Mercoledì, 07 Marzo 2018 13:17

"Ostaggi in casa propria": la denuncia di una cittadina dopo l'ennesimo incidente su viale della Croce rossa

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Sono Giuliana Vespa, abito in Viale della Croce Rossa 143 di fronte il distributore Eni.

Lunedì 5 marzo mia nipote, una ragazza di 24 anni, è stata investita mentre cercava di tornare a casa sulle ormai invisibili strisce pedonali di Viale della Croce Rossa 143. Complice la pioggia e l’illuminazione inesistente un signore anziano purtroppo l’ha presa in pieno. Anche mia figlia qualche anno fa è stata investita sempre su quelle inesistenti strisce pedonali mentre tornava a casa.

Purtroppo lunedì il dramma.

Sì perché - come riportato anche dalla stampa - il signore che ha investito mia nipote, dopo aver assistito alle operazioni di soccorso dell’investita e mentre l’ambulanza la portava in ospedale si è accasciato ed è morto. Un uomo perbene che sicuramente non ha retto alla angoscia di aver potuto fare del male ad una ragazza. Ma è veramente lui che doveva sentirsi così angosciato tanto da morire sul ciglio di una maledetta strada? E’ veramente sua la responsabilità?

La responsabilità non è Sua caro Signore, la responsabilità è di chi da anni ha lasciato la strada principale della città allo sbando!

La responsabilità è di una illuminazione inesistente, di strisce pedonali inesistenti, di totale assenza di educazione civica dei miei concittadini che percorrono Viale della Croce Rossa a velocità sostenuta lasciando chi, come me, deve attraversare per rientrare in casa propria, ferma sul ciglio della strada senza mai fermarsi per permettere di attraversare la strada. E non importa se hai un figlio in braccio, se sei carica di spesa o piove o nevica. La responsabilità è di anni di mala amministrazione, di miopia civica, di scelleratezza gestionale! Per noi residenti, forse pochi per meritare attenzione, ogni giorno è una roulette russa per poter uscire di casa. Chi con educazione si ferma per farti attraversare viene regolarmente tamponato da chi arriva a velocità talmente sostenuta da non fare in tempo a frenare!

Quanti altri figli stesi per terra devo ancora vedere? Quante volte ancora devo ringraziare Dio che me li restituisce vivi? Dopo questo ennesimo dramma mi aspetto che a brevissimo per la nuova amministrazione diventi prioritario trovare la giusta soluzione, per permettere a noi residenti di poter uscire e rientrare in casa senza rischiare di morire!

Giuliana Vespa. Una cittadina aquilana

Ultima modifica il Mercoledì, 07 Marzo 2018 13:25

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