Venerdì, 01 Dicembre 2017 13:22

Pezzopane: ecco le norme per cratere 2009 e terremoto Centro Italia

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Una conferenza stampa per dare contezza del lavoro svolto sul decreto fiscale e sulla legge di bilancio, "strumenti importanti per ottenere i risultati attesi dai territori colpiti da calamità"; l'ha convocata stamane la senatrice del Partito Democratico Stefania Pezzopane per fare il punto sui risultati ottenuti per il cratere 2009 e per i comuni abruzzesi colpiti dai terremoti che si sono susseguiti dall'agosto 2016 al gennaio 2017. 

Con una notizia importante, annunciata, appunto, stamane: "in legge di bilancio, abbiamo garantito 1 milione di euro al Maxxi per il biennio 2018/2019", così che possa trovare sostenibilità il progetto di rendere Palazzo Ardinghelli sede distaccata del museo nazionale delle arti del XXI secolo. Fondi che si aggiungono al milione di euro già recuperato sul 2017, con la manovra d'assestamento.

"Sul cratere 2009 - ha spiegato Pezzopane - di concerto con la sottosegretaria Paola De Micheli e col tavolo istituzionale convocato in Regione dal vice presidente Giovanni Lolli, abbiamo lavorato, da una parte, alla riorganizzazione dell'apparato amministrativo e, dall'altra, ad alcune norme necessarie per affrontare questioni puntuali". E dunque, le proroghe al 2020 degli operatori della ricostruzione, i precari storici, gli assunti con concorsino e i co.co.co, "circa 200 persone che, finalmente, hanno un orizzonte d'impiego più ampio e, così, una maggiore tranquillità: inoltre, abbiamo costituito un tavolo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per definire, finalmente, una procedura di stabilizzazione dei precari".

Non solo, "stiamo lavorando alla definizione di sedi stabili per i lavoratori Ripam"; insomma, "col decreto fiscale abbiamo messo a punto una strategia che, fino ad oggi, non era mai stata definita e uniforme". Sui Ripam, la senatrice ha aggiunto che "la proroga al 2023 - era fissata al 2021 - servirà proprio a dare una prospettiva certa ai lavoratori, scongiurando il rischio della mobilità a ricostruzione conclusa".

Per i Comuni del cratere 2009, inoltre, "abbiamo ottenuto un canale autonomo d'ottenimento di ulteriori spazi finanziari".

Pezzopane si è concentrata anche sulle norme che, si spera, potranno velocizzare la ricostruzione delle scuole. "Lo scorso anno, nel decreto terremoto, inserimmo la norma semplificata per gli appalti d'edilizia scolastica, con la gara a 5 imprese se l'importo era sotto la soglia europea; proposi di estenderla anche al cratere 2009, ma l'Anac si mise di traverso considerato che non eravamo più in emergenza. Stavolta ce l'abbiamo fatta, a seguito di una lunga contrattazione con l'Autorità che ha portato alla definizione di un'anagrafe delle ditte, una white list cui attingere che darà maggiori certezze anche ai sindaci".

La senatrice dem ha inteso ribadire, poi, che verranno garantiti 10 milioni al Comune dell'Aquila e 2 milioni al cratere "a compensazione delle maggiori spese e delle minori entrate patite dagli Enti locali per gli effetti del terremoto", sottolineando, altresì, l'intervento in favore del GSSI: "già con legge precedente avevamo assicurato un finanziamento all'Istituto, ancora in fase sperimentale; ora, però, rispetto ai piani che prevedono il potenziamento della scuola superiore universitario, col coinvolgimento di straordinarie personalità della ricerca, quel finanziamento sarebbe stato insufficiente. Dunque, ho ritenuto di battermi per il conferimento di un ulteriore milione e mezzo, oltre i 3 già garantiti, così da mettere a disposizione dell'Istituto un budget adeguato a ciò che la struttura rappresenta per la città. Rammarica l'atteggiamento dei 5 Stelle che, in Commissione, mi hanno accusato di fare marchette al territorio pensando al GSSI come ad una scuola privata. Sarebbe bastato cercare su google per scoprire che si tratta, invece, di una scuola superiore universitaria pubblica".

