"Rinegozieremo con Strada dei Parchi gli accordi fatti, così come rinegozieremo con tutti i concessionari".
Lo ha annunciato stamane il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, a margine della visita ispettiva sotto ai pilastri della A25, in località Bugnara. Con lui, l’ingegner Placido Migliorino, dirigente per la vigilanza sulle concessioni autostradali, e l’inviato delle ‘Iene’ Filippo Roma che, settimana scorsa, aveva realizzato un servizio sollevando la questione della messa in sicurezza dei viadotti.
Toninelli aveva annunciato l’avvio delle ispezioni nel question time di mercoledì scorso alla Camera dei Deputati. "Ho disposto una verifica eccezionale dello stato delle autostrade A24 e A25 da parte dell'ufficio ispettivo territoriale competente, che ha sede a Roma, che già in questo momento, in queste ore, sta svolgendo controlli in loco e che entro metà ottobre fornirà indicazioni ulteriori", aveva assicurato. Stamane l'ispezione a Bugnara: “col governo del cambiamento” - le sue parole - i così detti “signori dell’asfalto guadagneranno molto, molto meno; sono finiti gli accordi incestuosi della vecchia politica con questi imprenditori”; dunque, la stoccata ai suoi predecessori: “i vari Lupi e Delrio hanno detto ai concessionari, 'prendi i pedaggi e hai la responsabilità sullo stato delle autostrade'. Il Ministero ha fatto controlli solo sulla carta, mai andando sul posto a vedere lo stato reale dei viadotti e delle strade”.
Al termine del sopralluogo, durato circa mezz’ora, Toninelli ha confermato lo stanziamento di 192 milioni di euro nel così detto ‘Decreto Genova’, a valere sulle annualità 2018 e 2019, per avviare i lavori di messa in sicurezza antisismica; in questo senso, Strada dei Parchi ha informato di aver già provveduto ad aprire un cantiere per intervenire sui viadotti più a rischio.
Ma è stato l’ingegner Migliorino a dire le cose più interessanti: “Indicheremo alla società concessionaria che, a valle delle verifiche imposte loro dal Ministero, se ci dovessero essere dei pregiudizi – e a me sembra che possano esserci - nelle more degli adeguamenti si dovrà regolamentare il traffico, ad esempio limitando l’accesso dei mezzi pesanti, distanziando gli autoarticolati di almeno 200 metri, rendendo di fatto compatibili con lo stato dei viadotti le sollecitazioni sulla struttura”.
In sostanza, il Ministero potrebbe imporre ordinanze di regolamentazione del traffico su A24 e A25. “Nei casi peggiori, laddove l’indice di sicurezza dei piloni è vicinissimo a 1, i mezzi pesanti non dovrebbero passare affatto” ha aggiunto Migliorino; il livello 1, per intendersi, è il limite di sicurezza sotto al quale si corre un rischio concreto: ebbene, diversi piloni sulle autostrade laziali-abruzzesi sarebbero pericolosamente vicini a 1. Che poi – ha aggiunto Migliorino – “se le verifiche in corso dovessero restituire valori inferiori, il rischio sarebbe altissimo e, dunque, i tratti autostradali interessati verrebbero chiusi; al contrario, se l’indice dovesse essere superiore a 1, e fosse possibile dunque gestire l’apertura dell’infrastruttura in sicurezza con un transito più articolato dei mezzi sull’asse viario, si procederà in questa direzione”.
Tutto dipende dai risultati delle verifiche che, come detto, spettano alla società concessionaria, a Strada dei Parchi. “Ci si può fidare?”, ha chiesto l’inviato delle Iene; la risposta di Migliorino è stata sibillina: “La società concessionaria mi ha già fornito delle verifiche di sicurezza, le ho studiate e, in alcuni casi, contestate: inizialmente, Strada dei Parchi aveva svolto le istruttorie utilizzando i carichi del 1962, di quando l’infrastruttura era stata costruita: è chiaro che così le verifiche venivano soddisfatte ma non era affatto ragionevole. Ho disposto, dunque, di ripeterle con i carichi attuali: una volta consegnato il lavoro, analizzerò i documenti, le relazioni tecniche del gruppo di progettazione associato alla concessionaria e, rispetto ai risultati, valuterò se dare indicazioni e in quale direzione”.
