Il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, è stato eletto presidente dell'assemblea dell'Autorità regionale per la gestione integrata dei rifiuti urbani, dopo cinque anni di vacatio e mesi di caos.
Nel Consiglio d'Amministrazione sono stati nominati i sindaci di Pescara, Marco Alessandrini, Avezzano, Gabriele De Angelis, San Salvo, Tiziana Magnacca, Elice, Domenico De Massis, Bellante, Giovanni Melchiorre, Cansano, Mario Ciampaglione e Guardiagrele, Simone Dal Pozzo; quattro di area centrodestra e quattro di centrosinistra, dunque, in un perfetto accordo tra le parti, indigesto per la Lega.
Lega infuriata, Bellachioma: "Un inciucio, così addio a alleanza centrodestra"
"Sono incazzatissimo! Ora basta veramente! La Lega ha una dignità e va rispettata. Tenetevi l’Agir insieme al Pd. Noi liberiamo l’ Abruzzo", ha scritto a caldo su Facebook il coordinatore regionale del Caroccio, il deputato Giuseppe Bellachioma, che poi ha diramato anche una nota.
"A loro le poltrone (ancora per poco)" ha attaccato l'esponente del Carroccio "a noi la responsabilità di affermare anche in Abruzzo un governo che sia di vero cambiamento. Se l'Agir ha fra i suoi compiti lo smaltimento dei rifiuti credo il primo risultato lo abbia già raggiunto. Con quanto avvenuto, si tenta di mandare al macero il centrodestra abruzzese grazie alla votazione inciucio, peraltro illegittima, con la quale si sono costituti gli organismi di gestione del comparto rifiuti".
"L'ammucchiata tra Partito Democratico, Forza Italia, Fratelli d'Italia e referenti di Gerosolimo e Di Matteo è di assoluta gravità" ha rintuzzato "perché legittima la presenza abusiva di Luciano D'Alfonso in Regione e rende emblematica la scelta di FI d'accontentarsi delle briciole pur di esserci, regalando il potere gestionale del comparto rifiuti nella sua interezza al Pd. Per FI sono gli ultimi colpi di coda per cercare di mettere a reddito le macerie di ciò che gli è rimasto (la perdita sistematica di consenso ne è la testimonianza). Con questa manovra ha messo in discussione il perfezionamento di un'alleanza di centrodestra a questo punto non scontata. E' gravissimo – prosegue Bellachioma - il golpe che ha impedito, attraverso la scelta della lista unica, il diritto dovere di chi dissente, di presentarsi con una propria lista; Sulla questione la Lega, attraverso i propri legali, sta predisponendo un ricorso al Tar. Ringrazio intanto i sindaci e gli amministratori della Lega – chiude Bellachioma - per la battaglia sostenuta e annuncio la sospensione della nostra partecipazione ai tavoli di coalizione".
Angelosante: "Valutiamo ricorso"
Il sindaco leghista di Ovindoli, Simone Angelosante, ha aggiunto: "Quello che è successo è incredibile, un mega 'accordo' da Fratelli d'Italia al Pd passando per Forza Italia. Noi sindaci leghisti ci siamo dissociati e abbiamo chiesto con forza che venisse presentata una lista di centrodestra, ma con scuse varie non siamo stati ascoltati ed abbiamo abbandonato i lavori facendo verbalizzare quelle che, dal nostro punto di vista, sono irregolarità procedurali e di sostanza. Stiamo valutando se vi sono gli estremi per il ricorso all'autorità giudiziaria: per il timore che venissero presentate altre liste, a maggioranza e senza unanimità - e prima dell'approvazione dello Statuto - hanno introdotto un sistema di votazione che prevedeva una lista unica bloccata, togliendo ai dissenzienti la possibilità di esprimere una propria lista, annullando quindi la possibilità di partecipazione democratica all'Assemblea. Inoltre - ha aggiunto Angelosante - la normativa generale prevede che in questi casi il voto debba essere personale e segreto su ogni candidato, cosa che ovviamente non è stata rispettata. Altra anomalia è rilevabile nel mancato rispetto della legge Madia per quanto riguarda la rappresentanza di genere. I sindaci che si definiscono di centrodestra dovranno spiegare agli abruzzesi il motivo per cui hanno voluto ridare vita ad un morente Pd e all'illeggittimo (moralmente) senatore - presidente D'Alfonso".
Angelosante ha svelato, tra l'altro, che l’accordo porterà all'elezione di un presidente del cda espressione del centrosinistra. "Non si può combattere la sinistra a fasi alterne o quando conviene, per poi accordarsi a convenienza. Se i sindaci del PD sono più numerosi ed hanno più peso in quote è giusto che governino l’Agir, non è invece giusta la legittimazione politica che è stata data a questa operazione di potere per gestire, nei prossimi anni, l’intero ciclo dei rifiuti della Regione Abruzzo".