Pezzopane ha svelato di essere al lavoro anche per mitigare gli effetti della norma voluta dalla sottosegretaria Paola De Micheli e che prevede la soppressione degli Utr dal maggio 2018. Una norma avversata dai sindaci del cratere, che la senatrice ritiene giusta "in una fase più avanzata della ricostruzione ma che, ora, potrebbe creare disorientamento"; l'obiettivo è trovare una soluzione nel passaggio del provvedimento alla Camera dei Deputati, con l'ipotesi di prorogare la decisione di qualche mese, almeno, alla fine del 2018". In ogni caso - ha tenuto a rassicurare Pezzopane - la governance dei sindaci non è in discussione".

Dal cratere 2009 al terremoto così definito del Centro Italia, vicenda complessa, coinvolgendo oltre 150 comuni in 4 regioni: "dall'agosto 2016, si sono susseguiti numerosi decreti, abbiamo cercato di assestare alcune norme, su altre bisognerà tornare, evidentemente", ha riconosciuto la senatrice dem. Tuttavia, "è stata definita la sospensione dei mutui - dei comuni e dei privati - sebbene non sia stato possibile prorogare la sospensione delle tasse, considerato che l'Italia, per la vicenda del cratere 2009, è in procedura d'infrazione europea. Piuttosto, si è trovato il modo per consentire a cittadini e imprese che, dal 16 dicembre, dovranno tornare a pagare le tasse, con l'obbligo di restituzione dei tributi non versati da maggio 2018, di accedere a mutui bancari a tasso zero per non dover sborsare d'un colpo il dovuto". Peccato che Bper e Bcc non abbiano aderito alla convenzione con l'Abi, decisione che sta creando problemi, in particolare, alle utenze dell'alto Aterno.

C'è poi una norma importante, e attesa dai sindaci, a definire le sovrapposizioni, su quei comuni, cioé, che rientrano nel vecchio e nuovo cratere; "un problema serio - l'ha definito Pezzopane - considerato che le normative sono assai diverse. Ebbene, definiamo come comportarsi in modo assolutamente dettagliato, stabilendo, tra l'altro, come si debba intervenire sul danno prevalente".

In sostanza, "ritengo si siano fatti passi avanti importanti - ha tenuto a ribadire - sia col dl Fiscale che con la legge di bilancio, che aspetta, come detto, il passaggio alla Camera e, lì, si potranno risolvere alcune questioni rimaste in sospeso, come la soppressione degli Utr, appunto"; la senatrice dem ha tenuto a specificare, poi, come sia stata l'unica parlamentare abruzzese che, al dl Fiscale, abbia istruito emendamenti a tutela del territorio, e pure sulle proposte di modifica della legge di bilancio "potete andarvi a vedere chi ci ha lavorato", la sferzata.

A margine della conferenza stampa, Pezzopane non ha mancato di rispondere ad alcune domande sulla vicenda spinosa della restituzione dei tributi non versati dalle imprese nei mesi che seguirono il terremoto del 6 aprile. "C'è una strategia già in atto, definita, e che non prevedeva la richiesta di sospensione della nomina del commissario", ha sottolineato la senatrice, in riferimento all'ordine del giorno approvato ieri, all'unanimità, dal Consiglio comunale dell'Aquila. "Il punto non è la nomina del commissario, che non si poteva più rinviare ed era divenuta un obbligo; piuttosto, col commissario dovremo lavorare, e dovremo incalzarlo, considerato che vestirà i panni del verificatore, che dovrà valutare, cioé, le spese che possono essere considerate fuori dall'aiuto di Stato. Detto questo, è chiaro che ci sono atti politici, di manifesto, che servono a forzare un poco la mano, come ha deciso di fare giustamente il Consiglio comunale, e atti concreti, invece, che le forze politiche dovranno mettere in campo per ridimensionare, ancor di più, la platea delle imprese chiamate a restituire i tributi non versati". In questo senso, "siamo al lavoro: lunedì, ho intenzione di parlare con Antonio Tajani e David Sassoli, che dovrebbero essere a L'Aquila per l'evento di Ipa Adriatic, così da mettere in campo una strategia unitaria, e ficcante, che punti al risultato e non a inutili sovrastrutture".

Un'ultima battuta Pezzopane l'ha concessa sulle elezioni politiche: "Sono intenzionata a ricandidarmi", ha tagliato corto, "non so ancora se alla Camera o al Senato: riuniremo per tempo gli organismi dirigenti e valuteremo, dipenderà da diversi incastri".

