Tre cittadini albanesi - due di 20 anni e uno di 19, tutti residenti all’Aquila – sono stati arrestati dalla Squadra Mobile, su disposizione del sostituto procuratore Stefano Gallo, per stalking e violenze commesse ai danni di due loro coetanei.
I tre giovani hanno ripetutamente e continuativamente minacciato, intimidito e aggredito fisicamente due fratelli di nazionalità moldava, di 20 e 23 anni, anch’essi residenti nel capoluogo abruzzese.
Era iniziato tutto un anno fa, durante una serata in discoteca.
Uno dei due fratelli moldavi era stato aggredito dopo aver approcciato, nel locale, una ragazza, poi rivelatasi essere la fidanzata di uno dei tre albanesi. I tre bulli, in quell’occasione, si erano accaniti anche nei confronti del fratello maggiore.
A seguito dell’episodio, il ragazzo aveva sporto denuncia.
Da quel momento in poi, per lui e per suo fratello, è iniziato un inferno fatto di botte, aggressioni, pedinamenti e intimidazioni.
L’ultimo episodio si è verificato ieri pomeriggio.
I tre albanesi, a bordo di un'auto, hanno aspettato che uno dei due fratelli, il minore, uscisse da scuola. Mentre il ragazzo si dirigeva a piedi verso il terminal di Collemaggio, i tre lo hanno affiancato, costringendolo a nascondersi a bordo di un’altra auto parcheggiata a bordo strada. Dal suo nascondiglio improvvisato, il ragazzo ha chiamato la polizia ma una volta uscito ha trovato ad attenderlo i suoi persecutori. Subito dopo è partita l’aggressione, a base di calci e colpi sferrati anche con bastoni di legno.
La violenza è stata interrotta dalla polizia, che ha arrestato i tre ragazzi albanesi. Gli agenti sono venuti a conoscenza che, pochi giorni prima, nella notte tra sabato e domenica della scorsa settimana, c’era stata un’altra aggressione. Uno dei due fratelli moldavi, rientrando a casa con un amico a Prata D’Ansidonia, suo comune di residenza, era stato avvicinato dai tre, sempre a bordo di un'auto. Scesi dalla vettura, gli arrestati erano passati dalle intimidazioni alle violenze vere e proprie, colpendo con spranghe di ferro la vittima.