Venerdì, 24 Novembre 2017 17:41

Violenza di genere, Sclocco: "1.8 milioni per sensibilizzare il territorio"

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I dieci anni dalla Legge regionale sulla violenza di genere, la n.31 del 2006, sono stati l'occasione, questa mattina, a Pescara, per analizzarne punti di forza e aspetti critici. L'iniziativa è stata messa in campo anche per celebrare la ricorrenza della giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre.

A presiedere i lavori del tavolo tecnico, organismo programmato dal Comune di Pescara, capofila del Progetto "S.I.B.I.L.L.A Sistema di azioni integrate per il potenziamento dei Centri Antiviolenza in Abruzzo", è stata l'assessora alle Politiche sociali ed alle Pari opportunità, Marinella Sclocco, affiancata dalle assessore al Sociali dei Comuni di Pescara e Chieti, Antonella Allegrino e Emilia di Matteo.

Non a caso il progetto SIBILLA ha visto anche la partecipazione del Dipartimento per la Salute ed il Welfare della Regione, partner della governance, ed il coinvolgimento degli altri partner come i Comuni di Chieti, Vasto e L'Aquila ed i centri antiviolenza. Al centro de confronto odierno, quindi, il tema della violenza sulle donne e della sua comunicazione, oltre ad un approfondimento sul funzionamento della rete di protezione in Abruzzo. "E' un'esperienza nuova condividere questo percorso - ha esordito l'assessora Sclocco - insieme a chi si occupa di comunicare non solo quanto accade ma anche le attività che vengono poste in essere. Come comunicare - ha proseguito - non è affatto irrilevante poichè i contenuti si qualificano se c'è una relazione tra quanto viene scritto e gli obiettivi che ci si prefigge di raggiungere".

L'assessora Sclocco ha poi ricordato un'altra iniziativa presentata nei giorni scorsi che prevede lo stanziamanto di quasi 1 milione 800 mila euro, a valere sul Fondo Sociale Europeo, da destinare a progetti di sensibilizzazione del territorio sul tema della violenza di genere. Risorse che si aggiungeranno a quelle, statali e regionali, destinate al potenziamento delle strutture esistenti ed alla nascita di quelle nuove e delle case rifugio. "Gli episodi di violenza sulle donne con un epilogo tragico - ha spiegato la Sclocco - sono ancora troppi ma ce ne sono anche molti altri che, invece, hanno una evoluzione positiva. Questo vuol dire che c'è una rete che funziona e che continua a lavorare nonostante le tante difficoltà che si incontrano".

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