Sabato, 18 Novembre 2017 20:38

Conti, accertato il suicidio. Ha lasciato due lettere, si cerca la terza. Familiare esclude relazione con la tragedia di Rigopiano

di 

S'è ucciso con un colpo di pistola calibro 9 alla tempia destra, a poca distanza dall'auto con cui era arrivato alle pendici del 'caro' monte Morrone; oramai è certo che l'ex generale dei carabinieri forestali Guido Conti, trovato morto ieri sera a Sulmona, si sia suicidato

Come riporta l'Ansa, lo avrebbe accertato l'autopsia dell'anatomopatologo Ildo Polidori eseguita a Sulmona. Non ci sarebbero altri segni di violenza sul corpo. D'altra parte, erano tanti i particolari già raccolti dagli investigatori sul luogo della tragedia e dalle testimonianze rese da familiari e amici che non lasciavano molti dubbi sulla dinamica della morte; anche la decisione di oscurare il profilo social, a qualche ora dalla morte, pare un chiaro segnale premonitore. Tra l'altro, proprio sul profilo Facebook Conti aveva pubblicato una missiva, datata novembre 2016 e indirizzata all’ex premier Matteo Renzi, in cui il generale difendeva il Corpo forestale contro l’accorpamento nell’Arma deciso dal Governo. "Al sentire Ella decretare con animo lieto e assoluta misconoscenza, lo scioglimento di una istituzione benemerita bisecolare e carica solo di dignità, abnegazione ed efficienza, mio Padre è morto due volte. Ed insieme a lui decine di migliaia di uomini che nella nostra Missione, perche’ tale e’ lo spirito che ci anima, hanno creduto e credono. E questo non posso permetterlo. Senza battermi fino in fondo. Perche’ trionfino equilibrio e buon senso. Me lo chiedono la Sua memoria e la dignità di uomini e donne che hanno creduto e credono in quello che fanno. A volte fino al sacrificio della propria vita”, aveva scritto l'ex generale.

Al termine dell'esame peritale la salma è stata riconsegnata ai familiari per l'allestimento della camera ardente che è stata aperta nell'aula d'udienza al piano terra del Tribunale Peligno. I funerali si svolgeranno lunedì 20 novembre, alle 15, nella chiesa di Santa Maria della Tomba con avvio del corteo funebre da piazza Capograssi.

Guido Conti che, giusto mercoledì, pare si fosse licenziato dalla multinazionale del petrolio Total, dove ricopriva un importante incarico dirigenziale, è uscito di casa venerdì mattina, poco dopo le 9:30, dicendo alla moglie che sarebbe rientrato ad ora di pranzo. Salito sulla Smart utilizzata abitualmente dalle figlie, si è recato ad una tabaccheria in via De Nino, dove ha acquistato tre fogli e buste da lettera ed un francobollo, per poi risalire in macchina; dunque, ha scritto i suoi ultimi messaggi. Al momento, sono state trovate una lettera alla famiglia e un'altra alla sorella: mancherebbe la terza lettera, affrancata e spedita ad una destinazione per il momento sconosciuta. Conti poi è risalito in auto, dirigendosi sulla strada verso il Morrone. Scelta - di nuovo - nient'affatto casuale: il generale amava, infatti, fare lunghe passeggiate lungo la provinciale che da Sulmona sale versoPacentro, chiusa da due anni e mezzo in seguito ad una frana.

Percorsi cinque tornanti, Conti ha parcheggiato l’auto in una piazzola che costeggia la provinciale: è sceso e si è ucciso. Il caso ha voluto che a trovarlo fossero due carabinieri forestali che avevano lavorato con lui a Sulmona. Subito è scattato il protocollo previsto in questi casi: l’area è stata circoscritta e sul posto sono intervenuti i carabinieri; poco dopo è arrivato il sostituto procuratore Aura Scarsella. I rilievi sono continuati fino all’alba di questa mattina. L’auto è stata posta sotto sequestro, così come la pistola e le lettere indirizzate ai familiari.

A rendere ancora più tragica la fine dell'ufficiale, è proprio una delle lettere lasciate ai familiari, nella quale Conti racconta di non aver mai superato il dolore e il senso di angoscia per le vittime della tragedia di Rigopiano. Nella lettera, indirizzata "alla mia famiglia" e il cui contenuto è stato anticipato dall'AdnKronos, Guido Conti scrive tra l'altro: "Da quando è accaduta la tragedia di Rigopiano la mia vita è cambiata. Quelle vittime mi pesano come un macigno. Perché tra i tanti atti, ci sono anche prescrizioni a mia firma". Conti entra poi nel merito, specificando: "Non per l'albergo, di cui non so nulla, ma per l'edificazione del centro benessere, dove solo poi appresi non esserci state vittime. Ma ciò non leniva il mio dolore. Pur sapendo e realizzando che il mio scritto era ininfluente ai fini della pratica autorizzativa mi sono sempre posto la domanda: Potevo fare di più?". Conti conclude la lettera con espressioni di grandissimo affetto per la famiglia.

Tuttavia, un familiare - parlando all'Ansa - ha sottolineato di aver appreso "con immenso dolore come la morte del nostro congiunto sia stata messa in relazione alla tragedia di Rigopiano. Stupisce che questa correlazione sia stata da taluno ipotizzata in assenza di qualsiasi collegamento diretto e indiretto tra l'attività svolta da Guido e le vittime di Rigopiano. Tutto ciò aggiunge dolore al dolore. La pubblicazione del contenuto delle lettere - ha aggiunto il familiare - tuttora a noi sconosciuto, ci lascia profondamente amareggiati e aggiunge dolore al dramma che ci ha colpito".

Tanti i messaggi di cordoglio per la morte del generale che ha segnato, in questi anni, la storia d'Abruzzo.

 

Ultima modifica il Domenica, 19 Novembre 2017 19:28

Articoli correlati (da tag)

Chiudi