 

APPENDICE

 

CRATERE 2009: PROVVEDIMENTI INSERITI NEL DECRETO FISCALE 

COMMA 30 - PERSONALE ASSUNTO A TEMPO INDETERMINATO SU BASE CONCORSUALE

Propone di prorogare al 31 dicembre 2023 l’utilizzo del personale assunto dai Comuni del cratere su base concorsuale nei processi di ricostruzione.

COMMA 31 EDILIZIA SCOLASTICA – PROCEDURA NEGOZIATA

Prevede la possibilità di attuare gli interventi di riparazione e ricostruzione degli immobili adibiti ad uso scolastico ed universitario (entro il 31 dicembre 2019 fino ai limiti della soglia di rilievo europeo) applicando le procedure negoziate.

COMMA 32 – SOPPRESSIONE UTR (UFFICI TERRITORIALI PER LA RICOSTRUZIONE)

Prevede la soppressione degli UTR dal 1° maggio 2018; pertanto tutte le competenze vengono trasferite all’USRC ed il personale in servizio continua a svolgere le attività sotto la direzione ed il coordinamento del titolare dell’USRC (ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere).

COMMA 33- WHITE LIST

Prevede l’istituzione di una sezione speciale dell’Anagrafe antimafia degli esecutori tenuto dalla Struttura di missione presso il Ministero dell’Interno nella quale far confluire gli elenchi degli operatori di cui all’articolo 67-quater, comma 9, del decreto-legge n. 83 del 2012.

COMMA 34 – PRIORITÀ NELLA CONCESSIONE DI SPAZI FINANZIARI

Propone di estendere ai Comuni danneggiati dagli eventi sismici 2009 la priorità nella concessione di spazi finanziari.

COMMI 35, 36 E 37 PERSONALE ASSUNTO A TEMPO DETERMINATO SU BASE CONCORSUALE

Propone di prorogare i contratti del personale assunto dai comuni del cratere su base concorsuale assunto dagli uffici speciali per la ricostruzione, sino al 31 dicembre 2020.

COMMA 38 - PERSONALE ASSUNTO A TEMPO DETERMINATO SU BASE NORMATIVA EMERGENZIALE

Propone di prorogare i contratti del personale assunto dai comuni del cratere in base alla normativa emergenziale, sino al 31 dicembre 2020.

COMMI 39 E 40 – INTERVENTI CONNESSI E COMPLEMENTARI A QUELLI DI RICOSTRUZIONE

Attribuiscono ai Comuni del Cratere, diversi da L’Aquila, che hanno approvato il Piano di Ricostruzione, la facoltà di poter programmare interventi connessi e complementari a quelli di ricostruzione, aventi finalità di riqualificazione spazi pubblici e rete viaria; messa in sicurezza territorio e cavità danneggiate o rese instabili sisma nonché miglioramento dotazione reti infrastrutture di servizi.

COMMA 41 - ALLOGGI APPARTENENTI A SOCIETÀ COOPERATIVE A PROPRIETÀ INDIVISA

Prevede l’obbligo, per gli assegnatari di alloggi di società cooperativa a proprietà indivisa, adibiti ad abitazione principale alla data del sisma, che hanno già beneficiato del contributo di cui all’articolo 3 del decreto legge n. 39 del 2009, di cedere al Comune i diritti inerenti la partecipazione alla ricostruzione del complesso edilizio della cooperativa.

 

CRATERE 2009: MISURE PRESENTI NEL DDL BILANCIO

Art.60 – Contributo straordinario in favore del comune

È assegnato un contributo straordinario dell’importo complessivo di 10 mln a favore del comune dell’Aquila e di 2 mln di euro a favore degli altri comuni del cratere per: esigenze dell’Ufficio tecnico; esigenze del settore sociale e della scuola dell’obbligo ivi compresi gli asili nido; esigenze connesse alla viabilità; esigenze per il trasporto pubblico locale; ripristino e manutenzione del verde pubblico.

 

CENTRO ITALIA: PROVVEDIMENTI CONTENUTI NEL MAXIEMENDAMENTO AL DECRETO FISCALE

PROGETTAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE

Tutti gli oneri relativi agli incarichi di progettazione delle opere pubbliche post-sisma sono a carico della contabilità speciale, quindi del Commissario (e non delle stazioni appaltanti).

