La deputata del Pd Stefania Pezzopane depositerà un'interrogazione al governo sulla sede Rai dell'Aquila.
"Sta accadendo una cosa gravissima nella sede Rai Abruzzo dell'Aquila" scrive in una nota la deputata "Chiedo al ministro di intervenire presso i vertici romani della Rai. Sono probabilmente scelte tecnologiche, ma hanno conseguenze molto gravi sulla efficienza della informazione pubblica in Abruzzo. Fino a circa un anno fa e comunque fino a quando veniva utilizzato il montaggio analogico, la sede godeva di una linea dati appena sufficiente alle esigenze. Poi con la digitalizzazione in Avid del montaggio e con l'ampliamento del progetto Eva, anche a L'Aquila, nell'aprile dello scorso anno è stata messa in servizio una linea in fibra ottica a 100 Mbs".
"Modifiche sostanziali all'impianto di sede per connettere tutte le macchine al nuovo sistema dati non sono state fatte se non quelle di allacciare tutte le utenze presenti dal router del 20 Mbs a quello della fibra ottica. Il tutto funzionava perfettamente, e permetteva anche a L'Aquila di trasmettere o ricevere immagini in HD dalla sede principale di Pescara e da tutto il sistema Rai come in una normale sede italiana". Il 7 dicembre è stata attivata una nuova linea dati su doppino telefonico a 20 Mbs. Giovedì 24 aprile è stata messa in servizio allacciandoci tutte le utenze sotto descritte distaccandole dalla fibra, ma non tutte son tornate funzionanti".
Il problema principale è il mancato collegamento Vmover per la Tv e quello Netia per la radio con il conseguente isolamento del distaccamento aquilano dalla sede principale di Pescara e con tutto il sistema Rai. "Così diventa impossibile riversare i servizi prodotti e anche ricevere immagini dalle teche e/o da altre sedi. Con il vecchio ponte radio ancora analogico vengono trasferiti a Pescara i servizi montati a L'Aquila, ma con scadente qualità di immagine e audio".
"Insomma, per trasferire ora un servizio audio/video di un minuto verso la sede principale occorrerebbero due ore e mezzo contro un minuto e mezzo di prima. Siamo al paradosso. La sede dell'Aquila va potenziata, in questi anni abbiamo fatto sforzi enormi e battaglie importanti. Incomprensibile ed inaccettabile questa scelta che produce sugli operatori della sede un evidente danno sull'efficienza e l'efficacia del loro operato. Chiedo al Ministro di intervenire presso i vertici Rai".
Biondi e Liris: "Già contattati vertici Rai per risolvere problema"
"Sul problema del ripristino della rete ultraveloce della sede aquilana della Rai abbiamo interessato sia esponenti del cda sia i vertici nazionali dell'azienda che, ci è stato assicurato, si impegneranno a trovare in tempi rapidissimi la soluzione".
Lo dichiarano, in una nota congiunta, il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, e il vice sindaco, Guido Quintino Liris in relazione al rischio di depotenziamento della redazione del capoluogo della Rai. "Invece di fare comunicati stampa per cercare visibilità mediatica ci siamo attivati senza troppo clamore non appena ci è stato segnalata la questione - dichiarano - È paradossale che nella città dove verrà sperimentata la tecnologia 5G e che verrà interamente cablata con la fibra ottica l'azienda pubblica che garantisce un servizio di informazione di altissima qualità, sosteuta anche con i soldi del canone di contribuenti abruzzesi e aquilani, abbia deciso di non mantenere il collegamento ultra veloce che garantisce un rapido invio dei servizi e un'alta qualità delle immagini".
"Siamo certi che il problema verrà risolto - concludono sindaco e vice sindaco - così come riteniamo che sarebbe opportuna una sede più decorosa quale quartier generale del servizio pubblico nel capoluogo, dove l'organico è ridotto all'osso rispetto al carico di lavoro che viene prodotto. Temi che saranno al centro di un incontro con responsabili Rai che pianificheremo nei prossimi giorni".