E dunque, non si può far nulla per sanare la vergognosa vicenda della contestata aggiudicazione del servizio di pulizie del progetto Case alla società Coop.Pul. di Salerno.
Ad 'alzare le mani' è stato il vicesindaco Guido Quintino Liris che, in Consiglio comunale, rispondendo ad una interrogazione del consigliere Lelio De Santis, ha spiegato che non verranno fatti passi indietro: d'altra parte, l'appalto è scaturito da un bando di gara specifico e autonomo proveniente dalla piattaforma telematica Consip e il Rup, il dirigente Fabrizio De Carolis, ha avuto un ruolo "centrale e non prevaricabile".
Come ricorderete, l'appalto è stato assegnato con un anomalo ribasso del 49.8%, piuttosto preoccupante considerate pure le sofferenze vissute dai 28 lavoratori nei mesi scorsi, a lungo senza stipendio per le difficoltà dell'impresa uscente che aveva praticato, guarda caso, un ribasso simile. In effetti, non si può che guardare con un poco di sospetto ad una ditta che, stante la situazione attuale, ricaverebbe un utile dal servizio di soli 144 euro al mese. Tra l’altro, l'impresa di Salerno ha chiuso l’ultimo bilancio d’esercizio con un utile di appena 1.700 euro e, negli anni scorsi, è stata oggetto di esposti e segnalazioni per mancati pagamenti nei confronti dei lavoratori e per altre condotte giudicate illegittime dai sindacati.
Elementi di preoccupazione che avevano fatto parecchio discutere, nei mesi scorsi, tanto da imporre la convocazione di più sedute delle commissioni ‘Politiche sociali’ e 'Garanzia e Controllo' per fare luce su una aggiudicazione che ha fatto temere, fin dal principio, uno scadimento del servizio e un ulteriore peggioramento della condizione dei lavoratori.
Così è andata.
Sebbene diversi consiglieri comunali avessero espresso la loro preoccupazione, con Lelio De Santis che si era spinto a chiedere la revoca della gara in autotutela, gli uffici comunali hanno ritenuto di procedere con l’aggiudicazione in via definitiva ed i nodi sono venuti presto al pettine.
Il 18 luglio scorso, presso la sede dell’Ispettorato territoriale del Lavoro a L’Aquila, si è tenuto un incontro che è stato richiesto dalle organizzazioni sindacali Filcams Cgil e Ugl Igiene Ambientale a seguito delle comunicazioni della Coop.Pul. che aveva chiarito “di non poter assicurare l’assunzione dei lavoratori addetti al servizio già in forza alle medesime condizioni contrattuali previste nel precedente appalto, in quanto i lavori da svolgere non lo consentivano”; un assunto contestato duramente dai sindacati che hanno fatto presente come l’articolo 4 del CNNL di riferimento prevedesse la clausola sociale a tutela dei lavoratori impiegati, che significa il mantenimento dei livelli occupazionali e retributivi. Invece, la Coop.Pul. ha ribadito che avrebbe proceduto all’assunzione di 26 dei 28 lavoratori impegnati nel precedente appalto, in quanto 2 si erano dimessi e non sarebbero stati sostituiti; come non bastasse, l’orario di lavoro è stato ridotto del 20%: significa, appunto, un peggioramento del servizio ed un ulteriore danno per i lavoratori che, oltre a vedersi ridotto il già misero compenso orario, vedono assottigliarsi anche le ore di lavoro.
Insomma, la società di Salerno ha risposto al bando presentando un ribasso di quasi il 50% che, di fatto, ha precluso la possibilità di concorrere a molte imprese; dunque, ha ridotto la paga oraria degli impiegati e le ore di lavoro. Facile, no? La cosa più grave, però, è che la Coop.Pul. ha dichiarato al tavolo dell’Ispettorato che potrebbe impegnarsi a non tagliare in modo così sensibile le ore lavorative se “dovesse presentarsi l’eventualità di attività extra capitolato”. A dire che se il Comune dell’Aquila affiderà alla società altri incarichi, in via diretta, allora si potrebbero ridurre i tagli alle ore lavorate: se non è un ricatto, poco ci manca.
Innanzi a questi comportamenti, il consigliere comunale Lelio De Santis è tornato alla carica, presentando una interrogazione al sindaco Pierluigi Biondi e al vicesindaco Guido Quintino Liris e chiedendo, di nuovo, la revoca dell'affidamento essendo l'impresa aggiudicataria venuta meno alle condizioni di gara; il segretario regionale dell'Italia dei Valori ha usato parole durissime, parlando di "ricatti, minacce e intimidazioni" da parte dell'impresa Coop.Pul., e ha annunciato di aver presentato un esposto alle autorità competenti.
Come detto, però, il vicesindaco Liris, intervenuto in aula, non ha fatto altro che ribadire come "le competenze politiche non possano in alcun modo pregiudicare i percorsi amministrativi", limitandosi a chiarire che l'offerta della Coop.Pul. è stata redatta in conformità col modello predisposto da Consip e aggiungendo che la verifica di congruità dell'offerta è stata istruita dal Rup, l'unico deputato a stabilire l'affidamento "e non prevaricabile nella situazione in atto". Neanche una parola sulla riduzione delle ore lavorative, né sulla 'curiosa' proposta della ditta aggiudicataria che potrebbe impegnarsi a non procedere ai tagli se dovessero presentarsi altre opportunità di lavoro; una proposta che, stando al verbale dell'Ispettorato del lavoro, Liris avebbe dichiarato di voler prendere in considerazione.
Evidentemente, si tratta di prassi giudicate normali.