ISTRUTTORIA AI COMUNI E NON PIU’ AGLI USR

I Comuni hanno il compito di effettuare l’attività istruttoria e di procedere all’adozione dell’atto finale relativo al rilascio del titolo abilitativo edilizio. In questo modo, sono stati definitivamente chiariti i compiti di Comuni e degli Uffici speciali regionali per la ricostruzione. In funzione di semplificazione, è prevista la possibilità di istituire presso ciascun Ufficio speciale per la ricostruzione uno sportello unico per le attività produttive che, per tutti i Comuni coinvolte, espleta in modo unitario tutte le attività di competenza relative alla ricostruzione.

CONTRIBUTI ANCHE PER CHI HA COSTRUITO PRIMA DEL DL 189

Prevede l’erogazione di contributi anche con riguardo agli interventi, non abusivi, posti in essere con riguardo a immobili distrutti o danneggiati dall’evento sismico del 24 agosto 2016 nell’immediatezza dell’evento stesso e quindi anteriormente all’entrata in vigore del decreto legge n. 189/2016.

SCHEDE AEDES: BASTA LA CILA

Disciplina le procedure accelerate per l’immediata riparazione con rafforzamento locale degli edifici che hanno subito danno lievi e che non sono stati classificati agibili secondo la procedura AEDES. Il titolo abilitativo richiesto è la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA). Semplificazione perché in precedenza era richiesta in alcuni casi la SCIA che prevede un procedimento più complesso. Inoltre: 1) si prevede il prolungamento del termine per la presentazione delle AEDES relative ai lavori edilizi di riparazione o ripristino edifici con danni lievi dal 31 dicembre 2017 al 30 aprile 2018, con possibilità, mediante apposita ordinanza commissariale, di prevedere – per una sola volta e comunque non oltre la data del 31 luglio 2018 - un ulteriore differimento dello stesso; b) si conferma che l’inosservanza dei termini e delle modalità di presentazione della documentazione richiesta nelle ordinanze commissariali comporta l’inammissibilità della domanda di contributo; c) si stabilisce, nei soli casi di inosservanza dei termini previsti per la presentazione delle domande e della documentazione, anche la decadenza dal contributo di autonoma sistemazione eventualmente percepito. In tal modo, si ritiene che possano essere adeguatamente contrastate possibili condotte dilatorie nell’avvio e nella realizzazione dei lavori di immediata riparazione, originate dalla percezione da parte degli interessati del contributo di autonoma sistemazione.

PROROGA SCHEDE AEDES

Si prevede quale termine ultimo per la presentazione delle schede AeDES la data del 31 MARZO 2018, precisando che l’inosservanza di detto termine, nonché delle modalità di presentazione delle schede AeDES previste dalle ordinanze commissariali determini la cancellazione del professionista dall’elenco dell’art. 34 del decreto legge 17 ottobre 2016, n. 189, il mancato riconoscimento al professionista del compenso per l’attività svolta e l’inammissibilità della domanda di contributo previsto dall’articolo 8 del medesimo decreto legge.

CASETTE ABUSIVE (Salva Peppina)

