E' stato arrestato l'uomo indicato come il capo della banda di malviventi che, domenica scorsa, ha rapinato con ferocia i coniugi Martelli nella loro villa di Lanciano. Si tratta di Alexandru Bogdan Colteanu, 26 anni, anche lui romeno, come i tre complici già arrestati: è stato fermato a Caserta. Il giovane, già ricercato per scontare la condanna di un reato commesso quando era minorenne, era in fuga dalle primissime ore successive alla rapina.
A tradirlo è stato il tentativo di vendere uno degli orologi che aveva rubato nella villa; avrebbe tentato di entrare in contatto con alcuni circuiti di ricettatori, nella speranza di piazzare l'orologio e ottenere del denaro per proseguire la fuga. Una mossa che ha però permesso agli investigatori di rintracciarlo nella zona di Caserta, a Casal di Principe, dove poi è stato arrestato.
Gli uomini del commissariato di Lanciano si stanno recando a casa dei Martelli così da sottoporre le sue foto segnaletiche al medico per un eventuale riconoscimento.
Ieri, erano stati posti in stato di fermo Aurel Costantin Turlica, 22 anni, Cosmin Ion Turlica, 20 anni, Aurel Ruset, 25 anni; i tre sono parenti stretti: due fratteli e un cugino, uno risiede a Lanciano, gli altri erano arrivati alcuni giorni fa, uno da Padova e l'altro da Parigi. A loro carico erano stati raccolti "gravi e concordanti indizi di colpevolezza. Le indagini - hanno spiegato gli uomini della Procura di Lanciano - hanno consentito in pochissimi giorni di acquisire elementi di colpevolezza per i reati di rapina, sequestro di persona, lesioni gravissime, porto d'arma; i tre erano già monitorati per ipotesi investigative relative a reati contro il patrimonio".
La svolta si era avuta nella serata di martedì quando è stata registrata la fondamentale testimonianza di un uomo che era stato vittima della banda nei mesi scorsi. "Anche se ho visto solo occhi dietro un cappuccio e voci, tutto combacia: il capo forse è un pugliese, e gli altri sono dell'Est Europa", aveva denunciato Massimiliano Delle Vigne, un commerciante della zona, ripercorrendo il pestaggio subito nella sua villa a Santa Maria Imbaro, alle porte di Lanciano.
Brutali le analogie con l'assalto fatto a Carlo Martelli e sua moglie Niva Bazzan, mutilata all'orecchio destro.
Nella notte, dunque, le Forze dell'Ordine, "già sulle tracce dei malviventi, ritenendo concreto il possibile allontanamento degli stessi dal territorio nazionale" avevano deciso di accelerare le investigazioni. E' stata accertata così "l'effettiva determinazione" dei tre "di darsi alla fuga in Paese estero e si è composto definitivamente il quadro probatorio con gli ulteriori tasselli necessari".
Ora, la cattura del quarto uomo, il capo della banda di malviventi, potrebbe scrivere la parola fine sulla terribile vicenda.