"Di fatto, la Giunta regionale d’Abruzzo, guidata dal presidente Luciano D’Alfonso, vice commissario delegato per il sisma che ha colpito il Centro Italia nel periodo 2016-2017, ha commissariato il Comune di Campotosto".
A denunciarlo, i consiglieri di minoranza Erminia Alimonti, Giovanna De Angelis e Antonio Di Carlantonio, ad un anno dal terremoto che ha sconvolto il Comune dell'aquilano. Il riferimento è alla "delibera di Giunta regionale numero 2, con oggetto ‘Atto di indirizzo per l’adozione di misure di sostegno del comune di Campotosto per la facilitazione realizzativa della gestione post sisma 2017’", che dispone il supporto all'Ente di tre funzionari regionali, guidati dalla dirigente Eliana Marcantonio, per l’espletamento delle attività giuridico-amministrative del Comune relativamente alle procedure della ricostruzione.
Nei fatti, la delibera - non supportata da alcuna richiesta specifica da parte del sindaco del Comune di Campotosto, ma solo a seguito di incontri informativi svoltisi nella sede della Regione Abruzzo, presenti anche i consiglieri comunali di minoranza - sancisce "la totale incapacità di amministrare il Comune di Campotosto da parte del sindaco, Luigi Cannavicci, e della sua amministrazione”. Infatti, "con l’emanazione del provvedimento il governatore ha deliberato l’individuazione della dott.ssa Lucia Pandolfi, ex sindaco di Montereale ed ex consigliere provinciale Idv, non dipendente regionale, ma diretta collaboratrice del presidente, quale tutore del sindaco di Campotosto; la dott.ssa Eliana Marcantonio, dirigente regionale, e il dott. Giuseppe Spedicato, dipendente regionale, figure necessarie per lo svolgimento delle attività del sindaco".
Considerato che, a parere dei consiglieri comunali di opposizione, "non può in alcun caso il presidente della Regione, in tale veste, adottare una delibera di Giunta per inviare dei dipendenti regionali e non a svolgere funzioni giuridiche amministrative al Comune", pure avesse voluto, come da atto di indirizzo, facilitare la realizzazione della gestione sisma 2017 in qualità di vice commissario, "avrebbe dovuto utilizzare personale a disposizione dell’ufficio ricostruzione diretto dall’ing. Marcello D’Alberto", sottolineano i consiglieri di minoranza.
Che aggiungono: "Ravvisato che in organico, il Comune ha a disposizione 3 ingegneri, anche se part-time, per l’ufficio sisma - un responsabile ufficio Tecnico, un responsabile ufficio Ragioneria, un responsabile ufficio Anagrafe/vigili urbani - e in ultimo, ma non per importanza, 3 operai, nasce spontanea la domanda: quali sarebbero le difficoltà che trova l’amministrazione Cannavicci nell’attuare la gestione del sisma, considerato anche che il presidente-vice commissario ha postato sulla sua pagina Facebook di aver prestato soccorso istituzionale al Comune di Campotosto che si trova in difficoltà per l’esiguità nelle risorse umane e la complessità della procedure?".
L'incapacità dell'amministrazione comunale - insistono - è confermata anche dalla mancata approvazione del bilancio di previsione 2017: "doveva essere approvato entro luglio 2017, prorogato per il sisma al 31 dicembre 2017, termine ultimo e perentorio; ancora oggi non viene approvato, nonostante i consiglieri di minoranza abbiano segnalato al Prefetto dell’aquila, con nota del 27 dicembre 2017, gravi irregolarità amministrative per la mancata adozione del provvedimento contabile, in violazione dell’articolo 141 comma 2 del decreto 267/2000 il quale prevede lo scioglimento del Consiglio comunale quando non si sia approvato nei termini il bilancio".
Alla luce di queste contestazioni, "l’intera comunità di Campotosto è in attesa che tutti gli enti preposti adottino i provvedimenti necessari per restituire alla legalità il Comune e i suoi cittadini, colpiti ben 3 volte da eventi calamitosi, sisma 2009, sisma 2016-2017 e amministrazione Cannavicci".
Febbo: "Approvata una delibera illegittima e insensata"
"Siamo al paradosso, adesso la Giunta Regionale arriva a Commissariare il Comune di Camposto, con un iter da 'soccorso rosso'. La DGR n2 dell'11 gennaio la ritengo illegittima, oltremodo insensata, e addirittura imbarazzante nei contenuti e nelle motivazioni".
Questa la denuncia sollevata dal Presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo. "Siamo di fronte all'ennesimo sacco vuoto e riempito per l'occasione solo di chiacchiere", spiega Febbo. "Attraverso l'atto approvato a favore del Comune di Campotosto si annullano, di fatto, le attività e l'autonomia del Sindaco, in merito a problematiche di bilancio e della ricostruzione post terremoto, per essere supportate da due dipendenti regionali che non possono in alcuna maniera invece sostituire, affiancare o sostituire l'attività amministrativa comunale. Siamo proprio al paradosso".
Senza convenzione, senza un accordo di funzioni e quadro economico vengono scelti due dipendenti regionali attraverso la citata DGR per supportare delle specifiche attività che per diritto e costituzione spettano ai dipendenti comunali e all'azione politica ed amministrativa del Sindaco. "Per l'ennesima volta – aggiunge Febbo – abbiamo contezza delle scatole vuote e 'illegittime' approvate dal Presidente D'Alfonso invece di risolvere concretamente i veri problemi della gestione post sisma più volte denunciate da tutti i Sindaci del cratere. Il Presidente D'Alfonso che tanto vanta influenza ed entrature nei confronti del Governo Nazionale PD farebbe molto meglio ad intervenire per chiedere norme più snelle e meno burocratizzazione per gli interventi post sisma e magari anche supporti tecnici a carico della Protezione Civile, oggi smantellata dai Governi Renzi-Gentiloni. Pertanto – conclude Febbo – nei prossimi giorni convocherò in commissione vigilanza sia il Sindaco di Capotosto per capire le reali esigenze amministrative sia i due dipendenti regionali individuati dal Presidente D'Alfonso per conoscere la natura legislativa e i ruoli, tempi e modalità del servizio da svolgere all'interno dell'amministrazione comunale".