Consente la regolarizzazione temporanea degli immobili realizzati in assenza di titolo abilitativo da coloro i quali, nell’immediatezza degli eventi sismici, si siano trovati nell’urgente necessità di reperire una soluzione abitativa per essere stata la loro abitazione dichiarata inagibile. In particolare, ci si riferisce alle situazioni di chi abbia realizzato in proprio edifici provvisori su aree in sua proprietà, per i quali in assenza di specifiche disposizioni dovrebbero applicarsi le sanzioni previste dal T.U. dell’edilizia per l’esecuzione abusiva di opere edili. Al riguardo, esclusa ogni ipotesi di sanatoria di interventi abusivi, si è optato per una soluzione incentrata sulla possibilità per gli interessati di avvalersi degli strumenti ordinari, e specificamente della comunicazione di avvio lavori relativa ai manufatti temporanei, purché ne sussistano i presupposti di legge e ricorrano ulteriori condizioni, quali l’edificabilità dell’area su cui è stato realizzato il nuovo immobile, salvo che si tratti di opera manifestamente precaria e agevolmente amovibile, l’oggettiva indisponibilità di altra abitazione per il richiedente nel medesimo Comune, la non eccedenza della volumetria realizzata rispetto a quella dell’edificio distrutto o danneggiato dal sisma etc. L’unica deroga espressa riguarda i pareri paesaggistici e ambientali, che in queste ipotesi potranno essere rilasciati ex post anche al di fuori delle ipotesi previste dalla normativa ordinaria, sempre a condizione che quanto realizzato superi il giudizio di compatibilità paesaggistica e ambientale (diversamente, resta ferma l’applicazione delle sanzioni previste dalla vigente normativa). Il meccanismo in esame è soggetto a limiti anche sul piano temporale, sotto un duplice profilo: a) può riguardare soltanto gli immobili realizzati all’indomani degli eventi sismici per sopperire a urgenti esigenze abitative, presumendosi tali soltanto gli edifici realizzati nei territori del c.d. cratere nel periodo compreso tra il 24 agosto 2016 ed il 24 agosto 2017; b) è operativo soltanto a condizione che le comunicazioni siano presentate entro un termine perentorio (individuato, allo stato, nel 31 gennaio 2018) scaduto il quale gli interessati perderanno la possibilità di regolarizzare quanto abusivamente realizzato. Quanto al rapporto tra il presente meccanismo di regolarizzazione e i contributi concedibili per la ricostruzione degli edifici originari, laddove l’interessato si sia avvalso della comunicazione di cui all’art. 6, comma 1, lettera e-bis), T.U. edilizia, egli sarà tenuto a rimuovere a proprie spese l’edificio abusivamente realizzato all’esito della concessione del contributo richiesto e dell’ultimazione dei lavori, ovvero, se antecedente, del conseguimento di una Soluzione abitativa in emergenza (pertanto, la temporaneità del manufatto potrà estendersi oltre il termine massimo di novanta giorni stabilito dalla norma generale del T.U., e al massimo fino alla conclusione dei lavori di ricostruzione dell’abitazione originaria). L’inosservanza dell’obbligo di rimozione comporta l’applicazione delle sanzioni previsti per la realizzazione di costruzioni in assenza del necessario titolo abilitativo. Resta fermo che la comunicazione, una volta presentata, determinerà il venir meno del diritto dell’interessato al contributo per l’autonoma sistemazione: la previsione è legata al fatto che – come è noto – la presentazione della domanda di regolarizzazione dell’abuso comporta la perdita di efficacia di tutti i provvedimenti sanzionatori eventualmente emessi nei confronti dell’immobile abusivo, di modo che l’istante può tranquillamente utilizzare l’immobile quanto meno in via provvisoria (salvo che lo stesso non sia ancora ultimato o risulti comunque non ancora abitabile). Va da sé che, in caso di esito negativo della procedura di regolarizzazione, l’interessato tornerà a poter fruire del C.A.S. qualora non abbia nel frattempo trovato altra soluzione abitativa.

PER COLORO CHE HANNO GIA’ FRUITO DI CONTRIBUTI NEL 2009 (ABRUZZO)

Mira a rendere più rapida e agevole la definizione delle pratiche di contributo per la ricostruzione degli edifici siti nei Comuni della Regione Abruzzo, già interessati dal sisma del 2009 e che abbiano subito danni ulteriori per effetto degli eventi sismici del 2016-2017. L’intervento si è reso necessario in quanto l’attuale meccanismo incentrato sul dato discriminante dell’avere o non avere i detti edifici già fruito di contributi per la ricostruzione 2009 al momento dei nuovi eventi sismici, cui è stata data concreta attuazione con l’art. 20 dell’ordinanza commissariale n. 19 del 7 aprile 2017, si è rivelato complesso e foriero di difficoltà applicative. Pertanto, si è optato per una soluzione incentrata alla concentrazione presso un’unica sede, per quanto possibile, delle procedure di contributo per la ricostruzione degli edifici in questione, stabilendo che queste debbano svolgersi e definirsi integralmente, a seconda dei casi, o con le procedure previste per la ricostruzione successiva al sisma del 2009 (decreto legge 28 aprile 2009, n. 39) o con quelle disciplinate dal decreto n. 189 del 2016 e dalle ordinanze attuative. Il discrimine è individuato attraverso il criterio della c.d. prevalenza, ossia del rapporto tra il danno pregresso, causato dal sisma del 2009, ed i nuovi danni cagionati dagli eventi più recenti: laddove i nuovi danni siano di entità inferiore a quelli pregressi, la procedura si svolgerà anche per il contributo aggiuntivo sulla base delle norme del 2009; qualora, al contrario, i nuovi danni abbiano prevalenza su quelli precedenti, tendenzialmente l’intera procedura di ricostruzione si svolgerà applicando la normativa del 2016. L’unico temperamento a questa semplice soluzione è previsto dal comma 1 con riguardo all’ipotesi in cui un immobile, già danneggiato dal sisma del 2009 e ulteriormente lesionato per effetto degli eventi del 2016-2017, sia stato già ammesso a contributo per i danni più risalenti ed i lavori per il ripristino dell’agibilità sismica non siano stati ultimati alla data di entrata in vigore della nuova disposizione. In questo caso, è previsto che il contributo per i danni ulteriori, quale che ne sia l’entità, sia liquidato comunque in applicazione della normativa del 2009, inserendosi dunque la nuova domanda di finanziamento nell’iter procedimentale già avviato presso gli Uffici speciali istituiti ai sensi dell’art. 67-ter del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, al fine di gestire le procedure di ricostruzione in Abruzzo dopo la cessazione dello stato di emergenza.

