Non è certo una sorpresa per gli abruzzesi. Al nuovo inizio d'anno, oramai è una tradizione, scattano gli adeguamenti tariffari sulla A24 e sulla A25. E gli aumenti sono assai sensibili, più del doppio della media nazionale: +8,28%. Viaggiare da Pescara a Roma costerà 18euro e 30centesimi, 40centesimi in più rispetto al 2013. Per percorrere i cento chilometri, poco meno in realtà, che separano L'Aquila Ovest da Roma si pagheranno 10euro e 90centesimi. Con un aumento di 70centesimi. Niente male. Andrà peggio a chi viaggerà tra Teramo e Roma: l'aumento è di 1euro e 20centesimi.
La società del gruppo Toto, pur non nascondendo che l'aumento tariffario previsto dal Ministero per Strada dei Parchi è sensibilmente più alto della media delle altre concessionarie, sottolinea che l'adozione di “aumenti superiori alla media sono stati riconosciuti a quei concessionari impegnati nella realizzazione di opere di rilevante interesse per lo sviluppo del Paese”.
Francamente difficile capire a quali opere di rilevante interesse si faccia riferimento. I proventi dei pedaggi, come prescritto dalla Delibera CIPE n. 38/2007, sono destinati al recupero degli investimenti già effettuati o da effettuare, a sostenere le spese di ammodernamento, innovazione, gestione e manutenzione della rete. Nel primo quinquennio di gestione 2009-2013, spiega Strade dei Parchi, gli investimenti ammontano a complessivi 520 milioni di euro. “La Società - si legge in una nota - nonostante le difficoltà del quadro macroeconomico del Paese, nel 2013 ha aumentato del 10% i propri investimenti sulla A24-A25, portandoli da 105 a 116milioni di Euro, dopo che nel 2012 erano stati quasi raddoppiati rispetto al 2011 passando da 60 a 105milioni di Euro. Inoltre nel corso dell’anno sono state realizzate attività di manutenzione ordinaria ricorrente per circa 23,5milioni di Euro. Una fetta consistente di investimenti è servita a finanziare la costruzione delle Complanari. Trenta chilometri di nuove autostrade oggi in fase di ultimazione”.
La società del gruppo Toto chiarisce che il cantiere, per il solo 2013, ha richiesto un investimento pari a 90milioni di Euro per realizzare due nuove carreggiate esterne all’autostrada A24, tra lo svincolo di Via P. Togliatti e la Barriera di Roma Est, oltre alla riqualificazione dell’infrastruttura di arredo della carreggiata autostradale in approccio a Roma . “Strada dei Parchi – spiega l’Amministratore Delegato, Cesare Ramadori – sta completando il piano pluriennale d’investimenti, con due obiettivi importanti: realizzare nuove infrastrutture capaci di migliorare lo standard di qualità della rete autostradale tra Lazio e Abruzzo, e realizzare costanti lavori di manutenzione capaci di conservare nel tempo la funzionalità di uno dei tratti autostradali tra i più complessi del Paese. Obiettivi decisivi per il futuro dell’infrastruttura che richiedono un serio impegno finanziario. Solo in questo modo, infatti, le autostrade A24 e A25 possono incrementare i già elevati livelli di servizio e gli standard di sicurezza, fluidità e comfort. Consapevoli che dobbiamo fare i conti con un tracciato autostradale geomorfologicamente impegnativo e complesso, caratterizzato da pendenze elevate e dalla presenza di oltre 150 viadotti e di 27 gallerie. E’ doveroso precisare che i lavori sono stati eseguiti con puntualità, anche facendo fronte all’incompleta erogazione dei cofinanziamenti da parte degli Enti Locali”.
“Nel 2013 – ha proseguito l’ing. Ramadori – sono proseguiti i numerosi e consistenti interventi sia tecnologici che di efficienza gestionale, che hanno permesso a Strada dei Parchi, dopo i già importanti risultati conseguiti nel 2012, di registrare una diminuzione di quasi l’11% del tasso di incidenti con feriti e del 19% circa di quelli mortali, risultati eccellenti ottenuti grazie anche alla preziosa sinergia e collaborazione con il Servizio Polizia Stradale”.
Lavori che gli abruzzesi saranno chiamati a pagare profumatamente. “L'aumento va ben oltre il tasso di inflazione e si ripercuote negativamente su chi utilizza l'autostrada con più frequenza per motivi di lavoro”, sottolinea il parlamentare di Sel, Gianni Melilla. “Chiederò al governo di conoscere i motivi di questa scelta con l'obiettivo di farla riconsiderare nell'interesse dell'Abruzzo”. Staremo a vedere.