Martedì, 24 Aprile 2018 19:54

TPL, battaglia sindacale oltre che politica: il 25 aprile sciopero di 4 ore

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E' battaglia sindacale, oltre che politica, sulla riforma del trasporto pubblico locale.

Non fosse bastato il botta e risposta tra Camillo D'Alessandro e Pierpaolo Pietrucci - il primo a ribadire l'importanza dell'approvazione in Consiglio della delibera di Giunta sui servizi minimi, l'altro a promettere che non porterà la delibera in Commissione fino a quando non ci sarà piena condivisione con lavoratori, pendolari e Cgil che, in un incontro tenuto a L'Aquila venerdì scorso, aveva ribadito che la riforma avrebbe portato con sé la decurtazione di 3milioni di euro in  contributi per le aree interno col taglio di 9mila km e la 'privatizzazione' di fatto delle tratte L'Aquila-Roma e L'Aquila-Avezzano - le sigle sindacali Fit Cisl, Uil Trasporti e Faisa Cisal hanno indetto per domattina, 25 aprile, quattro ore di sciopero.

"L'Abruzzo – scrivono i sindacati – ha avviato una riforma del Trasporto Pubblico Locale (seconda voce di spesa del bilancio regionale) che, in poco meno di due anni, ha conseguito dapprima l'unificazione delle tre società regionali con rilevanti economie di scala e poi, unico caso in Italia, l’affidamento in house del 67% dei servizi regionali alla società TUA spa garantendo una gestione pubblica del servizio". Tra le necessità amministrativo/burocratiche rientra la definizione della rete dei servizi minimi, "ovvero l’individuazione dei servizi di trasporto, interni al territorio regionale, che l’Ente Regione intende assicurare ai propri cittadini affinché possano esercitare il diritto alla mobilità. Detti 'servizi minimi essenziali' sono esclusivamente, per norma nazionale ed europea, quelli in cui si verifica il così detto 'fallimento del mercato', ovvero quelle relazioni in cui non si registrino presenze di offerta di trasporto plurime. Quindi l’individuazione della Rete dei Servizi Minimi, varata con la delibera di Giunta Regionale n.848/c del dicembre 2017 che ha raccolto anche il positivo esame del Consiglio delle Autonomie Locali (CAL) in data 12 aprile 2018, è lo strumento indispensabile per la prosecuzione della gestione dei servizi di trasporto pubblico locale a far data dal 1 gennaio 2019 (data in cui le 'concessioni', già in regime di proroga all’azienda regionale ed alle imprese private del settore, scadranno di validità)".

Dal primo gennaio 2019, dovranno obbligatoriamente partire le procedure per l’affidamento dei servizi attraverso affidamento in house e gare. "La mancata approvazione della delibera sui servizi minimi – l'affondo dei sindacati – determina in particolare la decadenza dell’affidamento in house con tutto ciò che ne deriva a danno dell’utenza e dei lavoratori interessati. Le scriventi Segreterie Regionali sono stupefatte dal balletto di comunicazioni che rimbalza in queste ore sui social tra autorevoli rappresentanti delle istituzioni regionali (ultimi in ordine di tempo, l’On. D’Alessandro e il Consigliere Pietrucci) e dal rischio di veder vanificato il lavoro svolto faticosamente in questi mesi".

In altre parole Fit Cisl, Uil Trasporti e Faisa Cisal sono in completo disaccordo con la Filt Cgil e non mancano una stoccata a Pietrucci che, nei giorni scorsi, si era fatto portavoce dei dubbi e delle perplessità del sindacato. "Lo scambio di opinioni riguarda la rimodulazione delle attività commerciali di trasporto nella relazione L’Aquila/Roma che, a quanto pare, sono l’unico argomento, con una mannaia che pende sul capo di 1600 lavoratori, che abbia destato un particolare interesse per il consigliere Pietrucci (anche nella sua veste di Presidente della 2° Commissione Permanente Regionale) a seguito della partecipazione ad una assemblea della CGIL convocata per la specifica tratta L’Aquila/Roma. Abbiamo invece preso atto della sua assenza alla riunione del 13 aprile, convocata dalla Presidenza della Regione Abruzzo, che gli avrebbe fornito una possibilità di confronto sia con altri interlocutori delle istituzioni regionali che con tutte le rappresentanze sindacali, oltre che rappresentare una occasione per entrare ancor più nel dettaglio dei veri problemi che attanagliano il trasporto pubblico locale abruzzese".

Nel caso della relazione tra il capoluogo di regione e la capitale, "che tanto preoccupa il Consigliere Pietrucci", bisogna assolutamente specificare che questi servizi "non verranno dismessi - sottolineano Cisl, Uil e Cisal - come si vuol far credere, bensì verranno rimodulati ed esercitati dal vettore Sangritana S.p.A. in regime di concorrenza, peraltro con criteri di sostenibilità economica, con materiale rotabile di nuova acquisizione e con personale neoassunto sul territorio. Nessuna penalizzazione deriverà nei confronti dell’utenza perché l’offerta di trasporto che oggi registra la presenza di domanda non subirà alcuna variazione, mentre le corse attualmente già scarsamente utilizzate verranno riorganizzate. È molto importante sottolineare che la presenza di un vettore a capitale pubblico su relazioni commerciali dall’intero territorio regionale verso la capitale rappresenta una garanzia atta ad evitare che l’esasperazione del mercato comporti una lievitazione esagerata delle tariffe di trasporto a danno dell’utenza".

