L'Ance L'Aquila torna a strigliare, in una nota, il Comune di Sulmona per la lentezza con cui vengono esaminate le pratiche relative alla ricostruzione post-sisma. Un problema che era stato sollevato, nei giorni scorsi, anche dall'Ordine provinciale degli architetti.
La nota completa
Ance L’Aquila, tramite la rappresentanza di Sulmona del vice Presidente Marco Tirimacco torna ad incalzare il Comune del capoluogo peligno sulle attività amministrative che incidono sull’economia del settore edile: sisma, urbanistica e lavori pubblici.
Dopo il lavoro di sinergia inter-istituzionale che l’anno scorso, su sollecitazione dell’Associazione dei costruttori e degli ordini professionali, ha permesso il rinforzo dell’Ufficio Sisma di alcune unità di personale da Abruzzo Engineering, grazie anche all’impegno della Regione Abruzzo, si è passati da un livello zero di attività dell’ufficio sul processo delle pratiche, alla definizione della totalità delle pratiche A giacenti in Comune da otto anni.
Un risultato che ha ridato speranza ai costruttori che per anni hanno lamentato la totale depressione dell’attività edilizia con gravi conseguenze sulle imprese costrette a chiudere e licenziare.
Affinché questi primi tangibili risultati non vengano messi a rischio delle ultime turbolenze politiche che hanno riguardato il riassetto dell’esecutivo, Tirimacco ha chiesto, in una riunione che si è tenuta ieri, una verifica sullo stato dei lavori.
Alla riunione erano presenti il Vice Sindaco Nicola Angelucci e l’Assessore Antonio Angelone, con alcuni funzionari dei settori pertinenti. Questi hanno rassicurato sull’avanzamento dei processi che, seppure non ancora ottimizzati e supportati da sufficiente personale, hanno trovato una messa a punto che concede oggi – è stato riferito - di procedere in maniera fluida nell’approvazione delle pratiche del sisma.
Tanto è vero che dei 50 progetti presentati all’Utr di Goriano, oltre la metà sono già in lavorazione e si tratta di pratiche B, C ed E che daranno avvio a cantieri più consistenti. Sette delle pratiche già in lavorazione, sono già completate; queste svilupperanno cantieri per circa tre milioni di euro. Sono in arrivo proprio in queste ore – sempre secondo quanto riferito dagli amministratori – due milioni di euro riguardanti rendicontazioni di lavori già eseguiti che rimpinguano le casse comunali per i pagamenti correnti.
Un cauto ottimismo è stato espresso dall’Ance L’Aquila che, apprezzando lo sforzo che ha consentito di sbloccare finalmente l’ufficio sisma dall’inerzia, ha tuttavia rimarcato come, a distanza di un anno, non sia ancora completato l’iter per l’assunzione di personale a completamento dell’ organico necessario.
E’ stato chiesto inoltre dagli imprenditori che le imprese esecutrici dei lavori siano informate delle integrazioni richieste dagli uffici comunali ai tecnici, per facilitare il monitoraggio dei tempi del processo e favorire la fase di avvio dei cantieri.
Così come è stata manifestata l’esigenza non più rinviabile di guardare al futuro su materie determinanti come l’urbanistica e le scuole. Su queste ultime il Comune ha assicurato che si sta lavorando ad alcuni bandi di prossima pubblicazione.
Alla riunione hanno partecipato per l’Ance L’Aquila anche Gianni Cirillo, Marcello Cantelmi ed il Direttore Francesco Manni.
Un resoconto dettagliato verrà illustrato in una prossima riunione con l’Ance programmata tra quindici giorni.
In quella sede si delineeranno, come già in passato, le tappe programmatiche sulla base di numeri certificati, le criticità e le eventuali necessarie sinergie. I costruttori, dal canto loro, hanno ribadito tutta la loro disponibilità a collaborare nell’interesse collettivo del territorio.