Mercoledì, 26 Settembre 2018 13:19

Cementificio Cagnano, il comitato Aternoaria torna a chiedere controlli e monitoraggi su emissioni

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"A seguito delle numerose segnalazioni su emissioni odorigene irritanti e nauseabonde pervenuteci dalla popolazione dell’Alta Valle dell’Aterno (avvertiti soprattutto nelle ore notturne) torniamo nuovamente a far presente la situazione drammatica che si è venuta a creare a seguito dell’utilizzo dei rifiuti (CSS – combustibili solidi secondari) come co-combustibile nel cementificio di Cagnano Amiterno".

Si legge in una nota del Comitato Aternoaria che, da tempo, si sta battendo avverso l'utilizzo di Css nel cementificio di Cagnano, sottolineandone la pericolosità "dimostrata ampiamente in molti studi, ultimo quello del CNR nell'ottobre 2017; viene così prodotto un inquinamento ambientale dannoso per la salute delle persone, con aumento della mortalità per malattie del sistema respiratorio e circolatorio oltre che per tumore del sistema linfoemopolietico".

Alla luce dei dati pubblicati dal CNR - che non hanno avuto alcuna risonanza sui media nazionali - il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa ha disposto la modifica dell'art. 35 dello Sblocca Italia, intendendo non puntare più sull'incenerimento che produce il suddetto inquinamento ambientale - il Comitato precisa che per i cementifici è 11 volte superiore a quello degli inceneritori - bensì sulla differenziata di qualità e sull'economia circolare. "Gli ultimi accertamenti hanno inoltre evidenziato che il CSS contiene quantità di alluminio metallico che ha effetti negativi su resistenza meccanica e durabilità del cemento, con gravi ricadute sulla sicurezza delle costruzioni".

Il Comitato lamenta, di nuovo, "l’assenza di controlli e monitoraggi richiesti alla ASL, all’ARTA, al Comune di Cagnano Amiterno e alla Regione", sebbene siano stati "ampiamente rassicurati in questo senso dal presidente vicario della Regione Giovanni Lolli, dal consigliere Pierpaolo Pietrucci, nonché dal Sindaco di Cagnano Amiterno Iside Di Martino. Quest'ultima - anche nel corso di un recente Consiglio Comunale - ha sempre parlato di una presunta collaborazione in corso con l'Università dell'Aquila per la realizzazione di un sistema di monitoraggio all'avanguardia, ma sono trascorsi diversi mesi senza che il tanto decantato progetto sia mai stato concretizzato. Ci aspettiamo pertanto che dette Amministrazioni escano finalmente dall’inerzia degli ultimi mesi e portino avanti le istanze del territorio anche con azioni legali a salvaguardia della salute dei loro concittadini, in virtù della diffida che gli stessi Comuni del territorio “Alta Valle Aterno” hanno notificato alla Regione, senza alcun esito".

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