I sindacati che hanno indetto lo sciopero, inoltre, ribadiscono che il trasporto pubblico locale "non contiene particolari 'aree interne' o 'aree penalizzate', ma solo aree a 'domanda debole' che non riguardano solo L’Aquila, ma tutte le quattro province. Le risorse del fondo regionale trasporti, che prima finanziavano le corse verso Roma - ribadiscono - sono state giustamente dedicate proprio per mantenere quelle relazioni di trasporto pubblico nei territori regionali disagiati ove si avverte maggiormente l’assenza del servizio pubblico e si aggrava la sofferenza dei cittadini residenti. Vedere un Consigliere Regionale e Presidente di Commissione, che dovrebbe rappresentare tutto l’Abruzzo, ergersi a difensore degli interessi degli iscritti di una sola sigla sindacale provinciale è sorprendente ed ancor di più lo è la pubblica dichiarazione di voler assoggettare al 'nulla osta' della stessa la discussione di un vitale provvedimento legislativo da parte della Commissione Regionale dallo stesso presieduta".

Dunque, le richieste delle sigle sindacali. "Rileviamo un pericoloso 'lento procedere' degli iter necessari al completamento della riforma del TPL Abruzzese rispetto alla definizione del trasferimento delle attività commerciali su ferro e su gomma a Sangritana S.p.A. Ritardo che determina l’accumularsi di gravi perdite nel bilancio di TUA S.p.A.; alla definizione delle partecipazioni societarie all’interno della società Autoservizi Cerella; alla creazione dell’Osservatorio della Mobilità deputato a garantire una corretta sorveglianza, a favore dell’utenza, sulla regolarità e qualità dei servizi erogati; alla creazione dell’Agenzia della Mobilità utile anche per un significativo recupero di risorse; attività, queste, che risultano indispensabili oltre che per il completamento della riforma dei trasporti anche per garantire il mantenimento dei livelli occupazionali del settore avuto riguardo in particolare alla prossima chiusura della società Sistema che determinerà il licenziamento di ben 46 lavoratori". Da qui la decisione di "proclamare per il giorno 25 maggio 2018 una prima azione di sciopero politico di quattro ore".

A stretto giro la replica della Filt Cgil: "Non pensavamo servisse ma rammentiamo, ancora una volta, che la Filt Cgil fu, a suo tempo, tra i primi a chiedere alla Regione Abruzzo di provvedere a definire i servizi essenziali (più comunemente chiamati servizi minimi) nel sistema dei trasporti e a denunciarne il vuoto legislativo. Un vuoto emerso plasticamente quando, a fronte di una richiesta da parte di un vettore privato di inserirsi in una tratta di gestione della società pubblica TUA la Regione diede il diniego motivato dal fatto che su quelle tratte (guarda caso quelle dirette a Roma) non poteva inserirsi un privato in quanto servizio minimo: peccato che, non avendo a supporto una definizione di tali servizi mediante norma regionale, la Regione risultò soccombente e così iniziò la concorrenza alla neo costituita società Unica TUA da parte dei privati".

Questi sono i fatti e nessuno, né allora né in questi giorni, "ha mai osato neanche minimamente pensare che non si dovesse portare a termine l’iter di definizione dei servizi minimi. La richiesta è stata ed è l’apertura di un tavolo di confronto - con tutti - che entri nel merito: vorremo infatti capire perché la Regione che ha sempre considerato (e ritenuto all’atto dei primi dinieghi ai privati) le tratte verso Roma come servizi minimi, improvvisamente cambi orientamento sino a ritenere che tali relazioni, ora, possano essere invece indicate come commerciali benché frequentate da pendolari e studenti, ossia da persone costrette a fruire del trasporto su gomma perché prive di alternative di trasporto ‘su ferro’. È possibile capire tecnicamente e giuridicamente quali elementi hanno spinto verso questa singolare ipotesi di riorganizzazione del servizio contenuta nella delibera 848/c del dicembre scorso? È possibile verificare con quali criteri sia stata adottata la nuova distribuzione nel territorio regionale dei chilometri che in quanto Servizi minimi continueranno ad essere oggetto di contribuzione TPL? È possibile praticare le indicazioni riportate in delibera circa il poter procedere ad eventuali modifiche o integrazioni della stessa? È possibile, in sostanza, rendere realtà quel confronto serrato evocato nelle disponibilità teoriche e non ancora praticato?".

Chiedere tale passaggio vuol dire bloccare la definizione dei servizi minimi? "Assolutamente no - ribadisce la Filt Cgil - e siamo a disposizione da subito ad un confronto non stop: convocate! E convocate tutti perché non abbiamo mai pensato scioccamente che un tavolo di discussione possa essere riservato solo ad alcuni. Infine, rispetto ai 1.600 lavoratori di TUA ai quali noi, non la politica, ma noi organizzazioni sindacali abbiamo fatto digerire accordi di salvaguardia del percorso dell’azienda unica decurtando salario, un quesito: siamo certi che l’indebolimento di TUA e la rivitalizzazione di Sangritana Spa siano elementi utili di salvaguardia - non oggi - ma in prospettiva della sostenibilità economica di entrambe le società".

Intanto, la Filt Cgil terrà un nuovo confronto pubblico con lavoratori e pendolari Tua per sabato 28 maggio ad Avezzano. 

Ultima modifica il Martedì, 24 Aprile 2018 22:21

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