E’ stato inaugurato all’Aquila il primo centro di innovazione e ricerca sul 5G italiano della ZTE, il colosso delle telecomunicazioni cinese.
L’hub tecnologico si trova all’interno del Tecnopolo d’Abruzzo (ex Italtel), in uno spazio di circa mille metri quadri.
Dopo il taglio del nastro, al quale hanno preso parte il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, il vice presidente della Regione Abruzzo Gianni Lolli, l’amministratore delegato dell’azienda Hu Kun e l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta – l’ingegner Antonio Autolitano, chief marketing officer di ZTE Italia, ha “acceso” il primo segnale 5G in Italia, che ha "viaggiato" a una velocità di 2,3 Gbit al secondo.
All'inaugurazione erano presenti anche l'ex sindaco dell'Aquila Massimo Cialente (al quale Biondi ha dato un pezzetto del nastro tagliato in segno di riconoscimento del lavoro svolto dalla precedente amministrazione) e, in rappresentanza dell'Università dell'Aquila, il professor Fabio Graziosi, del Dipartimento di Ingegneria e scienze dell'informazione e matematica (Disim).
"Questa giornata rappresenta un momento molto importante per le relazioni bilaterali fra Cina-Italia che negli ultimi anni hanno conosciuto un rapido sviluppo" ha dichiarato Xu Xiaofeng, consigliere economico dell'ambasciata cinese. "Gli investimenti cinesi in Italia sono cresciuti: parliamo di 12 miliardi di dollari. In questa relazione bilaterale la collaborazione tecnico-scientifica rappresenta un punto fondamentale. La nascita del centro innovativo 5G, avvenuta grazie a ZTE, è un importante esempio di collaborazione e sottolinea come il governo italiano sia molto attento allo sviluppo tecnologico 5G. L'Italia è il primo paese che ha dato la frequenza rendendo possibile il 5G".
"Il futuro del 5G è tangibile e parte da oggi: il centro che inauguriamo a L'Aquila è simbolo dello sviluppo tecnologico e della ricerca scientifica" ha affermato Hu Kun "In questo tecnopolo noi diamo il via al segnale 5G che darà nuova vita a questa struttura. Abbiamo scelto L'Aquila perché questo territorio, duramente colpito, diventi simbolo di rinascita e di nuova vita. Con UnivAq lavoriamo per sviluppare nuove connessioni che cambiano vita a tutti noi. Il 5G permetterà di fare un enorme balzo in avanti. L'Italia è per noi un Paese strategico, perché il governo sta spingendo verso ricerca e innovazione e perché il mercato si aspetta molto dalle nuove tecnologie. Zte investe continuamente sulle nuove tecnologie e questo permetterà di dare opportunità commerciali e di contribuire alla strategie del paese".
Cosa farà il centro di ricerca
Il centro di ricerca e innovazione ZTE si occuperà, nella fase iniziale, di soluzioni pre-5G, 5G, NB-IoT (Narrowband Internet of Things), Smart City, supporto alla mobilità (V2X). Successivamente, in una seconda fase, porrà l’attenzione sulle evoluzioni dello scenario mondiale delle telecomunicazioni fisse e mobile oltre il 5G (Beyond - B5G).
"Noi siamo un fornitore tecnologico" spiega l'ingegner Autolitano "forniamo la rete intera: core network, rete di trasporto, rete di accesso radio e primi terminali prototipali, fino a che quelli commerciali non saranno disponibili".
A supportare ZTE nella ricerca, dal punto di vista concettuale e di skills, sarà l'Università dell'Aquila. ZTE, a sua volta, sosterrà programmi di alta formazione dell’ateneo (master e dottorati di ricerca su temi coerenti con le proprie finalità), che serviranno all'azienda a individuare professionalità da coinvolgere nelle attività del centro.
Ma ad affiancare ZTE non ci sarà solo l'università. Autolitano parla di un "ecosistema" di cui faranno parte anche partner privati che hanno partecipato al progetto del Mise sul 5G e vogliono sperimentare nuovi servizi basati su questa nuova tecnologia.
La sperimentazione sul 5G
L'Aquila è una delle cinque città italiane (le altre sono Milano, Prato, Bari e Matera) scelte dal ministero dello Sviluppo economico per il maxi progetto di sviluppo del 5G, la nuova rete ultraveloce che promette di rivoluzionare le modalità di comunicazione delle persone, delle persone con gli oggetti e, soprattutto, degli oggetti fra loro, dando corpo al cosiddetto Internet of things, l’internet delle cose.
Si chiama 5G perché è la quinta generazione di tecnologia progettata per la connessione mobile. In questo senso, il 5G rappresenta l’evoluzione del 4G che a sua volta aveva sostituito il 3G e così via.
