Istituzione di uno sportello immigrati per favorire l'accesso degli stranieri ai servizi di assistenza alla persona e istituzione di una Consulta comunale dell'immigrazione con compiti di analisi delle esigenze dei migranti e di promozione degli interventi da attuare a livello locale.Sono le proposte avanzate dalla consigliera straniera Eldira Banushaj e presentate stamattina in una conferenza stampa a cui hanno preso parte Sandro Valletta, docente di Diritto delle Migrazioni presso l'Università "Guglielmo Marconi" di Roma, e Franco Migliarini, segretario regionale della Uil PA.
Le iniziative, che verranno presto sottoposte all'attenzione del Consiglio comunale, hanno già raccolto il parere favorevole di molti rappresentanti delle istituzioni e delle forze politiche del territorio. Entrambe le proposte intendono facilitare il processo di integrazione e di inserimento nel contesto locale dei cittadini stranieri.
Dall'ultima rilevazione statistica dell'Istat, relativo al primo gennaio 2017, emerge che degli 86.556 stranieri residenti in Abruzzo, il 27% circa risulta concentrato nella provincia dell'Aquila, e il 25% solo nella città capoluogo. "Dati -ha affermato Banushaj- che suggeriscono la nacessità di intercettare le sempre più numerose richieste di assistenza da parte degli stranieri. In questi anni infatti l'aumento della presenza di cittadini stranieri ha spinto i gestori dei servizi alla persona ad adeguarsi per offrire risposte concrete alle loro domande. Per questo l'apertura di uno sportello dedicato consentirebbe dal un lato, di conoscere più a fondo e monitorare nel tempo i bisogni di assistenza legati al fenomeno dell'immigrazione, dall'altro di fornire risposte adeguate alle esigenze e ai fabbisogni formativi attraverso la promozione di attività di inserimento scolastico, extrascolastico, assistenza integrazione e accoglienza".
Lo sportello, che da progetto sarebbe finanziato dal Ministero dell'Interno senza incidere sulle casse comunali, andrebbe dunque ad operare per il disbrigo di pratiche di assistenza alla persona con particolare riguardo alla popolazione immigrata, fornendo consulenze in mabito fiscale e bancaria e assistenza nel campo della sanità e dell'istruzione e nelle richieste di cittadinanza, ricongiungimento familiare e di permesso di soggiorno.
E' inoltre prevista la creazione di una banca dati a disposizione di tutti i soggetti che operano nel campo dell'immigrazione con il fine ultimo di facilitare partenariati tra istituzioni, associazioni di immigrati e mondo economico locale, a partire dai sindacati impegnati a soddisfare ,ha spiegato Migliarini "le richieste di un'utenza composta sempre di più di cittadini stranieri, i più esposti ai pericoli relativi alla mancata tutela dei propri diritti in ambito lavorativo" .
"Se obiettivo primario dell'attivazione dello sportello è quello di favorire l'integrazione attraverso la rimozione dei principali ostacoli che impediscono l'inserimento sociale dei cittadini stranieri, tra tutti la carenza linguistica la scarsa conoscenza dei canali di accesso regolari al lavoro nonché delle leggi e dei doveri -ha spiegato Valletta- il progetto intende promuovere anche iniziative di scambio e dialogo interculturale con il coinvolgimento dei giovani italiani e delle famiglie dal momento che un reale processo di integrazione non può prescendere dal loro interessamento".
Contestualmente all'attivazione dello sportello immigrati, si propone l'istituzione di una Consulta comunale dell'immigrazione al fine di favorire la partecipazione degli stranieri nel sistema politico nella vita pubblica cittadina. L'organismo, la cui composizione riflette la presenza dei diversi stakeholders in materia di politiche di integrazione dei migranti, comprese associazioni di migranti e sindacati, è di tipo nominativo, con compiti e funzioni ricondicibili a quelli delle Consulte comunali.
La Consulta, oltre a garantire l'apertura alle istanze dei cittadini stranieri mediante formulazione di pareri da sottoporre all'attenzione del Consiglio comunale, intende condurre studi ricerche e indagini sul fenomeno migratorio, formulare proposte per l'adeguamento delle leggi regionali in materia di immigrazione e, infine, mettere in rete le comunità straniere residenti nel territorio attraverso la promozione di iniziative (anche in collaborazione con analoghe consulte di altri Comuni) concernenti il fenomeno migratorio.