"La riunione della V commissione che si è tenuta ieri [qui l'approfondimento] ha messo in evidenza, come volevamo accadesse, la reale situazione del Centro turistico del Gran Sasso".
Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale in Consiglio comunale, Giorgio De Matteis.
"È inutile sottolineare quanto la maggioranza ritenga fondamentale salvare questa azienda, così male amministrata e con i problemi che ieri sono emersi in tutta la loro drammaticità", ha sottolineato; "la relazione dei revisori dei conti è agli atti della commissione e si procederà conseguentemente nei confronti di chi ha commesso errori. Detto questo esiste una grave responsabilità politica, che naturalmente non può essere sottaciuta, in ordine agli indirizzi che sono stati dati all’azienda, ai ritardi nell’approvazione del piano di sviluppo del Parco e, per concludere, all’amministrazione quotidiana".
Ma questo è ciò che attiene al passato, ha aggiunto De Matteis. "A noi interessa il futuro. La nomina di Domenico de Nardis è l’ultimo dei problemi ed è funzionale a ciò che sta predisponendo l’Amministrazione per la rinascita della montagna, a mettere in sicurezza i conti dell’azienda affinché si eviti il tracollo e il fallimento dopo decenni di vita dell’azienda. Ma non può essere questo il solo obiettivo, occorre puntare all’utilizzo degli strumenti finanziari e programmatori già esistenti".
In particolare, l’area del Gran Sasso deve essere considerata alla stregua delle altre aree che hanno vissuto un grande sviluppo, come Roccaraso e Ovindoli, "con un turismo focalizzato non solamente sulla stagione invernale, ma con prospettive di ampio respiro a carattere annuale", ha ribadito il capogruppo di Fratelli d'Italia. "Per raggiungere questo obiettivo, l’Amministrazione comunale sta lavorando di concerto con le altre Istituzioni interessate, in particolare il Parco, affinché gli strumenti di programmazione siano rapidamente approvati, e siamo al rush finale, affinché si possa programmare qualsiasi ipotesi di sviluppo. Allo stesso modo, i fondi derivanti dal Cipe e dalla Regione devono essere finalizzati a investimenti non solo per la ricettività ma per un più ampio sistema turistico integrato che comprenda città-azienda e Parco".
"E' chiaro quindi – ha concluso De Matteis – che la nomina di de Nardis è stata fatta per chiudere una partita non più sostenibile e obbliga a guardare al futuro. Del resto tale provvedimento ha carattere temporaneo ed è finalizzato al salvataggio dei conti visto che a breve verrà nominato un nuovo amministratore unico che sarà in linea con gli obiettivi appena individuati".