Nella mattinata di ieri, personale della Squadra Mobile, sezione contrasto al crimine diffuso, ha arrestato, d’intesa con il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di L’Aquila, dott. Roberto Polella, due diciasettenni di nazionalità albanese, autori di un’estorsione ai danni di un loro coetaneo, ed uno di essi anche per detenzione di sostanza stupefacente.
Le indagini sono state avviate a seguito della segnalazione fatta dalla madre della vittima, fortemente preoccupata per ciò che stava accadendo al figlio. In particolare, la donna, accortasi di un insolito nervosismo e dei repentini cambiamenti di umore del proprio figlio, ha ritenuto opportuno controllare il telefono del ragazzo per comprendere cosa vi fosse all’origine di tale inquietudine. Dalla visione della messaggistica su WhatsApp, si è resa conto che il figlio aveva ricevuto frequenti messaggi dal contenuto minatorio, con contestuali richieste di denaro, originati da un debito contratto dal ragazzo per presunti acquisiti di droga. Il giorno 9 marzo, inoltre, la donna ha ricevuto sulla propria utenza una chiamata da un “anonimo” che, con tono imperativo e minaccioso, le ha intimato di consegnare la somma di 110 euro al figlio. La stessa, impaurita e angosciata da quanto appena accaduto, si è offerta di consegnare personalmente il denaro, ma l’estorsore ha rifiutato la proposta insistendo che fosse il ragazzo a portare quanto richiesto. Di seguito a ciò, la madre del ragazzo ha deciso di rivolgersi alla Polizia, raccontando quanto accaduto e spiegando la forte pressione psicologica in cui versava il figlio, tenuto conto che di li a poco avrebbe dovuto consegnare la somma richiesta nei pressi del polo scolastico frequentato dal giovane.
Immediatamente, gli agenti della Squadra Mobile hanno raggiunto il luogo indicato per la consegna del denaro, senza che la vittima sapesse di essere osservato, e dove, trascorsi pochi minuti, sono giunti due coetanei ai quali ha consegnato il denaro. A questo punto i poliziotti sono prontamente intervenuti, provocando un tentativo di fuga dei giovani estorsori, che hanno approfittato della confusione generata dall’ingresso degli alunni nelle aule, ma dopo un brevissimo inseguimento sono stati fermati. Inoltre, nel corso della perquisizione personale a cui sono stati sottoposti i due giovani, addosso ad uno di loro, sono state rinvenute e sequestrate 23 dosi di marjuana pronte per essere vendute.
I due ragazzi, su disposizione dell’A.G minorile, sono stati accompagnati presso il Centro di Prima Accoglienza di l’Aquila.