Forum H2O, SOA e Nuovo Senso Civico: "Blitz del Ministro Toninelli apre ulteriori dubbi sullo stato delle infrastrutture"
"La visita ispettiva del Ministro Toninelli, accompagnato dall'Ing. Migliorino, sulla A25 a Bugnara è stata un'occasione importante per toccare con mano lo stato di degrado di diversi viadotti ed è una conferma di tutte le preoccupazioni che abbiamo sollevato in ben due esposti".
Così Forum H2O, Stazione Ornitologica Abruzzese e Nuovo Senso Civico sulla visita del Ministro Danilo Toninelli a cui hanno preso parte.
"Abbiamo ascoltato passaggi molto preoccupanti direttamente dalla voce del Ministro e dell'ingegnere Migliorino che lo accompagnava. Intanto, il Ministro ha ribadito che la situazione della A24 e A25 è quella che presenta maggiori criticità a livello nazionale tanto da meritare una visita ispettiva eccezionale. Poi, la sconcertante ammissione da parte degli ingegneri ministeriali sul fatto che finora le loro visite si limitavano al nastro d'asfalto, senza mai scendere a vedere le condizioni dei piloni, se non casualmente (e in quei rari casi avevano già rilevato problematiche tali da meritare segnalazioni al concessionario). Inoltre, è stato sottolineato che questa ispezione comprende una fase di campo visiva e la valutazione di elaborati tecnici redatti direttamente da Strada dei Parchi, in particolare sul calcolo del coefficiente di sicurezza".
Su queste valutazioni tecniche del privato, che comunque fanno emergere che per alcuni viadotti il valore è molto vicino alla soglia di rischio pur rimanendo nel campo della sicurezza, il ministero ha già rappresentato alcune criticità nelle modalità di calcolo adottate. "Se da un lato vi è da apprezzare l'impegno per rispondere con questa visita ispettiva alle preoccupazioni delle comunità abruzzesi e laziali, dall'altro rinnoviamo l'invito a condurre tutte le prove, anche quelle strumentali, attraverso strutture o enti pubblici. Questo per la tranquillità di tutti, anche della stessa Strada dei Parchi, onde evitare diversità di vedute su un tema così delicato. In ogni caso l'Ing. Migliorino, proprio per queste ragioni, ha comunque richiesto al concessionario di installare una rete di sensori e imporre alcune limitazioni al traffico pesante".
Le associazioni ribadiscono tutta la loro preoccupazione circa il futuro delle autostrade abruzzesi "considerata la mole di lavori necessari, l'entità economica degli stessi, i tempi di attuazione e le numerose criticità gestionali del tutto evidenti, a partire dalla manutenzione ordinaria e straordinaria da parte del concessionario. È del tutto evidente che su questi aspetti va fatta chiarezza prima che sia discusso un nuovo Piano Economico Finanziario miliardario".
Acerbo (Rifondazione comunista): "revocare concessione a Toto"
"Lo diciamo da anni e lo ribadiamo oggi: le autostrade non dovevano essere privatizzate. In particolare, la situazione della A24 e A25 impone una scelta netta: revocare la concessione a Strada dei parchi. Le autostrade le ha realizzate lo Stato pagandole con i pedaggi, può benissimo metterle in sicurezza lo Stato con i pedaggi. Risparmieremo la rendita che paghiamo ogni anno a Toto. Invitiamo il Ministero a riesaminare l'intera storia della concessione fin dall'affidamento per verificare tutte le inadempienze. Purtroppo i rapporti della politica - dal centrosinistra al centrodestra - con questo gruppo hanno impedito di tutelare gli interessi collettivi".
L'affondo è di Maurizio Acerbo, segretario nazionale del partito della Rifondazione comunista.