Martedì, 09 Ottobre 2018 13:59

Case, riparte la riscossione delle utenze. Di Stefano: "Prevista rateizzazione"

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Ripresa dell'emissione delle bollette con il calcolo della spesa per il riscaldamento e l'acqua calda sanitaria in base ai consumi reali, rateizzazione del pregresso e nuovo metodo di quantificazione dei costi delle forniture secondo quanto stabilito dalla delibera della Giunta comunale approvata ieri. Queste le novità che riguarderanno gli assegnatari del Progetto Case, annunciate dall'assessore all'Equità tributaria, Annalisa Di Stefano. La giunta Biondi non aveva mai provveduto, finora, alla riscossione delle utenze, con le ultime bollette risalenti al febbraio 2017.

"Finalmente sono state superate tutte le problematiche che non consentivano l'emissione delle bollette del Progetto Case per il consumo del riscaldamento ed acqua calda sanitaria, ferme ormai da febbraio 2017 – ha dichiarato l'assessore Di Stefano – e questo è motivo di grande soddisfazione. Il risultato ottenuto – ha aggiunto Di Stefano – è stato reso possibile, oltre che con il prezioso apporto del servizio Riscossione canoni ed utenze Progetto Case del Comune e del Sed, anche grazie al confronto puntuale che si è svolto in occasione di vari incontri con i soggetti coinvolti e, in particolare, in virtù della proficua collaborazione dei Comitati costituiti spontaneamente nei Progetti C.A.S.E, uno per tutti il quello Assergi 2, rappresentato dal signor Giuliano Bruno".

L'assessore Di Stefano ha sottolineato come si sia raggiunto l'obiettivo "nonostante le criticità e le enormi difficoltà note a tutti in materia di gestione, bollettazione e riscossione per i complessi del Progetto Case, evidenziate nella relazione richiesta al Sed, la nostra società partecipata, al fine di inquadrare la questione. Le bollette – ha proseguito l'assessore – verranno calcolate sui reali consumi, sui consumi individuali, nel rispetto ed in linea con il programma di mandato della equità tributaria, sintetizzato con la l'espressione 'pagare tutti, pagare meno'. I cittadini pagheranno in base a quanto da ciascuno effettivamente consumato, secondo la lettura di ciascun contabilizzatore individuale".

"Alla luce delle note difficoltà riscontrate in passato per effettuare le letture dei contacalorie del Progetto Case – ha chiarito Di Stefano – si è ottenuta, con soddisfazione, la collaborazione del soggetto in possesso di tutti i requisiti e competenze tecnico-professionali, ovverosia la Gran Sasso Acqua alla quale, infatti, è stato affidato il servizio di rilevazione della lettura dei contatori. Quindi, si partirà subito con l'emissione delle bollette riferite al periodo gennaio-giugno 2017. Seguiranno quelle relative agli archi di tempo luglio 2017-giugno 2018 e poi luglio-ottobre 2018, per poter arrivare, per le fatturazioni che decorreranno dai periodi ancora successivi, ad una bollettazione bimestrale".

L'assessore all'Equità tributaria ha poi precisato che la deliberazione che la Giunta comunale ha adottato ieri, con la quale è stato dato il via libera al nuovo metodo di calcolo del costo delle forniture di acqua calda sanitaria e riscaldamento (che verrà applicato con decorrenza 1° Gennaio 2017) "tiene conto – ha detto – del subentro della società Antas, a seguito di convenzione stipulata nel mese di novembre 2016, in luogo del precedente fornitore del servizio di energia per tutti gli alloggi del Progetto CASE e del nuovo sistema di fatturazione 'a canone'. Ne consegue che la ripartizione del costo complessivo della fornitura avviene in modo uniforme su tutte le piastre, ovviamente tenendo conto del numero di alloggi occupati nella piastra e sempre specificando che l'assegnatario pagherà quello che consumerà. Da una stima effettuata dal SED è emerso che il valore semestrale massimo di costo dovrebbe attestarsi intorno ai 700 euro".

"Inoltre – ha concluso l'assessore Annalisa Di Stefano – considerando il particolare momento economico e per venire incontro alle necessità dei cittadini si è ritenuto equo prevedere una rateizzazione delle somme arretrate, pari ad un massimo di 150 euro mensili".

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