Martedì, 15 Maggio 2018 14:25

Parkinson, testata a L'Aquila innovativa terapia per curare il tremore

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Una macchina capace di eliminare i tremori essenziali e quelli causati dal morbo di Parkinson senza invasività, senza chirurgia, senza dolore e senza effetti collaterali.

Non è fantascienza ma realtà e L’Aquila, dopo Verona, è la seconda città italiana, e una delle sette in Europa, in cui è partita, con risultati eccellenti, una sperimentazione che potrebbe rappresentare un nuovo e rivoluzionario passo avanti nel trattamento delle malattie neurologiche invalidanti.  

Il macchinario si chiama MrgFUS, acronimo di Magnetic Resonance guided Focused Ultrasound, e lavora con un sistema di risonanza ad alto campo 3 Tesla, che consente di trattare in modo non invasivo diversi tipi di patologie sfruttando gli ultrasuoni focalizzati per distruggere, tramite termoablazione, le alterazioni dei tessuti, senza danneggiare quelli sani circostanti.

All’Aquila si è iniziato a usare la tecnica della termoablazione già nel 2011 per la cura di patologie oncologiche nel campo della salute della donna, per fibromi uterini e adenomiosi, per poi estederla, per l’appunto, al trattamento delle patologie neurofunzionali e delle patologie neurologiche invalidanti come il Parkinson.

L’applicazione, condotta con successo su sette pazienti affetti sia da tremore essenziale che da quello dovuto al morbo di Parkinson, è il frutto di un lavoro di squadra svolto da un team multidisciplinare di radiologi, neurologi, neurochirurghi e anestesisti.

A illustrare il macchinario, il suo funzionamento e i risultati prodotti finora sui sette pazienti curati sono stati, in una conferenza stampa tenutasi all’ospedale San Salvatore, il professor Carlo Masciocchi, direttore della Radiologia universitaria e principale responsabile della sperimentazione; il direttore generale della Asl L’Aquila-Avezzano-Sulmona Rinaldo Tordera; la rettrice di Univaq Paola Inverardi e l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci.  

Presenti anche i medici che hanno partecipato alla sperimentazione: il professor Carmine Marini, direttore della Neurologia, il primario della Neurochirurgia Alessandro Ricci e quello del reparto di Anestesia e Rianimazione Franco Marinangeli.

Come funziona MrgFUS

Il macchinario, come detto, si basa su due principi che operano in sinergia: una risonanza magnetica “3 Tesla”, che aiuta il personale sanitario a individuare e monitorare la parte esatta dell'organismo da trattare, e gli ultrasuoni focalizzati ad alta intensità, che producono l’ablazione (piccole bruciature) dei tessuti malati. Al paziente viene fatto indossare un casco che abilita l'operatore a localizzare, centrare e monitorare la parte anatomica da curare. Il livello di accuratezza e precisione è massimo: il margine di errore, infatti, è inferiore a 0,3 millimetri.

L'energia degli ultrasuoni viene focalizzata ovvero concentrata su un volume molto piccolo di tessuto che si desidera rimuovere. Questo determina un aumento della temperatura sufficiente a distruggere le cellule nel volume bersaglio, senza danneggiare i tessuti circostanti.

Nel caso della malattia di Parkinson viene distrutto un particolare nucleo nervoso detto VIM (Ventralis intermedius nucleus) nel talamo.

Il trattamento dura circa due ore ed è sufficiente una singola sessione. Non ha effetti collaterali, opera senza radiazioni, non provoca alcun tipo di dolore, non richiede interventi chirurgici né anestesia e non ha alcuna invasività.

La sperimentazione

Come detto, la sperimentazione, all’Aquila, è avvenuta su sette pazienti. Tutti hanno presentato immediatamente dopo l'intervento un miglioramento della gravità del tremore e non hanno avuto alcun effetto collaterale importante permanente.

Data l’efficacia dei risultati, il professor Masciocchi ha affermato che questo tipo di tecnologia ha un campo di applicazione vastissimo, che potrebbe arrivare, in futuro, anche al trattamento dei tumori cerebrali profondi, sui quali la chirurgia tradizionale non può intervenire con la stessa precisione e con gli stessi ridotti margini di errore del macchinario.

Il macchinario

MrgFus è un macchinario basato su una tecnologia di progettazione israelo-americana partorita, originariamente, in ambito militare. L’esemplare che ha consentito la sperimentazione al San Salvatore è stato daro alla Asl tramite un comodato d’uso le cui spese sono state coperte da due donazioni, una della Fondazione Carispaq e l’altra dell’Ance L’Aquila. Il manager della Asl, Rinaldo Tordera, ha annunciato che è stata già predisposta la gara d’appalto per l’acquisto a titolo definitivo. L’investimento previsto è di circa 3 milioni di euro.

Liris: "Soddisfazione e gratitudine per donazione macchinario MgFus alla Asl"

"Esprimo grande soddisfazione e un sentito ringraziamento per la donazione alla Asl dell'Aquila-Avezzano-Sulmona della innovativa macchina MgFus , capace di eliminare i tremori essenziali e quelli causati dal morbo di Parkinson senza invasività, senza chirurgia, senza dolore e senza effetti collaterali". È quanto ha dichiarato il vice sindaco dell'Aquila Guido Quintino Liris, titolare della delega alla Sanità.

"Ringrazio pubblicamente Ance L'Aquila e Fondazione Carispaq, artefici di questa donazione che permette al reparto di Radiologia, diretto dal professor Carlo Masciocchi, di diventare riferimento a livello nazionale per questa nuova sperimentazione. – ha proseguito Liris - Questo importante risultato va altresì ascritto alla virtuosa sinergia tra Asl e Università e va nella concreta direzione del miglioramento dei servizi offerti, non solo sul comprensorio ma, in questo caso, su un ambito di vasta area extra-regionale. Questa donazione fa seguito ad un altro gioiello donato alla Asl aquilana nello scorso mese di dicembre, ovvero il robot chirurgo al servizio del reparto di urologia, anche qui grazie ancora alla generosità di Ance e Fondazione Carispaq. Abbiamo avuto una iniezione di positività sul territorio, non solo nell'ottica dell'area interna abruzzese ma in sinergia con il macro-sistema appenninico del Centro Italia. Un territorio – conclude il vice sindaco – che può e deve fare leva sulle migliori energie ed eccellenze, perché ve ne sono in molti campi, senza cadere nelle sterili logiche di campanile."

Ultima modifica il Mercoledì, 16 Maggio 2018 15:15

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