Sarà inaugurata venerdì 23 marzo, alle ore 18, nei locali dell'ex Ospedale di San Rocco, la mostra " La via della Croce – Matera per L'Aquila", con la quale Matera, forte di un ruolo dalla risonanza internazionale, utilizza il mistero della passione di Cristo per prestare la propria voce al capoluogo abruzzese, ancora alle prese con un lungo e complesso percorso di rinascita a otto anni dal sisma.
All'evento parteciperanno il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, Stefania De Toma, presidente del Comitato promotore per il club Unesco e Luca Prisco del Convention Bureau, il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, l'assessore alla Cultura del Comune dell'Aquila Sabrina Di Cosimo e il probiviro della federazione Italiana centri e club per l'Unesco dell'Aquila, Andrea Tatafiore.
All'evento inaugurale parteciperà Simone Cristicchi, che nelle vesti di direttore artistico del Teatro Stabile d'Abruzzo, si esibirà in una breve performance teatrale, di cui è anche autore, a suggello del senso etico e morale che è nella genesi dell'esposizione: tre racconti sulla pace e sulla guerra ispirati a "L'avventura di un povero cristiano".
Sarà, poi, il giornalista aquilano Angelo De Nicola, uno dei maggiori esperti e conoscitori della figura di Pietro Angelerio, a illustrare la grandezza e la complessità del Papa del"Gran rifiuto", citato nel terzo canto della Divina Commedia di Dante Alighieri, su cui ancora oggi sono accesi il dibattito e la riflessione.
Attraverso l'arte infatti, veicolo potente dell'etica e dei valori più preziosi e fonte di pace nel cuor e degli uomini, come proclama il preambolo all'atto costitutivo Unesco, le due città hanno avviato un percorso di collaborazione che verrà sugellato con un protocollo d'intesa che sarà sottoscritto dai due sindaci.
E' infatti il Comitato promotore per il Club per L'Unesco di Matera ad aver fortemente voluto questa importante iniziativa, subito sposata dal club Unesco dell'Aquila e organizzata grazie al decisivo contributo del Convention Bureau di Matera.
I Comuni di Matera e L'Aquila hanno immediatamente sostenuto il progetto che gode dell'alto patrocinio della Commissione Nazionale Unesco e della Federazione Italiana Club Unesco.
Considerata la portata dell'evento la città dell'Aquila ha deciso di contribuire in maniera importante, portando la Bolla del Perdono di Celestino V, uno dei documenti storici più importanti della Chiesa Cattolica , simbolo di riconciliazione sociale laica e universale prima ancora che religiosa, simbolo identitario della comunità aquilana, che sarà esposta nelle tre settimane della mostra.
Una trasferta a dir poco storica quella del documento papale che insieme a una preziosa collezione privata di reliquie di Santi (XVII sec), appartenente alla famiglia aquilana Rivera, verrà scortata personalmente dal primo cittadino dell'Aquila Matera e dai Carabinieri del capoluogo abruzzese.
Fil rouge della mostra è la Via Crucis realizzata in esclusiva per Matera dall'autore d'arte Marco Rindori, con richiami al paesaggio della Murgia e dei Sassi e riprodotta a rilievo su tavole dalle linee essenziali per consentirne la visibilità tattile, in un impegno del Comitato promotore Club per l'Unesco Matera con l'Unione italiana Ciechi di Matera per la fruibilità dell'arte senza confini di linguaggio e abilità.
Le Stazioni pertanto , ispirate al commento di paul Claudel nella traduzione di Padre Basilio Gavazzeni, consulente teologico della mostra oltre che incise in braille , sono tradotte in cinque lingue. Grazie alla collaborazione dell'Uci dell'Aquila, invece, la Bolla di Celestino è stata riprodotta utilizzando il linguaggio Braille e sarà esposta e fruibile anche per le persone non vedenti e ipovedenti.
Intorno a questo percorso e alla Bolla del perdono, ruotano opere provenienti da tutta Italia, con una presenza speciale della pro loco e del Comune di Spello, della parrocchia della SS. trinità di Castrovillari, del Comune di Accadia e della Fondazione Jorio Vivarelli di Pistoia.
Saranno esposte opere di Bettoni, Butler, Butini, Celli, Cherillo, Marchionni, Mastroberti, Prosperi, Vanni, Vinazzani, di artisti della "Via Crucis di Spello", fotografie di Francesco la Centra, una bellissima serie di diorami proveniente da San Severo ( E. Presutto) e un manufatto in cartapesta eseguito dall'artista Francesca Cascione su ideazione e progetto del maestro Francesco Artese.
Nella mostra Matera figura come contenitore e non presenza artistica diretta nel senso di una rappresentatività che oltrepassi i limiti territoriali.