"Alla vigilia dell'arrivo del Giro d'Italia in Abruzzo ed in particolare all'Aquila, con traguardo sul Gran Sasso, l'evento è quasi sconosciuto alla maggioranza degli aquilani ed in nessun angolo del territorio appaiono segnali pubblicitari che lo annunciano".

A scriverlo, in una nota, è il consigliere comunale di Cambiare insieme/Italia dei Valori Lelio De Santis.

"La Corsa Rosa" afferma De Santis "da cento anni è l'evento sportivo tra i più conosciuti e seguiti dagli appassionati del ciclismo, ma anche la manifestazione che coinvolge con passione le comunità locali e che valorizza i luoghi attraversati, diventando uno strumento molto incisivo e molto richiesto dalle autorità locali per promuovere il loro territorio".

"Da noi, invece" si legge ancora "il Giro è un perfetto sconosciuto, quasi indesiderato, che non viene apprezzato compiutamente  nel suo valore sportivo e nel suo potere di promozione turistica, vista la grande partecipazione di ciclisti, di staff, di addetti, di personaggi dello sport e la presenza di tutte le testate giornalistiche e televisive che raccontano la corsa, ma anche la vita e la storia dei  luoghi e delle città interessate".

In un periodo di crisi nera dell'economia locale ed, in particolare, del comparto turistico, che boccheggia per il fallimento dell'azione di sostegno finanziario della Regione, attraverso le Dmc, per l'assenza da anni di un seria strategia comunale di promozione turistica e per il mancato decollo dello sviluppo del Gran Sasso, "poteva meglio essere utilizzato e sfruttato un evento sportivo straordinario e di grande impatto mediatico, come il Giro d'Italia, che avrebbe dato una boccata d'ossigeno alle strutture ricettive locali ed avrebbe fatto conoscere al grande pubblico le bellezze naturalistiche e culturali del territorio".

"Sarebbe bastato poco" conclude De Santis "Qualche evento culturale collaterale, qualche manifesto pubblicitario, qualche iniziativa sportiva, qualche messaggio positivo su una città accogliente e in buona parte ricostruita, qualche parola sulla Perdonanza. Ma l'assessore al Turismo, evidentemente, non ha ritenuto utile far leva su questo evento sportivo per arricchire il suo Piano di promozione turistica della città".