Fratelli d'Italia: "Scelta già fatta a maggio. Non accordo politico ma ragionamento tra sindaci". Scontro con Zelli di 'Azione Politica'
"L'elezione degli organismi dell'Agir è il frutto di un ragionamento tra i Sindaci abruzzesi e non certamente di un accordo politico. Fratelli d'Italia ha inteso, come giusto che fosse, non occuparsi dell'istituzione Autorità di Gestione Integrata dei Rifiuti Urbani, e questo per lasciare ai Sindaci, che vivono quotidianamente il problema dello smaltimento dei rifiuti, ampia autonomia organizzativa della nuova Autorità Regionale. Preme evidenziare, a scanso di equivoci, che la proposta di Pierluigi Biondi, Sindaco del Capoluogo abruzzese, come Presidente dell'Assemblea dei Sindaci, era stata già avanzata, nella riunione del 31 maggio, e accettata per acclamazione dai componenti l'Agir in segno di riconoscimento nei confronti della città de L'Aquila. Fratelli d'Italia, unica forza di centrodestra che non ha mai flirtato né col Pd né col Movimento 5 Stelle, è impegnato nella nostra regione a lavorare per costruire un'ampia coalizione di centrodestra aperta a tutte le liste civiche alternative al centrosinistra, per mandare a casa il Partito Democratico e permettere al centrodestra di governare la Regione Abruzzo".
È quanto hanno dichiarato i coordinatori regionali di Fratelli d'Italia, Etelwardo Sigismondi e Giandonato Morra.
E sempre Fratelli d'Italia, tramite Michele Malafoglia, portavoce aquilano del partito, ha inteso rispondere a Gianluca Zelli della lista civica 'Azione Politica' che, in una nota, ha parlato di "accordi stile Nazareno. Allo stato attuale – ha aggiunto Zelli – Agir rappresenta un problema e non una risorsa per i comuni dell’Abruzzo. Così come congeniato, infatti, li priva di potere decisionale, del rapporto diretto con i cittadini e fa venire meno le prassi virtuose che sono ben avviate in tante amministrazioni di medie e piccole dimensioni". Dunque, l'affondo: "Quello che è accaduto è, di fatto, un inciucio tra Forza Italia, Fratelli d'Italia e centrosinistra, tra chi la mattina fa finta di litigare e la sera si siede al tavolo col presidente della Regione che, peraltro, è in una situazione di illegittimità costituzionale".
Durissimo Malafoglia: "Fa solo ridere che Gianluca Zelli parli di inciucio all’Agir e di favore al centrosinistra, lo stesso Zelli che solo due mesi fa, pur con il suo inconsistente risultato elettorale, si è schierato contro il centrodestra alle amministrative di Teramo e, in occasione delle consultazioni politiche del marzo scorso, ha invitato al non voto. Zelli ha anche il coraggio di affermare che ‘l’Agir rappresenta un problema per i comuni dell’Abruzzo’ dimenticandosi che l’estensore della legge istitutiva dell’Autorità per la gestione dei rifiuti è stato l’allora assessore regionale Mauro Di Dalmazio, cioé il candidato sindaco sostenuto da Zelli alle comunali teramane. In ultimo, preme sottolineare che l’accordo dell’Agir tutto è meno che un inciucio, è piuttosto una scelta oculata di unità quasi totale dei primi cittadini abruzzesi, come spessissimo accade negli enti sovracomunali, che consapevolmente hanno scelto di mettere da parte i partiti per avviare una nuova stagione nella gestione dei rifiuti”.
Rapino, Pd: "Atto di responsabilità"
"Con grande senso di responsabilità e in un clima di collaborazione istituzionale, l'assemblea dei primi cittadini abruzzesi per la costituzione dell'Autorità per la gestione integrata dei rifiuti urbani, ha eletto il cda e il Presidente. Nonostante il centrosinistra avesse i numeri pieni per condurre la partita in solitaria, abbiamo comunque fatto di tutto per cercare la quadra con il centrodestra, poiché temi che riguardano così da vicino la vita dei cittadini devono essere condivisi", ha inteso rivendicare il segretario regionale del Pd, Marco Rapino.
"Si tratta, ricordo" ha aggiunto Rapino "di una riforma epocale, intrapresa per un settore strategico delle politiche ambientali. Va sottolineato, però, che ancora una volta la Lega ha cercato di rimarcare la sua supremazia all'interno del centrodestra, rompendo di fatto con quelli che dovrebbero essere i suoi alleati, umiliandoli e abbandonando l'aula. Noi, invece, abbiamo lavorato per trovare la quadra migliore, sempre nell'interesse dei cittadini. Ed è per questo che, come Pd, voglio lanciare un appello ai nominati, chiedendo loro di fare sempre gli interessi dei cittadini e non quelli delle aziende che gestiscono i rifiuti. Questo è quello che conta e vigileremo nell'interesse degli abruzzesi".