EDIFICI PRIVATI SEPPUR AD USO COLLETTIVO PUBBLICO SEGUONO PROCEDURA PRIVATA

Contiene alcune modifiche alla disciplina degli interventi di ricostruzione pubblica contenuta nell’articolo 14 del decreto legge n. 189 del 2016. In primo luogo, viene prevista l’espunzione dall’ambito di applicazione della disciplina della c.d. ricostruzione pubblica degli interventi relativi a: immobili adibiti ad uso scolastico o educativo per la prima infanzia paritari, strutture sanitarie e socio sanitarie non di proprietà pubblica, immobili di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, formalmente dichiarati di interesse storico-artistico ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e non utilizzati per le esigenze di culto, nonché degli edifici privati ad uso pubblico.

SEGUONO DISCIPLINA RICOSTRUZIONE PRIVATA. È PIÙ VELOCE E DIMINUISCE IL LAVORO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE. MOLTIPLICAZIONE DELLE STAZIONI APPALTANTI

Prevede l’incremento del numero dei soggetti attuatori (c.d. stazioni appaltanti), quale strumento per velocizzare il processo di ricostruzione. In particolare, si stabilisce che le Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, possano svolgere le funzioni di soggetti attuatori direttamente e non più esclusivamente tramite gli Uffici Speciali per la Ricostruzione. Inoltre, in considerazione dell’esistenza nei territori delle quattro Regioni interessati di numerosi immobili di proprietà demaniale statale danneggiati dagli eventi sismici, si è ritenuto opportuno estendere la funzione di stazione appaltante anche all’Agenzia del Demanio. Ancora, sono individuati quali soggetti attuatori le Diocesi per gli interventi sugli edifici in loro proprietà soggetti alla disciplina della ricostruzione pubblica a norma del precedente articolo 14, siano essi o meno sottoposti a vincolo storico-artistico entro il limite di rilevanza europea di cui all’articolo 35 del decreto legislativo n. 50 del 2016. Oltre il limite in parola, la funzione di soggetto attuatore viene svolta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Infine, viene previsto, sempre nella prospettiva di ridurre i tempi di realizzazione degli interventi, che i Presidenti delle Regioni, in qualità di vicecommissari, possano delegare, anche in deroga alle previsioni di cui all’art. 38 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, ai Comuni o ad altri enti locali, tramite apposito provvedimento, lo svolgimento di tutte le attività necessarie alla realizzazione degli interventi previsti dalla lettera a) del primo comma del medesimo articolo 15.

PIU’ CENTRALI DI COMMITTENZA

Prevede l’incremento del numero delle centrali di committenza, quale strumento per velocizzare il processo di ricostruzione. In particolare, viene previsto che le Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, nonché i Comuni, le unioni di Comuni, le comunità montane e le Provincie interessate possano avvalersi, oltreché dell’Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.A., anche dei soggetti aggregatori regionali.

