"Non si permetta Giorgia Meloni di usare L'Aquila per fare campagna elettorale al suo partito, sparando bordate cariche di approssimazioni e strumentali falsità. Le sue affermazioni sono sciacallaggio politico, alla pari di chi le asseconda: dire che all'Aquila non sono state assegnate case ai terremotati aquilani per darle agli stranieri significa sacrificare la dignità e l'onore della città per qualche voto in più a livello nazionale".
A dirlo è il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale Stefano Palumbo che risponde, così, al post pubblicato ieri dalla Presidente di Fratelli d'Italia, a L'Aquila per l'iniziativa 'Italiauna'. "Cronache di follia quotidiana da L’Aquila: il sindaco di Fratelli d’Italia Pierluigi Biondi appena insediato ha annullato un bando per l’assegnazione degli alloggi comunali varato dalla precedente amministrazione. Perché? Sui primi 50 alloggi, grazie ai criteri individuati dalla sinistra, 40 sarebbero andati agli stranieri. A L’Aquila, in una città terremotata! Addirittura si permetteva a questi stranieri di prendere la residenza dopo aver avuto la casa. Ma vi rendete conto? Fortunatamente è arrivata un’amministrazione seria e questa follia è stata bloccata. Le case andranno alle famiglie aquilane terremotate", aveva scritto Meloni.
Un post che lascia intendere come l'amministrazione uscente volesse assegnare gli alloggi agli stranieri e non alle famiglie terremotate; ovviamente, non è affatto così. Le abitazioni del progetto Case hanno accolto le famiglie aquilane sfollate, che ne avevano bisogno, e ancora accolgono chi non è rientrato a casa. Col procedere della ricostruzione, però, e con gli alloggi che andavano svuotandosi, l'amministrazione uscente ha istruito dei bandi per assegnarli a chi ne avesse bisogno per altri motivi, giovani coppie, famiglie con bambini, e così via. Fino all'ultimo, discusso, bando, così definito di 'housing sociale' e che l'assessore Francesco Bignotti ha dichiarato voler sospendere. Le graduatorie non sono state ancora pubblicate e, dunque, non è chiaro come faccia la Meloni a dire che, dei primi 50 alloggi, 40 andranno a stranieri; e comunque, non si sta certo negando il diritto all'abitare ai terremotati che, come detto, sono stati assistiti e, se fuori casa, continuano ad esserlo.
"Il Progetto Case è stato utilizzato dalla precedente amministrazione per dare ospitalità oltre che ai terremotati aquilani anche a quelli di Amatrice e dell'Alta Valle dell'Aterno, senza per questo dimenticare, mai, le tante fragilità sociali presenti in città", ha sottolineato Palumbo. "Il Partito Democratico dell’Aquila è orgoglioso di avere fatto parte dell’amministrazione che ha guidato la città nel momento tra i più difficili della sua storia, orgoglioso di essersi sempre battuto con concretezza e con i fatti, non con gli slogan, per gli aquilani, italiani, stranieri, indigeni o acquisiti che fossero. Lo abbiamo fatto senza mai perdere di vista, anzi, considerandola una priorità, la coesione sociale, assicurando e lavorando per il sostegno ai più deboli, con la ferma consapevolezza che una società e una comunità sono più forti se non si lascia indietro nessuno. È vergognoso - ha aggiunto il capogruppo dem - lasciare che le nostre vicende diventino benzina per la campagna elettorale nazionale, che i nostri drammi finiscano nel calderone della propaganda da quattro soldi. La propaganda non fa solo male a chi la subisce direttamente, fa male a tutti, perché una società divisa e cupamente concentrata sul conflitto non ha futuro. Chi ha l'onore di guidare la città lo tenga bene a mente".
Ad infuriarsi anche l'ex assessore all'assistenza alla popolazione, Fabio Pelini, che i bandi li ha 'scritti' e seguiti. "Giorgia Meloni, se hai un minimo di dignità e di decenza, confrontati con me pubblicamente dove e quando vuoi, in merito alle falsità che hai affermato nel post dove, come spesso ti accade, pieghi la realtà dei fatti alla tua ideologia impregnata di discriminazione e bassa demagogia, al solo fine di raccattare quattro voti", l'affondo.
Fratelli d'Italia: "Buonismo di facciata della sinistra"
"Il buonismo di facciata della sinistra sulla gestione del progetto Case ha stufato prima di tutto gli aquilani e quanti, italiani e non, sono rimasti in questa terra dopo il terremoto: per questo sono stati mandati a casa; il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Stefano Palumbo, se ne faccia una ragione e inizi a pensare ai bisogni reali dei cittadini".
A dichiararlo è il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, Michele Malafoglia. "Lo sciacallaggio è quello portato avanti dal Pd, persino in campagna elettorale, che sulle assegnazioni degli alloggi del progetto Case ha fatto clientela e creato discriminazioni – aggiunge Malafoglia - Il blocco del bando voluto da sindaco e assessore è stato visto e vissuto da chi vive la quotidianità delle new town come una liberazione da una situazione di degrado e ghettizzazione che il centrosinistra ha alimentato per anni nei complessi antisismici".