Venerdì, 18 Maggio 2018 12:06

Bando per dirigenti, Globuli Rossi: "Illegittimo, intervenga V Commissione"

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Come non bastasse la vicenda de Nardis, il collettivo 'Globuli rossi' ha sollevato una ulteriore questione di illegittimità, nel merito dell'avviso pubblico pubblicato dal Comune dell'Aquila il 6 aprile scorso, a firma del Segretario generale Alessandra Macrì, per la copertura di 3 incarichi a tempo determinato di dirigente di settore tecnico.

"Tale bando - sottolinea il collettivo - si è reso necessario a seguito dell’allontanamento di altrettanti Dirigenti del Comune dell’Aquila non graditi all'attuale amministrazione ed il fermo delle attività conseguenti nei settori di riferimento. L’avviso pubblico in questione è palesemente illegittimo - viene spiegato - giacchè all’art. 3, tra i requisiti richiesti, oltre al titolo di Studio, alla abilitazione professionale, alla idoneità fisica ed alla esperienza professionale viene curiosamente inserita la seguente 'dizione': costituisce requisito preferenziale l'esperienza almeno triennale maturata in posizioni di coordinamento presso le Pubbliche amministrazioni in materia di normativa emergenziale e ricostruzione post sisma".

E' chiaro che si tratta di un requisito che pochissimi professionisti possono aver maturato, considerato che, negli ultimi anni, la ricostruzione post-sisma ha riguardato soltanto L'Aquila e l'Emilia colpita dagli eventi del 2012; "un requisito apparentemente ultroneo - sottolineano i 'Globuli rossi' - che si pone in palese contrasto con la normativa europea al riguardo ed impedisce il libero accesso, a parità di condizioni, a tutti gli interessati, falsando in maniera determinante l’esito del concorso. Infatti, il requisito della acquisita esperienza professionale è già richiesto al comma 3 del predetto art.3".

Il termine di presentazione delle domande è fissato per il prossimo 23 maggio; il Collettivo politico chiede, perciò, "che la questione venga esaminata con ogni urgenza prima della scadenza del bando, dalla Commissione di Garanzia e dal Dirigente delegato all’anticorruzione per l’adozione in autotutela di ogni provvedimento di revoca e/o modifica Ciò è evidentemente necessario per consentire l’accesso agli incarichi pubblichi predetti in condizioni di assoluta parità e di legalità".

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