Mercoledì, 04 Dicembre 2013 19:04

Marsica, escalation di violenza. 'Libera': "Incertezze economiche si abbattono sui più deboli"

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"Crimini e intolleranza crescono in un contesto socio-economico che penalizza gli stranieri e i più deboli". Parole di don Aldo Antonelli, coordinatore provinciale di 'Libera', il presidio antimafia di don Ciotti. Parole che arrivano all'indomani della morte di un giovane marocchino, Errady Said, di 31 anni.

Il corpo senza vita del ragazzo è stato rinvenuto intorno alla mezzanotte di ieri, alla periferia di Avezzano, in via Jugoslavia. Investito da Angelo e Antonello Ferreri, di 31 e 29 anni, entrambi in stato di fermo, già pregiudicati e figli di Vincenzo, noto malvivente della zona con una lunga carriera malavitosa alle spalle. Il parroco si è detto molto preoccupato dall'aumento di aggressioni ed episodi di intolleranza: "Le incertezze economiche provocate dalla crisi - ha sottolineato don Antonelli - si abbattono sui più deboli e costituiscono un terreno fertile per fenomeni di campanilismo e razzismo, come quelli che registriamo ormai da anni nella Marsica".

"Il nostro sportello 'Libera' di Antrosano, punto di riferimento del centro Italia - prosegue - continua a raccogliere denunce relative a fenomeni di violenza e abusi, sempre più legati a contesti in cui un sistema economico legato al profitto ci ruba dignità e sicurezza". In effetti, in Marsica oramai non si contano gli episodi di violenza. Ricorderete, qualche settimana fa, l'aggressione in piazza IV novembre di un giovane kosovaro che ha rischiato il linciaggio dopo essere stato coinvolto in una zuffa. Episodio che ha scatenato una vera e propria psicosi.

L'investimento del giovane marocchino è solo l'ultimo episodio. Nonostante siano in corso le indagini, infatti, l'accusa ipotizzata per i due fermati è di omicidio volontario. Gli investigatori sono convinti che si sia trattato di un gesto dettato da questioni legate al mondo dello spaccio: forse lo sconfinamento in una zona di vendita della droga, oppure una partita non pagata. Said è stato trovato con mezzo grammo di cocaina addosso. Tra gli elementi che farebbero propendere per un'azione degenerata per il mancato pagamento da parte del marocchino di una partita di droga, il ritrovamento del portafogli della vittima, senza danaro, nei pressi di una chiesa vicina al luogo dell'investimento.

"L'escalation di violenza nella Marsica è anche frutto della confusione istituzionale, in un momento in cui questa città rischia, tra l'altro, di perdere il suo tribunale", ha dichiarato il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio. Che considera il tribunale risorsa così importante per il territorio, da aver deciso di acquistare lo stabile che ospita il Palazzo di Giustizia. L'intento, spiega, "è togliere ogni alibi ai burocrati rispetto alla favola degli alti costi necessari a mantenere la legalità nei territori di periferia". Di Pangrazio, anche a nome degli altri sindaci della Marsica, parla di un momento di grave crisi, "una situazione di disagio che non può essere accresciuta dalla cancellazione del tribunale".

Preoccupazioni condivise dalla senatrice del Partito Democratico, Stefania Pezzopane: "L'escalation dei fatti criminali che si sono registrati nelle ultime ore nella Marsica rappresentano un campanello d'allarme gravissimo per il nostro territorio. Alla luce di questi episodi, contrastati dalle forze dell'ordine con grande determinazione, dobbiamo sollecitare il governo a rivedere le sue posizioni sulla riorganizzazione della giustizia e in particolar modo sulla razionalizzazione dei Tribunali". Insomma, il tribunale di Avezzano non può essere smantellato: "Sto continuando a mantenere alta l'attenzione - sottolinea Pezzopane - facendo comprendere le ragioni del territorio sia al ministro Annamaria Cancellieri che ai membri della commissione Giustizia".

In queste ore, intanto, più di 70 persone oltre a vari esercizi pubblici sono stati oggetto di identificazione e controllo a Celano, nell'ambito di un'operazione straordinaria che ha visto in campo 30 uomini, tra le pattuglie del reparto prevenzione della squadra anticrimine di Pescara, in sinergia con la divisione anticrimine della Questura dell'Aquila e del Commissariato di Avezzano. Diverse le irregolarità amministrative riscontrate dalla polizia che si riserva di approfondire ulteriori accertamenti, volti a garantire il rispetto della legalità.

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