroli, il sindaco di Cagnano Iside Di Martino e gli amministratori dei Comuni dell'Alta valle dell'Aterno.
I tecnici hanno chiarito che l'autorizzazione all'utilizzo del Css, combustibile solido secondario, rientra nelle procedure di legge; è stato ribadito, inoltre, che non coincide con il Cdr, combustibile derivato da rifiuti, come paventato nei mesi scorsi; d'altra parte, è stato messo in chiaro che il Css risponde a criteri di controllo e composizione ben più stringenti e severi per l'impatto ambientale.
Ai comitati cittadini e agli amministratori è stato spiegato che la natura e la frequenza delle emissioni verrà controllata ogni tre mesi, per il primo anno, e ogni quattro dal secondo anno in avanti. Essendo comune la volontà di tutelare l'occupazione tutelando la salute dei cittadini, è stato dunque definito un percorso di collaborazione e partecipazione: entro due settimane il tavolo verrà riconvocato con l'intento di redigere un protocollo che verrà portato all'approvazione della Giunta regionale e sottoposto al vaglio della popolazione, un percorso chiaro per definire un supplemento di controlli e garanzie per l'ambiente e la salute che la proprietà del cementificio dovrà far proprio.