Quasi 200mq di spazio in più, dagli attuali 250mq a 425mq, per evitare affollamenti, riservare spazi appositi agli utenti in base all'età, migliorare l'accoglienza di bimbi e genitori nonché le condizioni di lavoro degli operatori sanitari; in estrema sintesi, i vantaggi che verranno dall'ampliamento dei locali ad uso vaccinazioni dell'ospedale 'San Salvatore' dell'Aquila. Un intervento strutturale che la Asl sta mettendo in pratica in vista del prossimo anno scolastico, con i lavori che verranno terminati a settembre.
Gli interventi sono stati illustrati stamane dal manager della Asl Rinaldo Tordera: accanto a lui, il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, il vice sindaco Guido Quintino Liris, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e il consigliere comunale Marcello Dundee.
"L'adeguamento dei locali, al piano terra dell'edificio L3 dell'ospedale, sono stati sollecitati nei mesi scorsi dall'amministrazione comunale, alla luce delle nuove esigenze legate alla recente normativa sulle vaccinazioni che rende necessari locali più ampi per evitare sovraffollamenti e disagi", ha sottolineato Tordera; "con l'incremento della superficie disponibile, vi sarà una seconda sala d'attesa e uno spazio aggiuntivo per l'accoglienza di bambini e genitori. A breve, inoltre, si procederà all'allestimento di arredi con colori e caratteristiche adeguati ad un'utenza composta da bambini e adolescenti - ha assicurato il manager Asl - e che prevede anche l'istallazione di apparecchi tv per diffondere ai genitori, durante l'attesa, informazioni su modalità, età e tempi delle vaccinazioni. Inoltre, l'attività di somministrazione si avvarrà di 4 ambulatori, non più soltanto di 3, che potranno diventare 5 nei momenti di maggiore affollamento".
Un altro grande vantaggio sarà costituito dalla possibilità di gestire meglio l'utenza e di suddividerla in distinti spazi per neonati e bambini in età pre-scolare e scolare (dai 5 ai 18 anni) in modo da rendere più semplice la somministrazione dei vaccini. "La maggiore disponibilità di spazi, inoltre, permetterà di eseguire con maggiore efficienza l'alto numero di richieste di vaccini che ogni giorno, in media, oscilla tra 60 e 70 con picchi di 80 nei periodi di massiccia affluenza", ha aggiunto il direttore del servizio vaccinazioni Asl, Enrico Giansante.
L'acquisizione dei nuovi spazi è stata possibile a seguito dello spostamento al secondo piano dell'edificio del day surgery che occupava, in parte, i locali del servizio vaccinazioni; l'intervento in corso d'esecuzione prevede, altresì, la pavimentazione completa dello spazio antistante l'ingresso dei locali, che diventeranno due e saranno coperti così da permettere a genitori e bambini, tempo permettendo, di poter attendere anche all'esterno.
"E' un intervento che abbiamo sollecitato tempo fa: riteniamo che la qualità dei servizi offerti dalla sanità aquilana debba essere all'altezza del ruolo di capoluogo di Regione", ha rivendicato il sindaco Pierluigi Biondi; in questo senso, "ci stiamo impegnando molto: proprio stamane ho chiesto alla Asl l'atto aziendale approvato ieri dalla Giunta regionale, per approfondire le modifiche apportate. E non è un mistero che, da tempo, chiediamo l'istituzione di un Dea di secondo livello; negli anni, l'ospedale dell'Aquila è stato caratterizzato da una forte attrattività, lo dicono i dati della mobilità attiva: ci sono reparti di assoluta eccellenza che vanno potenziati, così come è necessario concludere presto l'iter per la realizzazione della centrale del 118 e avere certezze in ordine al fatto che, in tema di edilizia sanitaria, L'Aquila non resti indietro rispetto alle altre città abruzzesi". Sul punto, Biondi ha spiegato di aver parlato ieri con l'assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci che ha confermato la disponibilità di 40milioni di euro per il nosocomio del capoluogo: "verosimilmente, la somma servirà per garantire la quota pubblica rispetto ad un eventuale project financing; come ribadito in campagna elettorale, ai progetti che saranno presentati alla Asl garantiremo massima attenzione ritenendo, da un lato, legittimo l'interesse dei privati ma, dall'altro, tenendo bene a mente che la stella polare è assicurare una sanità di qualità per il pubblico".