E' terminato il primo lotto di lavori nel centro polivalente Adsu di Coppito.
Entro la fine dell'estate, l'edificio potrà tornare a ospitare i servizi mensa e bar che c'erano prima del terremoto e che, dopo il 6 aprile, erano stati trasferiti dentro i container sistemati nei parcheggi dei blocchi di Coppito 1 e 2, sede di vari dipartimenti dell'Università dell'Aquila. La rimozione dei container è già iniziata e si sta concludendo proprio in questi giorni.
L'intervento, appaltato dall'Adsu L'Aquila, è costato poco meno di 200mila euro ed è durato quasi un anno, anche se i lavori sono partiti in netto ritardo per via del fatto che inizialmente la struttura era stata classificata E e ne era stata ordinata la demolizione. Poi una successiva perizia richiesta dall'azienda aveva mostrato che l'immobile, a livello strutturale, era in buone condizioni e che era sicuro anche dal punto di vista del terreno sottostante. A quel punto il progetto è stato completamente rivisto e rimodulato sotto il profilo economico. I lavori si sono limitati al rifacimento di alcune parti interne ed esterne e al rinnovo dell'impiantistica.
Da settembre, dunque, mensa e bar univeristari potranno tornare finalmente nei locali al piano terra mentre, per quanto riguarda le sale studio, situate al primo piano, bisognerà attendere il completamento dei lavori del secondo lotto, finanziati di recente con una delibera Cipe. L'auspicio dell'Adsu è di farcela entro la fine dell'anno. Si tratta, comunque, di un intervento minore, per il quale, ovviamente, non saranno necessari nuovi sgomberi.
Lo spacchettamento dei lavori in due tranches, spiega il presidente dell'Azienda per il diritto allo studio Pierluigi Beomonte Zobel, è stato necessario perché non c'erano i fondi sufficienti a coprire l'intero intervento.
Il recupero del centro polivalente, che tra l'altro consentirà all'Adsu di risparmiare i 40mila euro annui versati finora per l'affitto dei container, è il primo, vero intervento di ristrutturazione portato a termine su uno degli immobili di proprietà dell'azienda, da anni alle prese, peraltro, con gravi carenze di organico e con i tagli dei trasferimenti regionali.
Per quanto riguarda la residenzialità studentesca, il presidente Zobel spera che a breve possano partire anche i lavori per il rifacimento di Casale Marinangeli, sempre a Coppito, e per la costruzione della nuova casa dello studente, che sarà collocata invece all'interno del complesso dell'ex ospedale San Salvatore.