SOSPENSIONE PAGAMENTI

Prevede: - differimento al 31 dicembre 2018 del termine di sospensione dei pagamenti per le sole attività economiche e per i soggetti privati per i mutui relativi alla prima casa di abitazione, inagibile o distrutta; - differimento al 31 dicembre 2020 del termine di sospensione dei pagamenti per le sole attività economiche e per i soggetti privati per i mutui relativi alla prima casa di abitazione, inagibile o distrutta, localizzate in una “zona rossa” istituita con apposita ordinanza sindacale, nel periodo compreso tra il 24 agosto 2016 e la data di entrata in vigore della presente disposizione. MUTUI Prevede la possibilità per i beneficiari dei mutui e dei finanziamenti di optare per la sospensione del pagamento dell’intero importo delle rate in scadenza ovvero della sola sorte capitale. Ove non venga esercitata l’opzione, la sospensione riguarda l’intero importo delle rate in scadenza, rispettivamente, entro il 31 dicembre 2018 ed entro il 31 dicembre 2020, per gli immobili localizzati in una “zona rossa” istituita con apposita ordinanza sindacale, nel periodo compreso tra il 24 agosto 2016 e la data di entrata in vigore della presente disposizione. Inoltre, viene stabilito che entro il termine del 30 giugno 2018, il Commissario straordinario del governo e l’Associazione Bancaria Italiana provvedano alla sottoscrizione di un accordo per la ridefinizione dei piani di ammortamento dei mutui e dei finanziamenti sospesi.

BOLLETTE

Interviene sulla sospensione dei pagamenti delle fatture relative ai servizi di erogazione di energia elettrice, acqua e gas, che le aziende fornitrici hanno disposto con propri provvedimenti per un periodo limitato. In particolare, è stabilito che la detta sospensione sia differita fino al 31 dicembre 2018 per coloro i quali dichiarino con apposita autocertificazione l'inagibilità del fabbricato, casa di abitazione, studio professionale o azienda. Poiché alcuni dei periodi di sospensione sono già scaduti (ciò vale, in particolare, per i soggetti che ne hanno fruito in quanto danneggiati dal primo evento sismico del 24 agosto 2016), è stabilito che sono fatti salvi i pagamenti eventualmente eseguiti da chi, a seguito della cessazione dell’originaria sospensione, si sia attivato spontaneamente o a seguito di sollecitazione per saldare quanto dovuto.

BOLLETTE 2

Stabilisce che gli enti erogatori provvedano con propri provvedimenti a rateizzare i pagamenti, che dovranno essere eseguiti al termine della sospensione, per un periodo non inferiore a 36 mesi, stabilendo anche agevolazioni tariffarie per le utenze site nei Comuni colpiti dal sisma.

ATTIVITA’ DI RICOSSIONE

Si prevede che l’attività di riscossione dei tributi, oggetto di sospensione ai sensi del decreto legge n. 189 del 2016, venga ripresa a far data dall’1.6.2018.

TUTELA DEI TITOLORI DI DIRITTI REALI DI GODIMENTO DIVERSI DAGLI USUFRUTTUARI

Si prevede l’inserimento tra i beneficiari dei contributi i titolari dei diritti reali di godimento. Obbiettivo: legittimare alla richiesta di contributo i soggetti che effettivamente a seguito degli eventi sismici abbiano perso la disponibilità giuridica dell’edificio in cui abitavano ovvero esercitavano un’attività produttiva.

 

LEGGE DI STABILITA’: PROROGA MUTUI COMUNI

Si prevede, anche per le rate dei mutui concessi ai Comuni colpiti dal sisma 2016 in scadenza nell’anno 2018, il differimento all’anno immediatamente successivo alla scadenza del periodo di ammortamento.

RIPRESA DEL PAGAMENTO DEI TRIBUTI SOSPESI

Si proroga dal 16 febbraio 2018 al 31 maggio 2018 il termine a decorrere dal quale, senza applicazione di sanzioni e interessi, i soggetti diversi da imprenditori, lavoratori autonomi e agricoltori (per i quali rimane fermo il termine del 16 dicembre 2017 per la ripresa della riscossione dei tributi non versati per effetto delle sospensioni e la possibilità di avvalersi del finanziamento agevolato previsto dall’art. 11, co. 3, del decreto legge n. 8 del 2017) potranno versare le somme oggetto di sospensione, senza applicazione di sanzioni e interessi, mediante rateizzazione fino a un massimo di 24 rate mensili (in luogo delle precedenti 9 rate) di pari importo

Ultima modifica il Sabato, 02 Dicembre 2017 12:28

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