Zea Ciccarella, ostetrica condotta a Cagnano Amiterno dal 1954, ha ora una sua roccia, posta all’ingresso dell’Aula consiliare, che ricorda l’impegno di una donna in tempi difficili, in un comune di montagna, negli anni successivi alla guerra; quando l’osterica condotta rappresentava un punto di riferimento, importantissimo, vitale, per intere comunità di donne.
La campagna culturale nata da un protocollo d’intesa tra CNA della provincia dell’Aquila e la libera Associazione TerraMadre ha quale obiettivo la valorizzazione dell’operato di tante donne. Non solo scienziate, artiste, letterate, ma parimenti, artigiane, operaie, contadine, insegnanti e tutte quelle donne che con il loro fare hanno inciso positivamente sulla vita dei territori e delle persone, contribuendo in modo sostanziale alla crescita e alla civiltà dell’intero Paese.
“Le rocce” vuole rappresentare un percorso di riequilibrio, di giustizia, per riconoscere il giusto valore all’operato di tante donne; perché si racconti la storia nella sua interezza e non solo per una parte: la storia scritta da donne e uomini.
All’evento che si è svolto nell’Aula consiliare di Cagnano Amiterno, in provincia dell’Aquila, hanno partecipato numerose e numerosi abitanti. A fare gli onori di casa, il sindaco Iside Di Martino che con la sua amministrazione ha accolto e fatto propria la campagna culturale. Sono intervenuti, l’onorevole Stefania Pezzopane, il direttore CNA provincia dell’Aquila Agostino Del Re, la presidente della Libera Associazione TerraMadre Gilda Panella e i figli di Zea Ciccarella: Claudio, Filomena e Anna Rita Cucchiella.
Emozionante il ricordo dedicato alla madre da Claudio, il “figlio di Zea”, come ancora oggi viene chiamato dai compaesani.
Presto nuove Rocce troveranno spazio in tanti comuni per onorare quelle donne che, proprio come rocce, forti e resistenti hanno contribuito in termini d’impegno, d’agire e di concretezza alla storia dei territori e dell’Italia.