Ad aggiudicarsi il bando indetto dal Mise sono state Open Fiber, società compartecipata da Enel e Cassa depositi e prestiti, e Wind Tre. Entrambe lavoreranno in partnership con altri soggetti, privati e pubblici.
All'Aquila il soggetto leader della sperimentazione sarà Wind Tre. ZTE sarà uno dei principali partner coinvolti, insieme a Univaq, Università di Firenze e Università di Bologna, Cellnex, Crf e Istituto poligrafico dello Stato. del progetto faranno parte anche GSSI e Qualcomm.
Quella che verrà lanciata all'Aquila è una sperimentazione pre-commerciale e riguarderà la porzione di spettro 3.7-3.8 GHz. La durata del progetto è quadriennale: la sperimentazione terminerà nel 2021.
La tecnologia 5G è progettata per sfruttare le onde millimetriche, onde radio di frequenza altissima, compresa fra i 30 e i 300 gigahertz. Per dare una dimensione, attualmente la rete 4G viaggia in Italia su una frequenza massima di 2.600 megahertz. Questo dovrebbe permettere alla rete 5G di evitare interferenze e ritardi di trasmissione, garantendo maggiore velocità e affidabilità nello scambio di dati.
Il 5G dovrebbe anzitutto consentire di trasmettere dati a una velocità da 100 a 1000 volte superiore a quella supportata dal 4G. Al massimo del suo funzionamento dovrebbe consentire di raggiungere una velocità di download di 100 megabyte per secondo: per scaricare un film di due ore, il 5G impiegherebbe solo 12 secondi. Anche ammettendo che la massima performance sia raggiungibile soltanto nei test, la nuova tecnologia di connettività consentirà un notevole risparmio di tempo e un’accelerazione vertiginosa delle operazioni che svolgiamo con smartphone e tablet.
In contemporanea alla sperimentazione sul 5G, all'Aquila partirà anche la posa della fibra ottica su tutto il territorio comunale, un'opera portata avanti da Open Fiber. Entro il 2020 L'Aquila sarà una città completamente cablata.
Principali ambiti di sperimentazione del 5G
Vediamo quali saranno i principali ambiti di sperimentazione del 5G all’Aquila.
Monitoraggio strutturale di edifici ed infrastrutture
Una delle applicazioni più importanti, data la sismicità del territorio, riguarderà la costituzione di sistema di rilevazione e monitoraggio dei danni e dei movimenti delle costruzioni attraverso una rete di sensori e droni. Si potrà controllare, in tempo reale, lo “stato di salute” delle costruzioni e pianificare così interventi preventivi e tempestivi, per una maggiore sicurezza dei cittadini e minori costi di realizzazione e manutenzione.
Agricoltura
Sono previste soluzioni innovative anche nel settore agro-alimentare - in particolare nell’agricoltura di precisione e nella tracciabilità della filiera - realizzate mediante l’applicazione di tecnologie di blockchain, sistemi di certificazione e l’impiego di droni. Sarà più facile e imediato, in questo modo, valorizzare il made in Italy e garantire la qualità e l’autenticità dei prodotti e della produzione.
E-Health, dispositivi per il supporto medico
Uno degli ambiti di sperimentazione più interessanti del 5G è sicuramente quello della salute e delle cure. Grazie al 5G sarà possibile avere un sistema integrato di telemedicina per consulti medici a distanza, mediante smart glasses, e un monitoraggio remoto di pazienti e soggetti fragili, mediante dispositivi medici. Sarà possibile effettuare anche la consegna dei farmaci con dei droni. Tutto ciò potrà portare a interventi più efficaci e tempestivi, alla riduzione dei costi del sistema sanitario, a cure più accessibili e a una maggiore soddisfazione dei pazienti, che potranno essere curati da casa.
Smart Security per la Smart City
La sperimentazione sull’Aquila prevede soluzioni di law enforcement per la polizia e la vigilanza privata mediante l’impiego di smart glasses in dotazione agli agenti in strada e di droni equipaggiati con telecamere ad alta risoluzione per riprese dall’alto, in connessione diretta con la centrale operativa. L’obiettivo è quello di garantire maggiore sicurezza ai cittadini mediante una gestione coordinata e collaborativa degli agenti e interventi preventivi e tempestivi.
Viabilità evoluta
Infine, il 5G offrirà nuove opportunità e soluzioni avanzate nel campo della viabilità evoluta, con veicoli connessi alla rete in grado di interagire con altri veicoli e con l’infrastruttura, e nella gestione di flotte di mezzi (per esempio di soccorso, emergenza, trasporti speciali di sostanze pericolose) nelle situazioni di emergenza e di operatività quotidiana. Anche in questo caso, i risultati attesi sono una gestione efficace, efficiente e sicura delle flotte; la sicurezza di veicoli, conducenti e persone; la riduzione del traffico stradale e dell’inquinamento.