"Nella vita di una persona sono veramente pochi i giorni che valgono la pena di essere vissuti; e questo, è uno di quei giorni. Raggiungiamo un risultato incredibile: abbiamo costruito da zero una casa - vera, definitiva - per una bambina disabile, colpita dal terremoto del centro Italia, e che ha vissuto 14 mesi in una roulotte".
A dirlo è uno dei volontari della onlus 'La via del Sale' che, sabato mattina, a Montereale, ha consegnato un'abitazione ad Aurora, "un esserino di circa un metro" che soffre di diverse patologie. Aurora viveva a Colleposta, una delle frazioni di Accumoli distrutte dal terremoto del 24 agosto scorso; a seguito del sisma, la famiglia ha deciso di trasferirsi a Castiglione di Montereale, fino a qualche ora fa in una roulotte, senza bagno né cucina.
La bambina è seguita da 12 anni da un'assistente domiciliare, che conosce le sue esigenze come fosse la mamma. La soluzione dell’albergo proposta ai genitori sfollati avrebbe implicato la rinuncia all'assistenza di cui la bambina ha bisogno. Ecco il motivo della scelta di vivere in roulotte, nel comune di Montereale, non lontani da Colleposta e su un terreno di proprietà.
E così, entra in gioco 'La Via del Sale': "Siamo un gruppo di ragazzi originari e residenti nei Comuni limitrofi all'epicentro", spiega un'altra attivista; "il terremoto ci ha segnato in prima persona, l'abbiamo vissuto sulla nostra pelle: da lì, il desiderio di fare qualcosa per dare un senso a ciò che era successo". Ebbene, la onlus ha iniziato consegnando agli sfollati generi alimentari e vestiti, poi l'idea: raccogliere fondi per donare abitazioni in legno, semi-movibili, a persone che ne avessero bisogno. Ad oggi ne sono state consegnate 29, l'ultima a Illica: "abbiamo scelto la storia di Susanna e suo marito - hanno chiarito gli attivisti sul sito della onlus, raccontando della consegna - lavoratori costretti a fare avanti e indietro tutti i giorni dall’albergo che li ha ospitati fino ai loro posti di lavoro (rispettivamente Grisciano e Terracino). Ma non era questo a tenerli svegli la notte: pensavano ai loro figli di 10 e 19 anni, allo stress subito e all’impossibilità di farli tornare a scuola con i loro amici vivendo troppo lontano da quella che era la loro casa. Saremmo di parte, ma siamo convinti che i giovani siano i custodi del presente e le forze del futuro: se non aiutiamo questi ragazzi a credere ancora in qualcosa di buono, abbiamo fallito tutti".
Fino ad ora, "abbiamo aiutato 110 persone, e se mi trema la voce è perché non ci credo ancora", racconta commossa la volontaria de 'La via del Sale' ai giornalisti presenti a Montereale.
Il sogno di Aurora, però, era più complicato da realizzare: il terreno edificabile della famiglia non poteva essere raggiunto con un modulo prefabbricato; dunque, i ragazzi hanno deciso di costruire la casa da zero, in legno, con pezzi assembleati, e senza alcuna barriera architettonica. Hanno iniziato la raccolta fondi - sono arrivati a circa 90mila euro [in alto, il video per lanciare il crowfunding] - e, stamane, hanno consegnato finalmente le chiavi dell'abitazione alla famiglia della piccola.
"E' costata 1.315 euro a metro quadro - chiariscono i ragazzi della onlus - il 20% in meno delle case provvisorie costruite dallo Stato, e si tratta di un'abitazione definitiva". A dimostrare - sottolineano - "che si poteva fare meglio". E di più.